Tiernan-Locke e la sbronza

Una sbronza colossale, questa la giustificazione addotta da Jonathan Tiernan-Locke per le anomalie riscontrate sul suo passaporto biologico che gli sono costate una squalifica ed il licenziamento dalla Sky.

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La giustificazione è stata resa pubblica dal National Anti Doping Panel of UK Anti-Doping (UKAD) che ha verbalizzato le dichiarazioni del corridore britannico 29enne.

La bevuta sarebbe occorsa quando Tiernan-Locke correva per il Team Endura Racing, subito dopo la vittoria al Tour di Gran Bretagna 2012 e la firma del biennale che lo ha legato al Team Sky. Durante un’uscita con la propria fidanzata a Bristol, per festeggiare, Tiernan-Locke avrebbe bevuto 2 bottiglie di vino a cena, per poi scolarsi altro vino e superalcolici, compreso gin e vodka, in svariati bar. La quantità esatta non è conosciuta, ma il perito di parte ingaggiato da Tiernan-Locke, il Dr. Kingsley Hampton, la stima in 335gr, ovvero “un’intossicazione acuta”.

Tiernan-Locke ha anche dichiarato che fuori stagione agonistica era solito prendersi delle sbronze che includevano un’intera bottiglia di vino seguita da svariati drinks al bar. Cosa confermata da Brian Smith, DS della Endura Racing, secondo il quale alcuni suoi corridori bevevano parecchio, ed anche durante la stagione agonistica.

Così, Tiernan-Locke, il giorno dopo la sbronza avrebbe bevuto qualche sorso d’acqua, preso alcuni antidolorifici, il tutto a digiuno, avendo dovuto volare a Maastricht, in Olanda, per il raduno pre-mondiale con i membri della nazionale britannica.

Secondo il suo perito, Tiernan-Locke a seguito della bevuta, sarebbe stato fortemente disidratato, con un ridotto volume del plasma sanguigno e con il midollo inibito al rilascio di reticolociti, cosa che avrebbe portato a ridurre la concentrazione dell’emoglobina.

Il festino alcolico sarebbe avvenuto il 20 settembre, mentre il prelievo dell’antidoping il 22, e questo giustificherebbe i valori anomali del sangue.

La commissione preposta non gli ha evidentemente creduto, o perlomeno ha reputato non credibile la spiegazione del Dr.Hampton “non circostanziata da alcuna prova“, oltre ad aver considerato “inconcepibile” il fatto che un corridore che si accingeva al debutto ad un campionato mondiale non avesse preso in considerazione di reidratarsi sul percorso verso l’hotel del raduno per recuperare dall’intossicazione alcolica, oltre a ravvisare che “i valori mostrati dai test sono compatibili con l’utilizzo di sostanze o metodi proibiti, in particolare nella combinazione di due fattori: valori alti di emoglobina abnormi, e valori abnormi bassi di reticolociti, entrambe non spiegabili se non con la conclusione che il corridore abbia fatto uso di sostanze o metodi proibiti“.

Ora Tiernan-Locke ha un mese di tempo per appellarsi al tribunale di arbitrato sportivo di Losanna.

Nel mentre potrà dolersi di una sbronza che gli è costata l’aver perso il titolo al Tour di Gran Bretagna del 2012, il 19° posto ai campionati del mondo in Olanda (primo tra i britannici), il 70% dei suoi guadagni nel 2012, ovvero 15400 sterline, il licenziamento dal Team Sky, una squalifica di 2 anni e un bel po’ di soldi in gin e vodka.

 

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