Scott ci ha fornito per un test la versione top di gamma della Foil, la bici utilizzata dai pro del Team DSM, ovvero la Foil RC Ultimate.
Presentata pochi mesi fa, la nuova Foil è decisamente una delle bici aero”che più hanno mutuato soluzioni dalle cugine da cronometro/triathlon, nel caso specifico dalla Plasma. La Foil ha un design della scatola del movimento centrale, del raccordo tra forcella e telaio e del carro posteriore molto simili alla Plasma, anche se con dimensioni differenti. Alcuni dettagli sono condivisi, come l’orientamento verso l’interno del profilo dei foderi alti del carro.
Il tutto per affinare al meglio l’aerodinamica. La ricerca del miglior coefficiente aerodinamico è stato ovviamente l’obiettivo principale nel progettare questa bici, con anche un uso estensivo di test in galleria del vento, prassi ormai comune. Anche dettagli come la scritta sull’obliquo, sopra cui sono applicate nella verniciatura dei sottili profili per non far staccare il flusso d’aria dalla parte ne sono testimonianza.
La Foil però è anche stata alleggerita del 9% rispetto la versione precedente, e resa anche più comoda, in particolare verticalmente, grazie all’adozione ormai ubiqua dei foderi bassi del carro posteriore. La bici in test, in taglia XL, pesava 7.3kg così come la vedete, con le Zipp 454 NSW e copertoni Schwalbe Pro One tubeless)25mm ant. e 28mm post.
Un peso veramente notevole per una bici aero di questa taglia con ruote da 58mm di profilo. Il montaggio è affidato all’ormai collaudato gruppo trasmissione SRAM Red AXS 12V, praticamente lo standard sui montaggi top di gamma. In questo caso con corone 48/35 e pacco pignoni 10-33. Comprensivo di misuratore di potenza Quarq.
Il resto della componentistica è di casa, con il manubrio Syncros Creston iC SL Aero. Un manubrio integrato dal profilo alare con una forma molto ergonomica ed una superficie antiscivolo realizzata direttamente col carbonio davvero efficace. Il miglior manubrio integrato (prodotti da me non amati) da me provato.
Anche il portacomputer Garmin e Wahoo è Syncros, ed è realizzato in alluminio ed ampiamente regolabile tramite due viti. La staffa però non è molto lunga, quindi Garmin di grandi dimensioni come i 1030/1040 non ci stanno.
I passaggi dei cavi (in questo caso solo le guaine dei freni) sono interne, e completamente invisibili anche smontando la protezione per accedere alla regolazione dell’expander della forcella e le viti dello stem. Le guaine passano infatti internamente al tubo sterzo ed alla serie terzo dedicata.
Il reggisella Syncros Duncan SL Aero CFT presenta nella parte posteriore una carenatura in plastica staccabile e sostituibile con una con integrata una luce, che non ci è stata fornita. Una soluzione elegante in ogni caso, anche se staccata la carenatura fa impressione vedere su che piccola parte di carbonio ci si sieda.
Tutta in carbonio anche la sella, sempre Syncros, la Belcarra V-Concept 1.0.
Come già detto le ruote montate sono sempre di casa SRAM, ovvero le Zipp 454 NSW da 58mm di altezza del cerchio. Caratterizzate dalla tipica “pallinatura” del fianco del cerchio e dal profilo seghettato.
Syncros anche gli ottimi portaborraccia in carbonio. Leggeri e dall’ottima tenuta.
Nel complesso le forme della bici sono molto imponenti, in particolare la scatola movimento centrale e la forcella.
A dispetto dell’effetto ottico dato dal piantone dritto questo è angolato a 73°. Mentre lo sterzo è 73,3° in questa taglia. Anche l’interasse della Foil è nella norma, 1008mm in taglia XL, identico a quello di una Wilier SLR0, per dire.
Veniamo alla prova vera e propria. La bici è indubbiamente leggera per come è montata ed in rapporto alla taglia e all’altezza profilo delle ruote. Quello che stupisce è inoltre la comodità. Non è per niente una bici eccessivamente rigida. Assorbe bene le vibrazioni e ci si sta comodi per molto tempo in sella.
Le coperture da 25mm all’anteriore e 28mm al posteriore aiutano molto, o comunque possono aiutare ancora di più, in particolare se le si tiene nel range basso di pressione. Ero un po’ scettico sulla costruzione Hookless delle Zipp, ma devo dire che non mi hanno dato alcun problema. La tenuta dell’aria è stata sorprendente. Con un minimo di lattice (Vegetalex di Effetto Mariposa), solo 20ml, hanno perso zero pressione per due settimane.
In pianura assorbono molto bene senza perdere avvertibilmente scorrevolezza. In salita invece ho preferito tenerle un po’ più alte di pressione perché trovo fastidiosa la deformazione dei pneumatici in fuorisella ed in frenata. Ottimo il grip degli Schwalbe.
Immagino già lo scetticismo riguardo l’uso di questa Foil in salita, ed invece mi ha molto sorpreso. É una bici che si pedala benissimo in salita. Il telaio è leggero e per niente faticoso nei rilanci o in fuorisella.
Anche in giri con molto dislivello non l’ho trovata per niente penalizzante. Ed un plauso anche alla Zipp 454, che nonostante non siano ruote da salitomani restano comunque ruote da 1360gr (!). Ed anche con vento, in discesa, restano sempre molto controllabili: anche dopo aver preso vento lateralmente, dopo l’inevitabile sventagliata iniziale poi restano comunque molto stabili.
In discesa è una bici molto neutra da guidare. Anche torsionalmente non è eccessivamente rigida, quindi è una bici che perdona eventuali sbavature nella guida. Su sfondi sconnessi assorbe molto bene non scomponendosi mai.
Come prova definitiva l’ho utilizzata in discesa dalla Tremola, sgonfiando al minimo indicato i copertoni ed è stato veramente divertente, in quanto si è mangiata i vari km di pavé senza battere ciglio e senza far sbattere i denti a me. Davvero sorprendente, soprattutto pensando che si tratta di una bici aero.
Detto questo, il meglio di sé la Foil lo da in pianura. Grazie a SRAM ho potuto montarla con delle Zipp 808 Firecrest (test in seguito) e con quelle la Foil diventa un vero missile. Chiaro che con queste ruote in salita si comincia a far fatica e se c’è vento, in discesa, sono emozioni forti.
Nel complesso, come avrete capito, una bici che mi é piaciuta davvero tanto. Una bici molto più polivalente di quello che sembra. Penso sia una scelta veramente indicata per l’amatore che vuole la bici aero attratto dall’estetica, ma che poi non si vuole trovare una bici estrema. La Foil è comoda, facile da guidare (ben realizzata e rifinita) e leggera quanto basta per farsi intere giornate in montagna senza problemi.
Ovviamente tutto ciò in questa versione, che chiaramente gode di un montaggio top. Altre versioni più economiche saranno sicuramente più pesanti. E con questo quindi si arriva al difetto, che come avrete intuito è il prezzo: in questa versione RC Ultimate la Foil costa 16.000€ di listino…
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