Ha senso usare una sella da triathlon/cronometro anche su bici normali? Abbiamo provato a verificarlo usando una Fizik Transiro Aeris Long Distance R1 Adaptive, una sella appunto nata per il triathlon lunga distanza.
In tempi recenti il posizionamento in bici è cambiato parecchio, partendo dai professionisti per, con un misto di sconcerto e fastidio come sempre, applicarsi anche agli amatori. Posizioni sempre più avanzate favorite dalla disponibilità di pedivelle corte, consentono di avere una postura in bici più aerodinamica, ma egualmente efficiente dal punto di vista biomeccanico. Ed anche le geometrie delle biciclette si stanno aggiornando, cominciando con i reggisella con 0 off-set, fino al variare degli angoli piantone. Finita l’era del filo a piombo sul pedale insomma? Vedremo, ma intanto volevamo provare a vedere se in questo contesto anche una sella specifica per queste posizioni potesse avere senso.
Fizik produce una linea di selle da triathlon, le Transiro Aeris, declinate in corte e lunghe distanze, sia con binari in acciaio (R3) che carbonio (R1) ed ora anche con l’opzione dell’imbottitura 3D (Adaptive). In questo caso abbiamo provato l’ammiraglia della linea, la R1 Adaptive Long Distance appunto. Una sella con una forma squadrata sulla parte anteriore (5cm di larghezza sul “naso”), con un canale centrale di alleggerimento, ed il padding 3D a deformabilità variabile (più duro nella parte posteriore e via via più morbido in quella anteriore). È lunga 24cm, larga 14cm al massimo e con un binario lungo 10cm. Il peso è di 190gr. Davvero contenuto.
Abbiamo utilizzato la Transiro su una bici per utilizzo “misto”, ovvero una bici normale, ma con prolunghe.
La prima impressione saliti in sella è che sia una sella davvero comoda. Rispetto una sella classica (ne ho provate svariate su questa bici) non c’è paragone in posizione sulle prolunghe. La forma squadrata del naso ed il canale di alleggerimento rendono la seduta molto più comoda di una sella normale. L’unica sella paragonabile per comodità in questa posizione è la Infinity E1X. Al contrario di questa però la Fizik Transiro è anche molto comoda e meno “strana” nella seduta una volta in posizione normale, ovvero con le mani sul manubrio. La lunghezza della sella ed il fatto che sia piatta rende molto facile scivolare un po’ indietro recuperando un po’ di arretramento, cosa impossibile sulla Infinity. Allo stesso tempo il padding 3D non permette di scivolare inavvertitamente indietro in posizione con le prolunghe, rendendo meno faticoso il tutto su lunghe distanze evitando continui riassestamenti in sella, mentre selle con rivestimento liscio tendono a favorire questo movimento vista appunto la posizione “ibrida” consentita da bici normale + prolunghe.
Appunto sto parlando di una posizione che non è quella classica da cronometro o triathlon, ma di un compromesso. Tenetelo a mente. In ogni caso questa sella favorisce questo tipo di utilizzo, pur essendo specifica per quello su prolunghe. La curiosità però è soddisfatta, ovvero questa tipologia di selle si sposa molto bene con una posizione comunque più avanzata di quella classica, senza essere fastidiosa o penalizzante in contesti come la salita. La realizzazione di questa Fizik Transiro, molto leggera, con il padding 3D molto comodo senza zone di pressione indesiderate, e canale di alleggerimento centrale sono un plus notevole, ma il suo naso corto e squadrato potrebbe essere anche un’opzione interessante per tutti quelli che vogliono provare una posizione più avanzata anche su bici classiche. Ed è possibile che il mercato si rivolga sempre più verso questa forma, abbandonando via via le selle “a punta”, obiettivamente senza più gran senso.
Prezzo 299eu