Categorie: Test

[Test] Set luci Trek Commuter Pro RT- Flare RT

Trek ci ha lasciato in prova il set di luci Commuter Pro RT e Flare RT, una combinazione di luce anteriore e luce posteriore qui nella loro versione top di gamma.

In passato avevamo testato le luci ION di Bontrager, marchio di componentistica ed accessori di Trek, una luce veramente eccellente che continuo ad usare ancora dopo anni. La luce anteriore Commuter Pro RT è decisamente più ingombrante, avendo dimensioni di 117,4mm di lunghezza,  31,2mm in larghezza e 40,3mm in altezza. Il peso è di 275 grammi.

Il nome tradisce subito la vocazione di questa luce anteriore, destinata principalmente ad un utilizzo per gli spostamenti casa-lavoro. Le modalità di funzionamento sono 3: luce intermittente, da usarsi di giorno; fascio di luce fissa da  500 lumen e luce fissa da 1000 lumen. In queste tre modalità la durata della batteria è di 12h in modalità flash intermittente, 3h in modalità 500 lumen e 1,5h in modalità 1000 lumen. Delle durate che consentono un utilizzo per spostamenti casa-lavoro, o per uscite che possono sconfinare al calare del sole o se il percorso prevede gallerie non illuminate. Non è una luce con cui si può affrontare una notte intera.

Nelle due modalità fisse fornisce un fascio di luce ampio e con una luce molto ben distribuita e non concentrata in un punto, grazie al fatto che la luce utilizza uno specchio riflettente per proiettare la luce, una tecnologia denominata Kindbeam. La forma di questo specchio consente anche di tenere “basso” il fascio di luce impedendo di abbagliare auto o altri ciclisti che transitano in senso opposto, cosa comune invece con luci con fascio diretto.

Il tempo di ricarica della Commuter Pro RT è di circa 5 ore da completamente scarica. La carica avviene tramite una ormai standard presa USB-C. La luce è impermeabile secondo lo standard IPX4.

La modalità di funzionamento è molto intuitiva: la luce si accende premendo il tasto 2 volte, poi si passa da una modalità all’altra premendolo 1 volta. Si spegne tenendolo premuto per 3″. Premendolo solo una volta da spento si accendono i led (5) sulla parte superiore grazie ai quali si visualizza lo stato della carica della batteria. Una seconda linea di led parallela visualizza lo stato di carica della luce posteriore del set, la Flare RT, una volta collegata via Bluetooth (tenendo premuto il pulsante per 15″ ed avendo la Flare accesa). Le luci di questo set infatti dispongono di collegamento wireless via BT e ANT+, e sono compatibili quindi anche con un Garmin Edge.

La Commuter può essere anche utilizzata per ricaricare altri dispositivi come Powerbank, anche se probabilmente serviranno degli adattatori per il cavo, visto che difficilmente caricherete un dispositivo da USB-C a USB.

La luce posteriore Flare RT, al contrario della Commuter, è molto compatta e si monta sul reggisella (o su una borsa posteriore) tramite una chiusura in gomma con gancio. La Flare ha impermeabilità IPX7, ed effettivamente è assolutamente impermeabile, cosa apprezzabile visto il posizionamento durante l’utilizzo che la espone a tutti gli schizzi della ruota posteriore. La Flare si carica tramite presa micro-USB, e si attiva premendo 2 volte il pulsante. Premendolo 1 volta soltanto si passa alle varie modalità di funzionamento, che sono cinque: tre intermittenti 90 lumen (durata 6h), 45 lumen (durata 12h), 5 lumen (durata 15h); e due modalità a luce fissa:  25 lumen (durata 4,5h) e  5 Lumen (durata 13,5h).

Nella pratica ho molto apprezzato la luce posteriore Flare RT, che ho usato anche durante la parte finale dell’ultima notte della PBP, usandola in modalità 5 lumen, più che sufficienti per essere visti in strade non illuminate di notte, con cui avrei potuto affrontare senza problemi un’ulteriore notte. In modalità 90 lumen, visibile anche a chilometri in strade urbane illuminate, la durata è ancora ottima.

Sulla luce anteriore Commuter invece ho 3 riserve: una è sicuramente l’ingombro, notevole, come anche quello della staffa di fissaggio al manubrio, che peraltro è solo per manubri a sezione rotonda. Esiste però un’attacco Blender apposito opzionale per montarla sotto l’attacco manubrio. Nel caso invece si voglia montarla su qualche staffa aftermarket verificherei la portata della stessa, visto che il peso probabilmente ne eccede la portata nella maggior parte dei casi, e se per qualche ragione la si monta a testa in giù si vanifica la peculiarità del Kindbeam, che, anzi, rende meno illuminata la strada davanti alla bici. La seconda è che la potenza del fascio di luce da 1000 lumen consente un utilizzo limitato su sentieri, per chi volesse usarla in MTB, in quanto la penetrazione del fascio non è molta. È chiaramente una luce pensata per utilizzo su strada, con una bella luce diffusa grazie al Kindbeam, ma che ne limita la portata e penetrazione disperdendone l’intensità.

Anche in discesa la differenza tra la modalità 500 e 1000 lumen non è enorme.

La luce ION con modalità 450 e 750 lumen probabilmente è fastidiosa per chi si incrocia in senso opposto, ma ha una portata maggiore. Infine, almeno per me, sarebbe stata utile una terza modalità da 250 lumen, già sufficiente per un utilizzo non impegnativo, ma che avrebbe garantito un’autonomia decisamente maggiore.

Molto apprezzabili invece la possibilità di connettere le due luci assieme, ed al Garmin, per monitorarne lo stato di carica.

Prezzo del set di 225€.

Sito Trek

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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