Categorie: Test

[Test] Occhiali POC Devour

La tendenza degli ultimi anni in tema di occhiali da ciclismo è quella di dimensioni sempre maggiori per le lenti, sino ad arrivare agli occhiali di cui vi parliamo qui, ovvero i POC Devour, degli occhiali da ciclismo dalle dimensioni analoghe a quelle di una maschera da sci, ma pur restando degli occhiali veri e propri. Vediamoli nel dettaglio.

Le dimensioni della monolente dei Devour è realmente molto grande: 16cm di lunghezza per 7cm di altezza. Lente è montata tramite sei punti di ancoraggio al telaio degli occhiali ed è intercambiabile, ad esempio con quella trasparente in dotazione.

Il telaio pertanto resta nascosto dalla lente e non aumenta l’ingombro globale degli occhiali.

Una volta indossati si è piacevolmente sorpresi dal fatto che nonostante le dimensioni pesino poco: 40gr. La cosa migliore però è la possibilità di personalizzare la calzata sul viso. Questa è possibile attraverso la regolazione del nasello in gomma morbida, che si può arcuare a piacimento, ma soprattutto tramite le stanghette regolabili in lunghezza. Le stanghette dei Devour si possono bloccare in 4 posizioni differenti, da 10 a 12 cm di lunghezza.

Grazie a questa caratteristica i Devour si possono calzare alla perfezione non solo in base alle proprie preferenze, ma anche in base al casco indossato. Spesso la forma dei caschi dietro le orecchie non è sempre compatibile con ogni lunghezza di stanghetta, in particolare quelle più lunghe, andando ad interferire con le stesse e spostando fastidiosamente gli occhiali.

Niente di tutto questo avviene coi Devour, che stanno sempre stabilmente fermi sul viso, anche indossando caschi con la tendenza a “cadere” in avanti, come i Bontrager. Inoltre i Devour sono molto indicati per un uso MTB-Trail, ed anche utilizzati in sentieri in discese all-Mountain sono sempre stabili.

La forma della montatura consente alla lente di rimanere staccata lungo il proprio perimetro dalla stessa, cosi da favorire il passaggio dell’aria. In particolare presentano due feritoie molto lunghe sulla parte laterale superiore e due ampie feritoie ai due lati della lente. I Devour sono in effetti assolutamente esenti da appannature.

Venendo alla lente questa è di eccellente qualità. Prodotta dalla Zeiss, la lente dei Devour è trattata in modo da essere idrorepellente, oleorepellente e resistente ai graffi. In effetti ha una tendenza minore rispetto altre lenti (tutte quelle da me provate) a sporcarsi.

Ottima tonalità e protezione dai raggi UVA-UVB (UV400). Le dimensioni notevoli poi rendono praticamente nulli gli effetti di distorsione nelle zone periferiche, che se anche dovessero esserci sono ininfluenti visto che per osservare le estremità della lente con gli occhiali indossati bisogna veramente sforzarsi di ruotare gli occhi.

Personalmente non sono un grande fan degli occhiali enormi a livello estetico, ma devo dire che una volta abituato è difficile tornare indietro ad occhiali con lenti più piccole: si ha poi sempre l’impressione di avere gli occhi “scoperti”. Tant’è che ormai da qualche mese uso sempre e solo i Devour, sia in BDC che MTB, e credo faranno anche al caso sugli sci.

Alto il prezzo, di 250€, ma in linea con prodotti di simile qualità e fascia. I Devour sono disponibili con vari tipi di lente in due versioni, strada e trail, riassunti nella tabella qui sotto:

E con vari tipi di colore di montatura, che potete vedere sul sito POC. Gli occhiali in test sono dotati di lente MTB Silver Mirror Cat 2, che offre ottimo equilibrio tra condizioni di pieno sole e ombra, tanto da poter essere utilizzati anche in sentieri in bosco all’ombra.

Riassumendo: eccellenti occhiali per comodità di calzata e campo visivo, ma chiaramente da valutare per visi piccoli ed impatto estetico. Prezzo piuttosto elevato.

 

Condividi
Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa
Tags: occhialiPOC

Articoli recenti

Winter Cup 2024: chi letarga non piglia pesci!

Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e…

12/11/2024

Romain Bardet si ritira da un ciclismo “accelerato”

Romain Bardet (Team DSM-Firmenich) 34enne francese è ormai a fine carriera: la concluderà il prossimo…

12/11/2024

Piccolo budget grandi difficoltà

A fronte di poche squadre World Tour con budget pressoché illimitati ci sono le altre…

11/11/2024

Il giovane Miel Dekien deceduto in un incidente d’auto

Il ciclismo belga è di nuovo in lutto. Il giovane ciclista 18enne Miel Dekien è…

11/11/2024

Mark Cavendish appende la bici al chiodo

Ed alla fine è arrivato il momento del ritiro anche per Mark Cavendish. Lo sprinter…

09/11/2024

Il caso Strava Leaks rivela la posizione dei leader mondiali

Non è la prima volta che Strava sale alla ribalta per questioni di sicurezza: nel…

08/11/2024