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Tirreno-Adriatico 2014: Pelucchi sorprende tutti

Cascina, 13 marzo 2014 – Il velocista giovane italiano del team IAM Cycling, Matteo Pelucchi, ha vinto a termine di una combattutissima volata di gruppo, la seconda tappa della 49a Tirreno – Adriatico. Pelucchi ha battuto il francese Arnaud Demare e il tedesco Andrè Greipel e, grazie alla vittoria odierna, ha conquistato la Maglia Rossa di leader della classifica a punti.

Mark Cavendish, danneggiato da una caduta ai 2 km dal traguardo che ha coinvolto Marcel Kittel, non è riuscito a lanciarsi al meglio nello sprint ma ha conservato la Maglia Azzurra di leader della classifica generale.

RISULTATI

  1. Matteo Pelucchi (IAM Cycling) 166 km in 3h56’12” alla media di 42,167 km/h
  2. Arnaud Demare (FDJ.FR) s.t.
  3. Andrè Greipel (Lotto – Belisol) s.t.

 

MAGLIA AZZURRA – BANCA MEDIOLANUM: Mark Cavendish (Omega Pharma – Quick Step)

MAGLIA ROSSA – FIUGGI: Matteo Pelucchi (IAM Cycling)

MAGLIA VERDE – SUISSEGAS: Marco Canola (Bardiani CSF)

MAGLIA BIANCA – SELLE ITALIA: Mikhal Kwiatkowski (Omega Pharma – Quick Step)

 

Alcune dichiarazioni dalla conferenza stampa.

IL VINCITORE DI TAPPA – MATTEO PELUCCHI:

La gioia.

“Stento a credere a quello che sono riuscito a fare. Qui ci sono tutti i velocisti più forti. Sapevo di stare bene ma non pensavo di poter battere tutti quanti. E’ davvero una gioia immensa per me.”

La volata.

“Non ho visto la caduta di Kittel (ai -2 km). E’ stata una volata molto ma molto confusa perchè fino all’ultimo km non si capiva chi avrebbe preso in mano la situazione.

Io sono riuscito a rimanere freddo e capire cosa fare: al passaggio precedente sotto il traguardo avevo notato che c’era vento contro e allora ho aspettato il momento giusto per “uscire” infatti, quando ho preso la ruota di Greipel, non ho voluto esitare ed ho lanciato la mia volata. Poi, vedendo che riuscivo a rimontare posizione su posizione, le mie forze si sono moltiplicate.”

La Sanremo.

“Nei piani di squadra, non avrei dovuto fare la Milano – Sanremo, considerato il cambiamento di percorso e la condizione di forma che mi ritrovo, ora si potrebbe pensare di farla. Ci tengo però a dire che la considero una corsa molto difficile anche con questo tracciato.”

 

La dedica.

“Questa vittoria la dedichiamo, come squadra, a nostro compagno di squadra Kristof Goddaert (scomparso lo scorso 18 febbraio) che è stato anche mio compagno di camera in Qatar. È stato un momento difficile per tutti noi e forse lui, dal cielo, ci abbia aiutato.”

LA MAGLIA AZZURRA – MARK CAVENDISH:

“Io ero dietro a Kittel quando lui è caduto a 2 km dall’arrivo. Il gruppo si è diviso e, quel punto, quando dovevamo superare una piccola rotonda alcuni “gentleman” in gruppo mi hanno aiutato ad avanzare ma sono arrivato davanti a 500 metri dall’arrivo ma ero già al limite prima dell’inizio dello sprint.

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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