La stagione 2012 è finita e corridori e Teams stanno già scaldando i motori per la stagione 2013.
Tempo di bilanci dunque. Tra chi ha fatto una stagione da incorniciare e ricordare e chi una da dimenticare.
Una stagione da ricordare per:
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1-Bradley Wiggins. Inutile dilungarsi, semplicemente una stagione perfetta, che lo ha consacrato da più o meno noto pistard a grande campione. Non gli resta che dare conferma a Giro e Vuelta 2013.
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2-Tom Boonen. Il re del Nord ha fatto le grandi pulizie a primavera, spazzando via gli avversari e vincendo Gand-Wevelgem, Giro delle Fiandre e Paris-Roubaix per la 4^volta, andando ad eguagliare il suo connazionale DeVlaeminck. Ha portato a casa vittorie anche a Parigi-Nizza e Qatar, ed a fine stagione anche a World Ports Classic e Parigi-Bruxelles, ma nella leggenda del Nord ormai era già entrato.
3-Joaquim Rodriguez. A 33 anni Purito ha fatto una stagione eccezionale lungo tutto il 2012. Corridore completo, da grandi giri (2° al Giro, 3° alla Vuelta) alle classiche di un giorno con le vittorie a Freccia Vallone e Lombardia. N°1 del ranking World Tour ben meritato.
3-Peter Sagan. 22 anni ed un futuro che sembra davvero roseo. Regolare lungo tutta la stagione, dalle vittorie al sole dell’Oman, alla Tirreno, fino alla giro di California e giro di Svizzera, dove si permette persino di aggiudicarsi il prologo davanti a tale Cancellara. 3 tappe e maglia verde al Tour. Non gli resta che confermarsi.
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4-Philippe Gilbert. Difficile non menzionare il campione del mondo. Ha raddrizzato un anno difficile con la vittoria nel Limburgo. Ma non solo nella sostanza, anche nella forma, perché la sua sparata vincente non è roba comune, ma da fuoriclasse. Due tappe alla Vuelta ne sono la conferma.
5-Alberto Contador. Dopo l’indigesta bistecca al Clenbuterol più di qualcuno si faceva domande su cosa avrebbe combinato. In 2 mesi ha spazzato via ogni dubbio: Vittoria alla Vuelta, 4° all’Eneco Tour e 9° al Lombardia.
6-Christopher Froome. 2° alla Vuelta 2011 per soli 13″. Questo l’unico risultato di grande rilievo per questo britannico di origini kenyane. Qualche altro buon risultato (3° al Tour di Beijing 2011 e 2° ai campionati a cronometro nazionali), ma niente di memorabile. Nel 2012 invece un 2° posto al Tour che gli è andato molto molto stretto e gli ha fatto conquistare la leadership della sua squadra per il 2013. Per completare la stagione (oltre ad un 4° posto alla Vuelta ed un 4° posto al Delfinato) la medaglia di bronzo alle olimpiadi a crono. Nel giro di un anno è passato dall’essere un signor nessuno ad uno dei grandi favoriti per il TdF del centenario. Gli vale una menzione.
7-Vincenzo Nibali. Lo squalo per tanti è solo un ottimo corridore. 3° al Tour, 3° alla Milano-Sanremo, 2° alla Liegi-Bastogne-Liegi e pure un 8° posto alla Freccia-Vallone ed una tappa alla Tirreno sono i suoi risultati del 2012. Sicuri che sia solo un ottimo corridore? La completezza e la fame di vittorie non gli mancano certo. Da vero squalo (pure di Messina) ha digerito persino una vittoria di tappa al Giro della Padania…
8-Alejandro Valverde. 3° alla Parigi-Nizza, 2° alla Vuelta e 3° al mondiale. A 32 anni lo spagnolo resta sempre un corridore completo come pochi.
9-Team Sky. 50 vittorie stagionali. Wiggins, Froome, Cavendish, Uran, Boasson-Hagen e Rogers i vincenti di questo squadrone.
10-Greipel/Dagenkolb. Menzione per questi due sprinter tedeschi che, seppur senza grandi exploit, hanno portato a casa una collezione impressionante di baci dalle Miss: 19 vittorie stagionali per André Greipel (4 più di Cavendish) e 5 tappe alla Vuelta, 5° alla Milano-Sanremo, 4° ai mondiali e 4° alla Parigi-Tours per il 23enne Dagenkolb. Über alles!
Una stagione da dimenticare per:
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–Juan José Cobo. Il vincitore a sorpresa della Vuelta 2011. Un ectoplasma nel 2012.
–Ivan Basso. 5° al Giro d’Italia, suo obiettivo principale di stagione, 25° al Tour de France, 28° al Lombardia. Unica vittoria la Japan Cup.
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–Fratelli Schleck. Anno da dimenticare per i fratelli lussemburghesi. Franck controllato positivo ad un diuretico al TdF chiude la stagione il 14 Luglio. Andy la stagione l’aveva già chiusa con la frattura del bacino. Conferma della stagione orribile con il forfait al Giro di Pechino. Il padre li ha consigliati di mollare il ciclismo. Vedremo.
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–Fabian Cancellara. Oscar alla sfortuna 2012. Due cadute gli hanno tolto ogni possibilità per i suoi obiettivi stagionali: Fiandre, Roubaix e Crono alle Olimpiadi.
–Team Radioshack-Nissan. Vedere sopra. Se alla sfortuna di Cancellara e Andy Schleck si aggiungono i problemi di Franck Schleck e Johann Bruyneel si capiscono anche quelli economici. Il terzo Team per budget ha portato a casa vittorie solo grazie a Fuglsang (Giro del Lussemburgo e Austria) e Nizzolo (Giro di Vallonia), più il prologo del tour (Cancellara) ed una tappa alla Vuelta (Bennati). Futuro difficile.
–Thor Hushovd. Vittima di un virus con conseguente sindrome post-virale e infiammazione muscolare ha faticato nelle retrovie.
–John Gadret. 3° al Giro d’Italia 2011. Non pervenuto nel 2012. Chiude la stagione con il forfait alla Vuelta per ulcera intestinale.
–Nick Nuyens. Vincitore del Fiandre 2011, era il leader della Saxo-Bank per le classiche. Frattura all’anca destra alla Parigi-Nizza e stagione finita.
–Denis Menchov. Devastato anche lui dalle cadute chiude il 2012 con una vittoria di tappa alla Vuelta, il titolo nazionale a crono ed un 4° posto al Giro dell’Andalusia. Pochetto.