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Tirreno-Adriatico 2018: presentata l’edizione 53 nel ricordo di Michele Scarponi

Loreto (An), 12 gennaio 2018 – Il ricordo commosso di Michele Scarponi e la scelta dell’arrivo della 5a tappa nella sua città, Filottrano, hanno aperto questa mattina la presentazione la 53esima edizione della Tirreno-Adriatico, organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport e in programma dal 7 al 13 marzo. Nello splendido scenario della Sala Macchi all’interno del Santuario di Loreto è stato svelato il tracciato della Corsa dei Due Mari.

Mauro Vegni, Direttore degli Eventi Ciclismo di RCS Sport, con i fratelli di Michele Scarponi, Silvia e Marco, presenti in sala

Un percorso classico con la Cronosquadre di apertura sul lungomare della Versilia a Lido di Camaiore (21,5 km); due tappe per velocisti (2a, Camaiore–Follonica e 6a, Numana–Fano); due frazioni adatte ai finisseur (3a, Follonica–Trevi e 5a, Castelraimondo–Filottrano, la “Tappa dei Muri”); un arrivo in salita  – sabato 10 marzo (4a tappa) – che porterà il gruppo da Foligno a Sarnano (Sassotetto) con oltre 14 km di ascesa finale. Si chiude con la classica cronometro individuale di San Benedetto del Tronto di 10 km.

STATISTICHE
2017, l’edizione colombiana: due vittorie di tappa (Quintana sul Terminillo e Gaviria a Civitanova Marche) e la classifica finale (Quintana): l’edizione 2017 è stata quella con i maggiori successi per la Colombia, che per la prima volta ha vinto con due atleti diversi alla Tirreno – Adriatico. Prima del 2015 (Quintana sul Terminillo), la Colombia non aveva mai vinto alla corsa dei due mari.

Scarponi: Il Grande Ciclismo approda per la prima volta a Filottrano. Scarponi salì per tre volte sul podio finale della Tirreno – Adriatico: vincitore nel 2009; secondo (con lo stesso tempo del vincitore Stefano Garzelli) nel 2010 e terzo dietro a Cadel Evans e Robert Gesink nel 2011.

Sagan a caccia di record: il tricampione del mondo Peter Sagan, che ha onorato con la sua presenza la Tirreno – Adriatico dal 2012 in poi, ha raggiunto nel 2017 quota 7 vittorie ed è ad un solo successo dagli 8 di Alessandro Petacchi, Moreno Argentin e Giuseppe Saronni, che occupano la terza posizione di tutti i tempi, dietro a Roger de Vlaeminck (15 vittorie) e Oscar Freire (11).

Quintana e Nibali: 2 successi nella generale. Sia Vincenzo Nibali che Nairo Quintana hanno vinto due volte la Tirreno – Adriatico: un solo atleta si è aggiudicato più edizioni della corsa dei due mari, Roger de Vlaeminck (6).

Un tris che manca da 10 anni: l’ultimo atleta a vincere 3 tappe in una sola edizione alla Tirreno – Adriatico fu Oscar Freire, nell’edizione 2008.

Digiuno Italia: i corridori italiani stanno vivendo il digiuno di vittorie di tappa più lungo nella storia della Tirreno – Adriatico. La sequenza di tappe senza vittorie italiane ha toccato nel 2017 quota 17 frazioni consecutive. L’ultimo successo italiano alla Tirreno – Adriatico fu siglato da Adriano Malori nella cronometro d’apertura dell’edizione 2015.

Foto LaPresse/ Gian Mattia D’Alberto

DICHIARAZIONI
Moreno Pieroni, Assessore al Turismo-Cultura della Regione Marche
, ha detto: “Si ripete  questa importante collaborazione con la Tirreno-Adriatico perché siamo convinti che lo Sport e il Ciclismo in particolare, siano un biglietto da visita importante per veicolare l’immagine di una regione dove lo stile di vita corrisponde al benessere e alla qualità dell’ambiente. Un’alleanza valida, dunque, con una manifestazione sportiva storica, che ha un grandissimo seguito a livello internazionale non solo sotto il profilo strettamente sportivo, ma per i valori che sa diffondere. Come quelli simbolizzati dal nostro compianto Michele Scarponi, che la vinse nel 2009 e a cui è stata dedicata una tappa nella sua città, Filottrano. Del resto pensare alla “Corsa dei due mari” come azione promozionale- già inserita nel piano triennale della promozione turistica- è perfettamente coerente con la progettualità di valorizzare ancor più le Marche del Bike, del cicloturismo e dei nostri paesaggi. Insomma, nella terra più amata dai cicloturisti non è un caso che le tappe e le località toccate dalla Tirreno-Adriatico siano le più numerose e le più varie, dalla montagna, alla collina, al mare a conferma della ineguagliabile diversità del nostro territorio. Siamo sicuri che le Marche sapranno ben accogliere questa importante gara di inizio stagione dimostrando tutta la capacità di saper “fare squadra” nelle occasioni di eccellenza”.

Alessandro Del Dotto, Sindaco di Camaiore, ha detto: “La Tirreno-Adriatico è una vetrina internazionale impareggiabile per promuovere Camaiore e la Versilia e lo diciamo con risultati alla mano. Inoltre è diventato un appuntamento immancabile per i nostri cittadini e per i tanti appassionati che affollano il lungomare di Lido e il centro storico di Camaiore nei giorni di gara”.

Mauro Vegni, Direttore degli Eventi Ciclismo di RCS Sport, ha detto: “Quest’anno abbiamo deciso di presentare il percorso della Tirreno–Adriatico  nelle Marche. Avremo infatti tre arrivi e due partenze in questa regione, oltre alla cronometro finale di San Benedetto del Tronto. Con la tappa che termina a Filottrano, abbiamo voluto ricordare il nostro amico, l’indimenticabile Michele Scarponi. La Tirreno–Adriatico è da sempre una delle corse più affascinanti del panorama internazionale. Basta scorrere l’elenco dei partenti e l’albo d’oro di 52 edizioni per rendersene conto. Tutti i grandi campioni sono presenti. 184 paesi collegati nei cinque continenti, oltre 250 media italiani e internazionali presenti all’evento, sono il segnale che questa corsa ha un seguito che poche gare al Mondo possono avere”.

Stefano Allocchio, Direttore di Corsa di RCS Sport, ha detto: “Il percorso ricalca quello proposto negli ultimi anni con le due cronometro iniziale e finale, due tappe per velocisti due per finisseur e un arrivo in salita, quest’anno sul  Sassotetto. La formula che abbiamo proposto è risultata vincente e dà la possibilità a tutti gli atleti di esprimere al meglio le proprie caratteristiche e di incoronare alla fine delle sette tappe un atleta completo e di altissimo livello”.

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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