Nel podcast How To Become A Pro, uno dei compagni di squadra di Primoz Roglic al Giro d’Italia 2023, Thomas Gloag, ha parlato di un retroscena sulla vittoria del suo leader: “Primoz è un killer assoluto in bicicletta, è incredibile”, ha detto Gloag. “Ha una concentrazione che si vede raramente. Dopo la vittoria nell’ultima tappa del Giro se ne stava seduto tranquillo a godersi la cena, ma allo stesso tempo si capiva che stava già pensando alla gara successiva. Ho pensato: amico hai appena vinto il Giro!”.
Il Giro 2023, come noto, non è stato propriamente una passeggiata per Roglic e i suoi compagni di squadra della Jumbo-Visma. Lo sloveno ha inseguito per tutto il Giro il capitano della Ineos-Grenadiers Geraint Thomas, inoltre Roglic è stato vittima di una brutta caduta all’inizio della corsa rosa, e, sebbene non ne abbia parlato molto in pubblico, Gloag ricorda gli effetti della caduta sullo sloveno in un hotel:
“Dopo una lunga mattinata dovevamo raccogliere le nostre cose all’undicesimo piano del nostro hotel. Avevamo fretta perché avevamo in programma un lungo trasferimento”, ricorda il britannico. “Primoz ci aspettava all’ascensore e ho pensato: ci stiamo mettendo troppo tempo. Un gruppo di turisti stava entrando e uscendo e gli ho detto che sarebbe stato meglio prendere le scale”.
Al che Roglic ha risposto: ‘‘Tom, non posso fare le scale”.
Ricorda Gloag: “Sono rimasto completamente sorpreso. L’ha detto in modo così calmo che non mi sono nemmeno reso conto di quanto stesse soffrendo. Non si è lamentato, è rimasto concentrato. Non riusciva letteralmente a fare le scale, ma parlava come se fosse pronto a gareggiare di nuovo. È stato pazzesco. Ho pensato: questo è pazzo. Ma è proprio questa sicurezza e determinazione che lo rende un leader fantastico. Non stacca mai. Può lavorare concentrato 365 giorni all’anno. È veramente di ispirazione per un compagno di squadra.”
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Poi c'è la componente sfiga anche sul come e dove cadi. Puoi cadere dove non c'è nulla e cavartela con delle abrasioni oppure finire su un muretto e giocarti la carriera se non la vita...