Categorie: Test

[Test] Ruote Mavic Cosmic Carbone 40 Elite

Mavic è la ditta che sicuramente ha prestato più attenzione nel fornire agli amatori prodotti che ne soddisfino le esigenze estetiche oltre che prestazionali, in particolare con l’introduzione di piste frenanti in alluminio di colore nero, le note Exalith. Nel caso delle Cosmic Carbone 40 Elite oggetto di questo test, la soluzione adottata dall’azienda francese è quella di proporre delle ruote a medio-alto profilo in carbonio per copertoncino, ma ovviando alla delicatezza costruttiva tipica delle ruote che adottano questa struttura. Per fare cio’ alla Mavic hanno pensato di inserire un estruso di alluminio all’interno della gola del cerchio e ricoprirlo di carbonio. Idem per gli attacchi dei nipples dei raggi, che sono avvitati ad un inserto in alluminio. Tutta la parte cava del cerchio invece è iniettata con una schiuma che ha lo stesso scopo degli estrusi in alluminio: Isolare e dissipare al meglio il calore prodotto dalla frenata. La combinazione tra temperatura sviluppata in frenata, sollecitazioni meccaniche e pressione di gonfiaggio del copertoncino possono infatti avere un effetto deleterio proprio sulle sottili pareti delle piste frenanti dei cerchi in carbonio per copertoncino. Mavic invece, con questa soluzione, ha risolto il problema fornendo delle ruote in carbonio che hanno un’affidabilità paragonabile a quella dell’alluminio, di fatto inserendolo all’interno.

Le piste frenanti in carbonio sono laminate utilizzando due tipi di resine, trattamento che Mavic chiama TgMAX. Il Tg della sigla richiama il simbolo del valore della transizione vetrosa, ovvero, in parole povere, il processo per il quale oltre una data temperatura la resina torna allo stato gommoso, con tutte le conseguenze che potete immaginarvi…

Per completare la finitura delle piste frenanti queste vengono rettificate in modo che non abbiano il minimo “avvallamento” sulle stesse, cosa imperativa per evitare picchi di temperatura sui punti più in rilievo che potrebbero far cedere il cerchio (la tolleranza max è 0.125mm). Cosa resa anche possibile sempre dall’anima in alluminio.

I cerchi hanno un altezza di 40mm per un canale interno di 19mm. Nipples esterni per 20 raggi piatti sia all’anteriore che al posteriore. I mozzi sono quelli normalmente in uso sulle altre Cosmic con cuscinetti QRM+ e precarico registrabile.

Mavic ormai da un po’ di tempo propone le proprie ruote come “sistema” completandole con le coperture, in questo caso i copertoncini Yksion Pro Griplink all’anteriore e Powerlink al posteriore, entrambe da 23mm.

 

Prova pratica

La coppia pesa un po’ meno di 1600gr, circa 1575gr senza copertoni.

Le ruote sono state utilizzate in ogni condizione, compreso un bell’acquazzone. La frenata è sicuramente ottima, mai troppo aggressiva o spugnosa. Comparabile a quella delle Campagnolo Bora 35 tubolare per dare un riferimento. In discesa il profilo non è particolarmente sensibile al vento laterale e le ruote sono sempre molto controllabili. Il fatto di sapere che hanno l’anima in alluminio all’interno del canale da una certa sicurezza psicologica in questo frangente, sapendo di non dover usare precauzioni particolari o preoccuparsi ad esempio se si è costretti a frenare in continuo (ad esempio se dietro un camion su una discesa stretta e ripida). In particolare se vi è già capitato di aver “bruciato” delle piste frenanti in carbonio per copertoncino (a noi è capitato con l’anteriore di una Reynolds Attack).

Le Cosmic Carbone 40 Elite hanno dimostrato anche grande affidabilità, comportandosi bene anche su strade rovinate e senza particolari precauzioni nell’uso, tipo durante una randonnée di 300km con una (piccola) parte in notturna (dove qualche buca può sfuggire).

Il canale del cerchio largo 19mm non è forse il più indicato per il montaggio di copertoncini da 25mm e oltre, come spesso è raccomandato con i cerchi in carbonio clincher, per poterli utilizzare con pressioni minori, ma in questo caso, vista la particolarità costruttiva, alla Mavic non si sono fatti problemi sulle pressioni, e probabilmente hanno risparmiato in larghezza per contenere il peso complessivo.

Nel complesso delle ottime ruote quindi che pero’ fanno porre un interrogativo sulla loro destinazione d’uso, in particolare in rapporto al prezzo di 1590eu di listino. Non propriamente economiche per ruote da 1600gr. In definitiva delle ruote all-round robuste che mitigano alcuni difetti del carbonio per uso con copertoni grazie alle soluzioni tecniche adottate che le rendono sfruttabili anche dall’amatore poco attento, in particolare in discesa, rispetto una certa delicatezza delle carbon clincher.

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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