Giro ha recentemente lanciato sul mercato le scarpe Empire, un inusitato modello di scarpe da ciclismo con le stringhe. In un mercato che al momento sembra dominato dai sistemi BOA a rotelle questa scelta neo-retrò è in controtendenza.
Ambasciatore di questo modello di scarpe è Taylor Phinney (BMC) che le usa già dalla scorsa stagione.
Le scarpe sono composte da una tomaia monopezzo in microfibra sintetica, denominata Evofiber, che assomiglia molto a quella delle più recenti scarpe da calcio; mentre la suola è in carbonio Easton Ec90, con una piccola presa d’aria presso la punta della scarpa e due tacchetti antiscivolo sul tallone, non sostituibili.
L’interno della scarpa non presenta cuciture, essendo tutta termosaldata. Solo rimuovendo la soletta si possono notare abbondanti “sbaffi” di colla
La linguetta è molto minimale senza alcuna imbottitura.
Per fissare i lacci c’è un elastico sulla linguetta sotto cui farli passare.
La soletta interna si può “personalizzare” tramite degli inserti sostituibili e fissabili con strap che variano l’altezza dell’arco plantare.
Gli inserti inclusi sono 3, con tre differenti curvature dell’arco plantare: medio, basso ed alto.
Sono anche incluse delle viti di altezza ridotta per il montaggio delle tacchette. Ottimo complemento, visto lo spessore esiguo della suola in carbonio che, nel caso si utilizzino viti standard (come le Look standard che si vedono in foto sotto) tendono a sentirsi fastidiosamente all’interno della scarpa, piegando un po’ la suola.
Prova
Le Empire calzano molto molto aderente. Per confronto, in modo molto simile alle Mavic Zxellium, che già lo sono molto.
Come numero consigliamo di prenderne 1 in più rispetto quello che si usa normalmente per le scarpe da passeggio. In particolare fate attenzione anche alla curvatura della scarpa sulla punta, molto rastremata a livello delle dita dei piedi dopo l’alluce. In particolare chi scrive ha il cosiddetto “piede greco” (secondo dito più lungo dell’alluce) e con mezza misura in più rispetto il numero delle scarpe da passeggio il secondo dito tocca.
Nessun problema dato dalla chiusura con le stringhe. D’altronde è un metodo collaudato da millenni. Si riesce a stringere la scarpa con precisione e fermezza.
La suola in carbonio non è rigidissima, facendo leva sul terreno con la punta del piede la suola si piega abbastanza evidentemente. Questo, ad opinione di chi scrive, non è un difetto, anzi. Suole rigide come marmo spesso sono solo scomode, in particolare dopo molte ore.
La tomaia, perlomeno nel colore argento in test, si segna e graffia abbastanza facilmente. Ed anche i lacci giallo fluo si sporcano facilmente in poche uscite. Questi ultimi però sono anche facilmente lavabili.
La Giro Empire sono disponibili in diversi colori, che possono dare alla scarpa sia un look super-classico (completamente nere) sia un’estetica molto “fashion” (le argento-giallo fluo in foto).
Nella media rispetto la qualità il prezzo di listino di 250eu. Si trovano però online mediamente attorno ai 200eu.
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