Soren Kragh Andersen (Sunweb) si è portato a casa la seconda vittoria in questo Tour dopo aver sferrato un bellissimo attacco e lasciato sul posto il gruppetto di cui faceva parte e che in quel momento era disorganizzato.Gruppetto di cui facevano parte i protagonisti della lotta per la maglia verde Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) e Sam Bennett (Deceuninck-Quick Step). In questo modo la tappa non è finita allo sprint e Bennett, pur arrivando solo 8° ha conquistato i punti necessari a tenere la maglia verde. La certezza matematica per Bennett di portarsi la maglia sino a casa arriverà dopo lo sprint intermedio di domenica. Bennett ha 55 punti in più rispetto Sagan.
Kragh Andersen ha battuto per 53″ Luka Mezgec (Mitchelton-Scott) e Jasper Stuyven (Trek-Segafredo).
Questa era l’ultima tappa per fughe ed outsider, in quanto la tappa odierna, con la cronometro di La Planche des Belles Filles, chiuderà la questione maglia gialla. Primoz Roglic dovrebbe mantenerla, sia perché è il favorito, sia perché è improbabile che il Tadej Pogačar recuperi i 57″ di distacco. Anche le posizioni nella Top10 sembrano abbastanza a prova di ribaltoni.
Cronometro atipica, non solo perché comprende la difficile ascesa alla Planches des Belles Filles (5,9 km al 8,5 %, ma con un passaggio al 20% nel finale), ma perché l’unica, corta (36,2km) ed anche una delle pochissime della stagione. Tra i corridori impegnati al Tour ne hanno corsa una quelli già presenti alla Paris-Nice Paris-Nice (15,1 km a Saint-Amand-Montrond, l’11 marzo scorso, vinta da Sören Kragh Andersen) o quelle dei campionati nazionali (il 28 giugno per Primoz Roglic e Tadej Pogacar).
La cronometro sarà composta di una prima parte piatta sino al km 16, poi una piccola salitella, quindi discesa (tecnica) sino al km 30 e quindi la salita finale.
Altra peculiarità: la maggioranza dei corridori cambierà bici all’inizio della salita finale. Sia per una questione di peso (le bici da crono pesano sugli 8kg abbondanti) sia di posizione in sella, più proficua sulle bici normali in salita. Il cambio bici mediamente fa perdere una decina di secondi. La bici di ricambio dovrà provenire dalle vetture che seguono i corridori, ed il meccanico non potrà spingere il proprio corridore per più di 5″.
Alcuni corridori potranno optare per una soluzione ibrida, ovvero bici normale con ruota lenticolare posteriore e prolunghe al manubrio, per evitare il cambio bici. Uno di quelli tentati da questa soluzione è proprio Roglic, il quale ha affermato che la scelta finale la farà prima del via in base alla situazione classifica, ovvero se dovrà gestire o attaccare.
Pogačar prenderà il via alle 17.12. Roglic alle 17.14.
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