La Aliante di Fizik è un modello ormai storico, in commercio da molti anni e continuamente apprezzata ed aggiornata. La versione da noi provata è la più recente R1 Carbon Braided, che si situa un gradino sotto la top di gamma 00.
Questa versione ha uno scafo in carbonio rinforzato con Nylon, forchetta in carbonio intrecciato, ed una copertura in Microtex. Le dimensioni sono 275mm di lunghezza per 140mm di larghezza.
Il peso di questa versione è di 185gr circa.
Questa Aliante incorpora nello scafo posteriore l’attacco per il borsello sottosella dedicato (in foto), o per le luci sempre dedicate.
Abbiamo usato questa sella per circa 3000km prima di pubblicare questo test. Le impressioni non possono che essere positive, in particolare perché chi scrive utilizza la Aliante da moltissimi anni, in particolare per uso randonneur. Solo recentemente “affiancata” anche da una Fizik Kurve Bull, che aldilà della costruzione ricalca le stesse forme della Aliante. Fizik definisce la Aliante, attraverso il proprio programma “Spine Concept”, una sella per “tori” (Bulls). Aldilà delle similitudini con gli animali questo significa che la Aliante (come la Kurve Bull) sarebbe indicata per le persone con una flessibilità della schiena limitata, al contrario delle selle più piatte come la Arione. L’impressione personale è che le selle più piatte favoriscano i movimenti in sella, e siano indicate per persone con ottima mobilità di bacino, mentre quelle più curvate siano più adatte a persone che mantengono una postura meno mobile in sella e si “appoggino” alla parte posteriore maggiormente rialzata. Cosa questa che per l’appunto avviene in contesti come quello delle randonnée, dove raramente si mantiene una postura “d’attacco” in punta di sella. Detto questo ci sono fior di professionisti che utilizzano la Aliante, quindi, come sempre, quando si tratta di selle la cosa è soggettiva, e si tratta di provare e trovare nel tempo quella più adatta a se.
Per curiosità ecco le foto della Aliante Carbon che utilizzo dal 2005 circa, per un totale di qualche decina di migliaia di kilometri.
Si può notare l’evoluzione nei materiali, come lo scafo in carbonio-kevlar, il rivestimento metallico della forchetta in carbonio, ed il diverso rivestimento. La sella, a parte qualche graffio dovuto ad appoggi su muretti o qualche caduta ed un po’ di usura da attrito della copertura, è praticamente ancora perfetta, segno della qualità di questo prodotto.
La differenza maggiore con la versione più recente è il minor peso, più di 50gr, ed una maggiore flessibilità dello scafo della R1, che compensa la minor imbottitura lasciando inalterato il comfort.
Unico difetto della R1 che abbiamo riscontrato è il “colorirsi” della fascia superiore del rivestimento. In questa versione bianca sembra quasi che prenda il colore dei pantaloncini (più scura nella parte laterale dove sfregano le gambe in movimento).
Prezzo: 250eu
Durante lo scorso Tour de France la Visma-LAB e lo stesso Jonas Vingegaard avevano più…
Sono iniziati gli sconti del Black Friday, andiamo a vedere alcuni affaroni. Se trovate altri…
Con la Steelnovo Colnago presenta una fusione di tradizione e tecnologia: l'acciaio lavorato a mano…
Bella intervista del sito giapponese ciclowired.jp a Matt Hayman, ex corridore, vincitore della Paris-Roubaix 2016,…
Nuove e accattivanti colorazioni e opzioni di ruote sono disponibili anche per la più ampia…
Ad inizio 2024 Look ha presentato i nuovi pedali Keo Blade, dichiarando che fossero "il…