[Test] Sella Ergon SR3 Pro e SR3-Pro Carbon

L’azienda tedesca Ergon è molto nota nel mondo della mtb per le sue manopole ed alcuni accessori, come gli zaini, molto ben studiati e curati, proprio dal punto di vista ergonomico.

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Le selle della serie SR3 segnano l’ingresso nel mondo della bici da corsa per questo componente da parte di Ergon, ovviamente mantenendo questa impostazione molto orientata alla cura dell’aspetto ergonomico, e per farlo Ergon ha scelto di proporre, perlomeno nelle intenzioni, delle selle da “endurance”, ovvero lunghe distanze e molte ore in sella.

Caratteristiche

Le principali caratteristiche di questa linea di selle, sono le dimensioni in 3 taglie: Small (9-11cm); Medium (11-13cm) e Large (13-15cm) e la seduta molto piatta con un canale di alleggerimento appena accennato nella parte mediana.

Completano il prodotto uno scafo in carbonio molto sottile con un’imbottitura a spessore variabile piuttosto “abbondante”.

Disponibile in 3 versioni, con carrello in acciaio inox, in carbonio e monolink.

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Prova

Abbiamo potuto utilizzare per circa 1000km il modello Pro, con carrello in inox (in abbinamento al reggisella Ergon ) nella versione Large.

Premetto che la mia preferenza va a selle con una conformazione dello scafo decisamente diversa, privilegiando quelle leggermente arcuate in larghezza e pure verso la parte posteriore della seduta, tipo Fizik Aliante per intendersi, ed ho una particolare idiosincrasia per le selle completamente piatte come la Selle Italia SLR. I motivi dal punto di vista ergonomico, a seguire le spiegazioni fornite dai costruttori, sono contraddittorie, con ragioni praticamente opposte nella scelta di un design piuttosto che un altro.

L’opinione personale di chi scrive è che le selle arcuate lascino meno libertà di movimento al bacino, in particolare nell’angolo della schiena una volta seduti (andando incontro alla spiegazione fornita da Fizik). Ovviamente questo è un fattore soggettivo e persone con una mobilità differente possono trovare più comode altre tipologie di selle.

Ad ogni modo, pur non amando questo tipo di selle, non mi sono trovato male con le Ergon in test, cosa che all’inizio temevo. La sensazione è quella di avere grande libertà di movimento sulla seduta appena messo in sella, ma l’imbottitura piuttosto generosa nel punto di contatto delle ossa ischiatiche cede sotto il peso quel tanto che consente di mantenere una posizione fissa. Cosa agevolata anche dal canale di alleggerimento centrale, che pur appena accennato, fa egregiamente il suo dovere.

Altro aspetto molto importante per la comodità di una sella è la sagoma della stessa, in particolare nella transizione dalla parte allargata della seduta e la parte anteriore più stretta (“il becco” della sella).  Anche  questo è un fattore soggettivo, ma molto importante, perché può creare i due punti di contatto con l’interno coscia durante la pedalata, che ad esperienza di chi scrive, possono essere il punto più doloroso, in particolare dopo molte ore in sella, proprio per lo sfregamento che possono causare.

La sella Ergon in questo non ha dato alcun problema, visto che pur avendo una seduta molto larga, si restringe in modo netto dalla metà in avanti, evitando qualunque tipo di sfregamento con l’interno coscia.

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Altra nota positiva è che il rivestimento della sella è molto durevole e differenziato proprio tra seduta e parte anteriore, quest’ultima rivestita si un tessuto più “liscio” e scivoloso che quindi che evita che si screpoli o rovini in fretta proprio nel caso di sfregamento, come capitato con altre selle con rivestimento di un solo tipo.

Non sono selle per grammomaniaci, fermando l’ago della bilancia a circa 260 grammi per la versione inox e 210grammi per quella carbon.

La Ergon ha reso disponibile online anche un programma per selezionare la sella della giusta misura.

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Le selle Ergon sono prodotte in Italia (la versione monolink da un indizio sul dove) e sono disponibili nei colori bianco o nero.

Prezzi di listino: 199eu la versione Carbon; 140eu la versione inox.

 

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