Categorie: Test

[Test] Scott Addict RC20 Disc

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A differenza della tendenza attuale il bloccaggio del reggisella avviene tramite un classico collarino. Niente sistemi integrati a scomparsa.

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Squadrati e di sezione importante i foderi inferiori del carro posteriore. Entrambi contenenti le guaine di freno e cambio.

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Reggisella “classico” il Syncros Syncros FL1.0 da 27,2mm. Anche qui niente sistemi smorzanti o altro. La sella  FL2.0 è molto piatta con canale di scarico. Non l’ho trovata molto comoda a dire il vero, ma chiaramente è cosa molto soggettiva.

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Le ruote Syncros RP2.0 disc con cerchio in alluminio con canale da 19mm. 28 raggi sia all’anteriore che posteriore e perni passanti da 12mm. Ruote robuste, 1750gr circa. I Conti Grand Sport Race da 28mm offrono grande comfort e ottimo grip, 31mm di larghezza effettiva per 275gr circa l’uno.

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Su input di un lettore ci siamo fatti mandare per un test la nuova Scott Addict RC Disc, bici che l’azienda svizzera propone come sorella “a disco” della comprovata Addict.

Nello specifico abbiamo ricevuto la RC20 Disc, il secondo step della gamma di questa tipologia per Scott, giusto sotto la Rc 15 che fondamentalmente beneficia della versione DI2 della trasmissione. La bici è montata con la nuova trasmissione Shimano Ultegra 8000 e componentistica Syncros, ovvero sempre del gruppo Scott. Attacco, manubrio, reggisella, manubrio, sella e ruote sono tutti Syncros. Solo il reggisella è in carbonio (27,2mm), mentre il resto è in alluminio, ruote comprese, modello RP2.0 disc, gommate Continental Grandsport Race da 28mm.

La bici in test, taglia 58, pesa 8,150kg rilevati da noi.

Per quanto riguarda le geometrie non ci sono grandi sorprese, in linea con la concorrenza, con uno Stack e Reach e angoli piantone-sterzo simili al mm ad una SuperSix Evo tanto per fare un esempio.

Il gruppo è l’eccellente Shimano Ultegra 8000, vero punto di riferimento in questa fascia di prezzo. Non a caso il dominatore assoluto nei primi montaggi. Ottima ergonomia e funzionamento ed un’estetica rinnovata che lo rende più aggressivo e simile al fratello maggiore DuraAce.  

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Rispetto alla generalizzata tendenza attuale, che vuole l’ingresso dei cavi sulla parte superiore interna del tubo obliquo, Scott ha scelto la parte anteriore-laterale del tubo sterzo. Una soluzione molto elegante, che evita anche sfregamenti delle guaine sul telaio.

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Salita

La Addict Rc 20 è un’ottima macinatrice di chilometri, ma il peso di 8kg abbondanti, con in particolare delle ruote e copertoni non proprio leggeri, si fanno sentire in salita. Una bici quindi non indicata per chi ha come priorità del dislivello ad andatura brillante.

I GrandSport Race da 28mm, 31mm effettivi, sono il componente con cui presumibilmente Scott ha deciso di implementare la comodità, riuscendoci, grazie al generosissimo volume d’aria e la carcassa abbastanza morbida (niente protezioni antiforatura, tipo Gatorskin), ma che fanno vedere il rovescio della medaglia quando si tratta di accelerazioni, ovvero la norma in salita. Una bici da portare al passo anche in questo frangente dunque, a meno di non snellirla un po’ nel settore coperture e/o ruote.

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Discesa

Come sempre salita e discesa sono due terreni complementari, e alcune caratteristiche in una condizione si dimostrano opposte nell’altra. In discesa i GrandSport Race offrono grip eccellente, filtrano molto bene le irregolarità del fondo stradale e consentono discese in grande sicurezza e confidenza.

I freni a disco si sono ampiamente fatti apprezzare in questo recente periodo di mal tempo costante, offrendo prestazioni eccellenti sia in termini di modulabilità che potenza. La geometria non riserva sorprese cosi come il telaio, che non manca di rigidità. La versione disc è data più pesante di quella rim di soli 60gr, ma l’impressione non è quella di una piuma, evidentemente data da ruote e gommatura. Ad ogni modo la Addict si è dimostrata ottima in discesa, anche affrontando curve opposte in rapida sequenza il cambio di direzione è molto facile, con in più la sensazione di sicurezza data dai GrandPrix in piega e nella transizione di curva dove sembrano incollati a terra.

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Comodità

Macinare kilometri non è un problema con la Rc 20. Sopratutto con i copertoni molto abbondanti di primo montaggio, morbidi come copertoni “da gara” (il Race del nome non tradisce), ma con un volume da copertoni da Cx che danno comodità in abbondanza.

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Conclusioni

Una bici che Scott propone come semplice versione “a disco” della classica Addict. In realtà la scelta del montaggio con ruote non proprio leggere (le stesse della versione Endurance, non RC) e copertoni da ben 28mm le dà un’impronta che per altre case sarebbe da proprio da Endurance. La guarnitura semi-compact 52-36 ci ricorda che invece non è un mezzo di questa categoria. Scott d’altronde ha una predilezione per le coperture abbondanti come filosofia, basti pensare alle Plus in MTB. Interverrei su ruote e coperture se l’esigenza è darle un carattere più race. Se invece volete stare sul versante della comodità e della massima sicurezza in discesa con una geometria non proprio endurance è perfetta cosi com’è. In particolare con le strade sempre più sfondate attuali, dove ruote robuste hanno il loro senso.

Prezzo: 3699 Euro

Sito Scott

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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