[Test] sistema SMART ENVE + Powertap G3

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Le ruote ENVE vengono denominate “sistema”, in quanto sfuggono al classico concetto di ruota, ovvero mozzi uguali (tranne che per la ruota libera al posteriore) , cerchi uguali e raggi uguali (salvo la raggiatura ormai quasi sempre differenziata).

I due cerchi del sistema Enve sono differenziati tra anteriore e posteriore, ma non solo nell’altezza del profilo come spesso acccade nel triathlon, ma anche nella larghezza del cerchio. L’anteriore è più largo del posteriore infatti. Oltre a questo , grande particolarità dei cerchi Enve è la costruzione che nello stampaggio prevede già la foratura per i raggi. Ovvero non sono forati, ma direttamente nello stampo vengono previsti i fori per i raggi, permettendo cosi’ di avere anche all’interno del cerchio una forma del foro conica in modo che i nipples si appoggino in tutta la loro superficie, praticamente “incastrandosi” nel cerchio e non lavorando con una qualche inclinazione come spesso accade in altri prodotti. Questo fa capire come i nippli siano interni, soluzione che non rende proprio agevole la manutenzione, ma che massimizza la resa aerodinamica.

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Le ruote provate nel test avevano cerchi con profili di 35 mm all’anteriore e 45 mm al posteriore. L’anteriore montato con raggi piatti  Sapim e mozzo CycleOps, mentre il posteriore con il nuovo Powertap G3, mozzo misuratore di potenza. Una caratteristica che ancora di più sottolinea l’idea di “sistema”.

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Le ruote sono consegnate con sacche imbottite CycleOps, sganci rapidi, pattini freno ENVE, e chiave per aprire il vano batteria del Powertap.

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La ruota anteriore ha fatto rilevare un peso di 840gr con il tubolare Hutchinson Fusion 3 montato, mentre la posteriore 1060gr sempre con tubolare montato. Il tutto senza sganci rapidi e pacco pignoni. Se il peso dichiarato dei tubolari di 290gr l’uno fosse veritiero si avrebbe una coppia “nuda” di 1320gr con powertap. Davvero un peso eccellente. D’altronde il nuovo G3 è dato a 325gr.

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La prova pratica si è composta di un utilizzo di circa 20gg su percorsi prevalentemente in salita e spesso umidi o col bagnato (su cui i tubolari Hutchison non sono propriamente sul loro terreno ideale -ottimi sull’asciutto invece-).

Le ruote sono molto leggere, ma l’anteriore non si scompone facilmente, nemmeno con le classiche “folate” date da camion in sorpasso. Questo probabilmente è merito dell’idea del cerchio più largo all’anteriore. Cosa che si nota anche a vista d’occhio. Anche in sella si nota come il cerchio sia più largo del tubolare di pochi mm, facendo risaltare uno “scalino”.

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Niente da dire su rigidità e scorrevolezza. Le ruote si comportano benissimo, a livello di molte altre coppie di ruote top di gamma provate.

Eccellente la frenata che, cosa sorprendente, non peggiora vistosamente col bagnato. Probabilmente merito dei pattini dedicati ENVE, che non sono in sughero, ma in materiale plastico (tipo i campagnolo) e che sono gli unici permessi su questi cerchi.

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In ogni caso non viene certo in mente di provarne altri viste le prestazioni.

Una nota a parte merita il capitolo robustezza, che puo’ essere riassunto in questo episodio: ad una velocità di circa 20km/h dentro l’abitato di un paese ho affrontato una curva secca a dx senza accorgermi che a metà curva c’era una piccola buca trasversale larga circa 30cm e profonda 20cm. Classica buca da “lavori in corso”, non segnalata, che miete vittime tra i cerchi.

Il botto ed il rumore relativo mi hanno fatto automaticamente prendere il cellulare dalla tasca per chiamare i vigili e fare denuncia, ma dopo un attento esame del cerchio non ho rilevato alcun danno. A mio parere altri cerchi si sarebbero sicuramente crepati a livello di qualche foro dei raggi. Invece anche alla restituzione delle ruote non si è rilevato alcun danno o scentratura.

D’altronde i cerchi Enve sono gli unici cerchi in carbonio usati anche in DH…ed a questo punto si capisce perché…

Robustezza comprovata, usura non pervenuta, visto il limitato tempo di prova, anche se altre ruote libere si sono consumate nello stesso periodo in modo più evidente. Da dire che queste Enve erano montate con pacco pignoni Sram Red che forse è il più “magnanimo” con le leghe leggere delle ruote libere

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Il mozzo Powertap G3 ha sempre funzionato senza alcun problema collegandosi “al volo” sia con Garmin 500, Bryton Rider che col suo Joule GPS (test a venire).

Nel complesso un sistema davvero consigliabile, soprattutto per il fatto che la robustezza ed il peso basso pur col misuratore di potenza ne fanno una scelta a 360°, utilizzabile sia in allenamento che in gara. Alla base di tutto la qualità de cerchi ENVE davvero eccellente e (molto) sopra la media.

Unico neo il prezzo dei cerchi:

-1149eu il singolo cerchio

-3199eu il sistema intero

-1299eu il mozzo Powertap G3

-99eu i mozzo CycleOps anteriore

-49eu i pattini freno (2pz)

 

 

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