Dopo la giornata tesa e nervosa di ieri, oggi il gruppo ha tenuto un’andatura “tranquilla” di meno di 40km/h nelle prime tre ore di gara. Appena partiti il francese Matthieu Ladagnous (Groupama) è partito in fuga fino ai -43km conquistandosi il titolo di combattivo di giornata, ma le squadre dei velocisti, ben decise a portare i propri uomini al traguardo lo hanno tenuto sempre ben sotto controllo, attorno ai 3′ di vantaggio.
Nel finale, piuttosto nervoso, le squadre hanno accelerato il passo, con qualche sortita individuale sempre tenuta sotto controllo dalle squadre dei velocisti, Deceuninck in testa con Asgreen e Jungels a stoppare Postlberger (Bora-Hansgrohe).
L’ultimo kilometro completamente dritto è stato il solito gioco di posizionamento, sino ai -350mt quando, in leggera salita, è partito a razzo Wout Van Aert (Jumbo-Visma), seguito da tutti i migliori. Sul traguardo primo per un soffio Caleb Ewan (Lotto-Soudal) che è stato coperto sino all’ultimo per poi sfruttare la sua accelerazione bruciante. Secondo Peter Sagan (Bora) e terzo Sam Bennett. Sagan però si è fatto largo sulla destra lungo le transenne con una spallata feroce a Van Aert, che gli è costata il declassamento all’85° posto, ma soprattutto i preziosi punti nella corsa alla maglia verde, ora saldamente sulle spalle di Bennett, con 68 punti di vantaggio sullo slovacco.
Inevitabili le polemiche tra chi reputa il gesto scorretto, chi no, chi spulciando fotogramma per fotogramma la volata trova smartphone sporgenti adducendo che Sagan abbia solo voluto evitarli, chi che Van Aert abbia allargato il gomito (ed alzato il dito medio verso Sagan, gesto costatogli 200 franchi di multa), chi polemizza sulle volate passate, chi punta sulla sicurezza o meno (gli assurdi paletti della Leclerc lungo le transenne), l’intenzionalità o meno, etc. e poi chi se la prende con l’UCI che non ci sta mai male.
Nel mezzo ci si è messo pure Hofstetter della Israel-Start-Up Nation a lamentarsi del nervosismo di Sagan in corsa:
Totale: Sagan declassato e forse fuori dalla corsa per la maglia verde.
La cosa più bella della tappa però a mio avviso si è vista 20mt dopo la linea del traguardo:
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