Tour di “livello gigantesco”

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Interessante discussione avvenuta tra i commentatori belgi di Sporza Michel Wuyts, José De Cauwer, Christophe Vandegoor e l’ex campione di ciclocross Sven Nys  riguardo il livello di prestazioni del Tour de France, partita dalle dichiarazioni di Thomas De Gendt (Lotto-Soudal) e Greg Van Avermaet (Ag2R-Citroën).

I due campioni belgi hanno parlato delle loro prestazioni di ieri, con De Gendt che si è detto “sorpreso” dall’aver fatto una prestazione tra le sue migliori e comunque non essere riuscito a stare nemmeno lontanamente con la prima parte del gruppo.

De Gendt: “Ho corso uno dei miei migliori 10 minuti di sempre dalla partenza. Di solito con quei numeri l’intero gruppo va in pezzi, invece ero 100mt indietro in un gruppo di 70 corridori. E sono partito dalla prima fila“.

De Gendt infatti ha terminato 59°, tra Dylan Van Baarle (Ineos) e Sepp Kuss (Jumbo-Visma) a ben +29’22” da Ben O’Connor, vincitore di tappa. De Gendt è tra i pochi professionisti che non si cura di oscurare i dati su Strava e pertanto eccoli qui:

271W medi per 5h13′, 312W la potenza media ponderata. Per rimanere sulle sole salite, ha realizzato una VAM di 1118 sulla prima asperità del Col de la Saisie de Flumet (1200 negli ultimi 7km); 1378 sul Col de Pré (12km); ed attorno ai 1000 e qualcosa sulla parte finale della salita di Tignes (quando presumibilmente ha tirato in remi in barca).

Se si prendono gli stessi segmenti fatti da Aurelién Paret-Peintre, scalatore della Ag2R-Citroën, arrivato 21° a 10’23” dal vincitore, le Vam per le stesse salite sono: 1116, 1429, 1220. In particolare il francese è andato abbastanza più veloce sulla parte in falsopiano-salita dal Col de la Saisie al Cormet de Roselend.

Per paragone ecco i dati della vittoria di Ben O’Connor:

313w medi, 344w potenza media ponderata. VAM sulle salite di riferimento: 1260, 1471, 1280.

Da notare che O’Connor pesa 67kg, Paret-Peintre 64kg e De Gendt 73kg.

Dello stesso avviso Greg Van Avermaet, che ha condiviso le stesse “dure conclusioni” di De Gendt: “ho corso con i miei valori migliori, ma sono rimasto nell’ultimo gruppo. Gli altri hanno semplicemente corso più veloce“.

È stato quindi Sven Nys a dare la sua interpretazione: “È stata una grandissima corsa offensiva. Il fatto che De Gendt abbia ancora tirato fuori quei watt dopo una settimana cosi intensa è enorme. E tuttavia non è nemmeno nei primi 70. Il livello è gigantesco. Impressionante. Se non pedali a 7W/Kg non hai veramente niente da dire al Tour. C’è una enorme quantità di talenti. Corrono veramente con la testa contro il muro senza curarsene. Il risultato sono delle corse veramente appassionanti“.

Vandegoor ha aggiunto: “Ogni giorno è corso come una classica. E non tutti gli anni il Tour è disegnato cosi, con le prime tappe disegnate per corridori come Van der Poel e Van Aert. Hanno aggiunto una nuova dimensione al Tour, che si è riflessa nella competizione. Viste le prestazioni dei migliori corridori in queste tappe il livello del Tour è talmente alto che i più vecchi sono in difficoltà. Quelli sono uomini con una grande esplosività, con cui spazzano via gli altri.  De Gendt e Van Avermaet sono buoni corridori, ma Van Aert e Van der Poel sono migliori. La rivoluzione era già evidente in primavera“.

Wuyts ha concluso dicendo: “Erano 30 anni che non vedevo un livello del genere“.

 

 

 

Commenti

  1. samuelgol:

    Diversa...ma in meglio o in peggio? O non lo sai e non hai avuto sensazioni migliori o peggiori?
    Migliore o peggiore non saprei, diversa (seppur di poco) di sicuro. Cmq dovresti sapere che vo meno di niente ;-)
  2. sembola:

    Migliore o peggiore non saprei, diversa (seppur di poco) di sicuro. Cmq dovresti sapere che vo meno di niente ;-)
    Non importa quanto vai....a quanto pare è una sensazione che restituisce sensazioni positive dalle mezze seghe qui sul forum sino a Pogacar. Poi lui ci vincerà il Tour, le suddette mezze seghe no, ma ognuno fa quel che può. :mrgreen:
  3. c'entra relativamente al topic, ma domenica scorsa con un amico sono andato a Tignes a vedere il finale di tappa ed ho imparato alcune cose, specie da alcuni tifosi sloveni con cui ho comunicato con il mio pessimo inglese:
    - Pogacar con il freddo va bene (un po' come Colbrelli diciamo), o per lo meno la sua prestazione non cala come per gli avversari che lo patiscono evidentemente di più;
    - Mohoric va bene invece con il caldo e nelle tappe lunghe (come quella vinta al tour venerdì, ma erano lunghe e calde anche quelle vinte al giro ed alla vuelta), inoltre mi hanno insegnato come si pronuncia, sembrerebbe Mòhoric con una "h" bella marcata;
    - incitando tutti i corridori che passano sono giustamente molto concentrati sullo sforzo e ti ignorano come il mio gatto quando vorrei coccolarlo ma lui fugge via, tranne Froome. Chris sentendo il nostro forte incitamento rimanendo concentrato ha avuto un ghigno/sorriso e con la testa ha accennato come un piccolo "Sì", ha sentito il tifo ed è sembrato proprio gli avesse dato più morale, mi auguro che in futuro possa stupire e dare spettacolo, anche senza vincere.
    - tifosi sloveni molto presenti e con tasso alcolemico sa squalifica, Tadej poi è scattato proprio nel punto in cui era presente la "delegazione" più numerosa;
    - Mark Cavendish in un stratto duro saliva in piedi sui pedali con un 39x17 circa (anche più duro forse) scortato da 2 compagni ma non aveva altri aiuti, altri invece si facevano spingere da tifosi oppure rimanevano incollati al DS che gli passava il gel, senza però prendere il gel. Greipel ha delle cosce del diametro del mio busto/tronco.
    - Bravi tutti.
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