Abbiamo testato l’ammiraglia della linea Endurance Racer di Rose, ovvero quella che dovrebbe essere la categoria più adatta alle lunghe Granfondo alpine, la X-LITE CDX-8810 eTap.
Questo modello top di gamma riunisce tutte le caratteristiche per poter affrontare al meglio lunghi percorsi in montagna, a cominciare dai discussi freni a disco, passando per il gruppo wireless di SRAM, il Red eTap, alle ruote per copertoncino in carbonio, sino ad una certa flessibilità verticale e comodità sulle lunghe percorrenze.
Vediamo le specifiche tecniche della X-LITE CDX. Innanzitutto il telaio, in carbonio definito High Modulus T40/60, con il tipico orizzontale concavo di Rose, ed il collarino reggisella integrato.
Al telaio è accoppiata la forcella Disco tapered 1 1/8″-1 1/4″, ovviamente full carbon, con attacco FlatMount per la pinza freno.
Lo standard dei perni passanti è 12×100 all’ant. e 12×142 al post. Posteriore dove troviamo sempre l’attacco FlatMount. Ormai vero standard.
Il posto guida è affidato a componenti di marca Ritchey, WCS C220 per l’attacco manubrio, e WCS Road Streem II per il manubrio, con parte superiore “alare”. Ritchey anche il reggisella, un Superlogic Link 15 Flexlogic da 27,2mm con arretramento da 15mm.
La sella è una Selle Italia Flite Flow
Ad impreziosire questa versione la trasmissione SRAM Red eTap, il gruppo wireless della casa americana, che ormai si è imposto un po’ come la scelta d’elezione per i modelli top di gamma delle varie aziende. Qui in versione compact 50-34 e pignoni 11-28.
I comandi sono la versione idraulica ovviamente, visto che la bici è per freni a disco
La dimensione dei rotori scelta è 160/160mm
Le ruote sono prodotte dalla casa di Bocholt e marchiate quindi Rose sia per quanto riguarda i cerchi in carbonio che i mozzi.
Queste ruote, denominate CW-1550, hanno altezza del cerchio da 44mm, mentre i mozzi hanno standard Centerlock. Il peso della coppia nuda è di 1550gr. Di serie sono gommate con un prodotto di riferimento come i Continental GP4000 II da 25mm.
Il peso della bici senza pedali, in taglia 59, è di 7,43kg. Un peso ottimo per una bici di taglia grande con freni a disco.
Anche se indicata come bici “Endurance Racer” o “Marathon”, il comportamento della bici, dettato soprattutto dalle geometrie non è quello di una bici del segmento endurance, ma di una bici piuttosto racing. La flessione del reggisella non è importante come su altri modelli, come ad esempio la Endurace di Canyon, quindi la comodità è media, non da poltrona insomma, direi sui livelli della Cannondale SuperSix tanto per dare un riferimento.
La rigidità torsionale da l’idea di essere elevata, tanto che in discesa è molto molto precisa e va condotta con decisione. Su asfalto rovinato, specie in staccata, è una bici che perdona relativamente. Sempre distante dai parametri di bici endurance.
Lo SRAM eTap ha funzionato sempre come un orologio. A mio avviso ha un ergonomia davvero superlativa, sia per la dimensione e forma dei comandi (questo dipende ovviamente anche dalla dimensione delle proprie mani) sia per il sistema di funzionamento davvero intuitivo ed a prova di errore, anche guanti spessi. Non c’è possibilità di sbagliare o premere il tasto sbagliato, coi guanti in particolare, come accade con il DI2, né ci sono problemi a cambiare in presa bassa anche avendo mani piccole come con l’EPS (in particolare a raggiungere il bottone interno col pollice).
I freni hanno potenza da vendere, tanto che tirando con decisione i freni sembra di gettare due ancore fuori bordo. Parere personale, il 160mm al posteriore è davvero eccessivo, tanto che si fa fatica a modularlo a dovere. In staccate decise non è raro bloccare la ruota posteriore, e comunque è davvero difficile dosare la frenata. Il confine tra poco e troppo è davvero sottile. Un 140mm penso sia più che sufficiente.
Altro appunto che farei sono alle ruote. 44mm per la tipologia di bici mi sembrano eccessivi come altezza cerchio, aggiungendo (poco) peso inutile, ma soprattutto rendendo la bici davvero nervosa in discesa se c’è vento. Un profilo più basso penso sarebbe un’opzione migliore. Ricordo che le bici Rose sono tutte personalizzabili all’atto dell’acquisto, e le ruote non fanno eccezione. Per questo modello penso opterei (potendosi permettere il sovrapprezzo ovviamente) per le DTSwiss Spline RC-38, con cui poter anche togliere quasi 100gr dal totale. Tra le varie opzioni, se fosse possibile inserirei addirittura le Rc-28, che per questa bici mi sembrerebbero la scelta più azzeccata.
4808eu per la bici completa rendono il rapporto qualità/prezzo della X-Lite CDX davvero eccellente.
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