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Thomas deciderà tra due settimane sul Tour

In occasione della presentazione del Tour de France ieri, Geraint Thomas, a differenza dei suoi colleghi, non si è sbilanciato nei giudizi sul percorso (a parte dire che gli arrivi in alta quota gli piacciono), ma ha dichiarato che non è “ancora sicuro del suo programma. Ne parlerò tra due settimane con la squadra. Bisogna che mi rimetta in bici“.

Evidentemente le due settimane sono quelle che ci separano dalla presentazione del percorso del Giro d’Italia 2019.

 

Thomas potrebbe quindi saltare il Tour per concentrarsi sul Giro, e lasciare Froome all’attacco del 5° titolo.
Chris Froome infatti non si è nascosto, e dalle dichiarazioni fatte pare essere già con la testa al Tour: “L’anno prossimo sarà il decennale del Team Sky, e la decima stagione per me con loro, quindi sarà ancora più particolare vincere“.
Anche i commenti sul percorso tradiscono una certa sicurezza di partecipare: “Non dirò se il percorso è buono o cattivo. Ogni anno è difficile e non sarà certamente diverso l’anno prossimo. È una buona cosa avere più arrivi in salita. Più arrivi in salita e ad oltre 2000mt lo rendono chiaramente molto più duro. I corridori nati in altitudine come Nairo Quintana hanno un piccolo vantaggio. Gli arrivi in salita sono una cosa buona per la corsa, offrono più opportunità di prendere dei rischi. Quando ce ne sono uno o due solamente è una cosa negativa per la corsa. Preferisco una corsa più completa, con anche dei chilometri a cronometro, per rispettare ogni aspetto del ciclismo“.
Anche se Froome, a suo dire, si aspettava più chilometri a cronometro, in particolare per la presenza di Tom Dumoulin.
Molto pragmatico riguardo il tentativo degli organizzatori di rendere la corsa meno controllabile aggiungendo molte tappe di media montagna: “Non starà allora a noi (Sky -ndr-) controllarla…
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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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