Da sempre top di gamma di Fi’zi:k, le R1B si sono evolute nel tempo, cambiando pelle (letteralmente) e design, rinnovandosi stagione dopo stagione (qui il nostro test della 2^versione). Queste, qui presentate, sono l’ultima evoluzione, attualmente in uso ad un buon numero di professionisti.
Ormai quasi uno standard su molte scarpe di alta gamma, la tomaia è in microfibra Microtex perforata al laser, chiusa da due BOA IP1-B.
La suola è un componente che è stato progettato con molta attenzione, in particolare a ventilazione ed aerodinamica. Ovviamente è realizzata in carbonio UD.
Su punta e tacco sono presenti degli inserti in gomma (sostituibile quello della suola) per proteggere la suola e fornire un minimo di grip da indossate. Inserti che svolgono molto bene il loro lavoro di protezione, come si vede dalle foto, dopo qualche mese di utilizzo.
La tomaia si compone di due pezzi che si sovrappongono, senza linguetta. Anche questa una tendenza ormai diffusa.
All’interno troviamo una soletta in espanso abbastanza sottile.
Prova
Per quanto riguarda la tenuta della tomaia, la microfibra utilizzata dà un sostegno ottimo, senza essere né troppo morbida né troppo cedevole. Nel complesso però siamo più sul versante confortevole rispetto scarpe come le Shimano S-Phyre.
Davvero ben realizzata la suola. Se da un lato è piuttosto improbabile poter valutarne i vantaggi aerodinamici, dall’altra se ne possono lodare quelli della ventilazione. Nel complesso una scarpa abbastanza “fresca”, probabilmente grazie alla tomaia ben traforata, oltre che per i numero di fori di ventilazione nella parte interna.
Parte interna che tradisce una costruzione più industriale rispetto le prime R1B da noi provate che erano realmente delle scarpe artigianali, realizzate in morbidissima pelle di canguro. Pelle di canguro che le rendeva delle vere e proprie pantofole, ma che risultava in effetti troppo cedevole nel tempo, se le esigenze erano quelle del racer incallito che bada solo alla rigidità. Anche il sistema di chiusura BOA di ultima generazione consente una chiusura migliore e più precisa che non lo strap combinato con il cricchetto.
Anche il design della suola è cambiato, diventando un po’ più neutro e più adatto ad accontentare ogni tipologia di piede. Peccato per le solette, che ora sono un modello decisamente meno raffinato di quelle precedenti (con inserti in carbonio termoformabili).
Nel complesso delle ottime scarpe che possono accontentare un po’ tutti, sia per tipologia di piede (forse solo chi ha collo alto le provi per bene) che per destinazione di utilizzo, infatti non sono scarpe estreme, ma comode ed utilizzabili anche per molte molte ore in sella.
Disponibili in 3 colorazioni (nere, bianche e rosse) e numeri dal 40 al 48
Prezzo: 350eu
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