Come primo appuntamento del mese, ecco un “mix” di articoli e curiosità sull’allenamento ed in generale il mondo del ciclismo.
1) Per gli “amanti”, o per chi ha un rapporto di “odio/amore” con Strava segnalo che da ieri (4/8) è possibile l’integrazione tra il portale online di Garmin e Strava stesso ossia i file caricati su Garmin Connect possono confluire automaticamente su Strava senza necessità di doppio upload. Per chi ha la possibilità di avere LiveTracking (es con Edge 510, 810, 1000) non è inoltre necessario alcun upload perché il file può essere caricato e salvato automaticamente su Garmin Connect a conclusione dell’uscita e stop LiveTracking. La funzione di sincronizzazione tra differenti portali avveniva, fino ad ora, esclusivamente affidandosi a servizi di terze parti (es. tapiriik.com) che comunque mantengono alcune opzioni aggiuntive (es backup su Dropbox). La sincronizzazione automatica è estesa anche ad altri portali “social fitness”: MapMyFitness e Endomondo. A proposito di Strava…caro Francesco ho sempre in rampa di lancio il tuo ottimo articolo, devo solo attendere quando (riuscirò a) completarlo con mio materiale. Segnalo a chiunque fosse interessato di mandarmi materiale, suggerimenti o articoli (che andrò poi ad integrare), di contattarmi via mail, link a fondo articolo.
http://www.dcrainmaker.com/2014/08/automatic-mapmyfitness-endomondo.html
2) E’ una discussione che spesso emerge ad “ondate” più o meno frequenti: il tema della lunghezza delle pedivelle. Propongo questi due articoli, di cui uno inclusivo di test “pratico” per farsi un’idea più solida e ridurre ipotesi/teorie spesso diffuse e altrettanto spesso imprecise:
http://www.plan2peak.com/files/32_article_JMartinCrankLengthPedalingTechnique.pdf
http://bikeblather.blogspot.it/2014/07/crank-length-whateverwithin-reason.html
3) Dopo i paradigmi della fisiologia “classica” negli ultimi anni si fa sempre più profondo l’interesse per comprendere e agire sull’interazione sistema nervoso-percezione della fatica-manipolazione e gestione della fatica. Quando si dice che per lo sport, specie di resistenza, è necessaria la “testa” effettivamente non si tratta di una sola e pura metafora. Queste correnti di pensiero e visione dell’interazione tra SNC e prestazione fisica fanno anche capo alla teoria del “Cental Governor” di cui ho già parlato qui (LINK) e qui (LINK).
http://www.outsideonline.com/fitness/bodywork/the-fit-list/Inside-Red-Bulls-Project-Endurance.html
4) E’assodato che, volenti o nolenti, siamo invasi dalla tecnologia, anche durante l’attività fisica e sportiva. Personalmente mi capita di uscire con un rilevatore potenza, una fascia FC, uno (o due) device di registrazione (es Garmin +MotoActv), un cellulare con connessione internet che permette live tracking, ecc..ecc.. Quanto siamo distanti dalla prossima “smartbike”?
https://www.kickstarter.com/projects/1931822269/vanhawks-valour-first-ever-connected-carbon-fibre
http://www.androidworld.it/2014/06/13/giovanni-pelizzoli-costruisce-smart-bike-samsung-video-233514/
5)Sul Forum, nella sezione da me sponsorizzata (LINK), sono apparse alcune discussioni e post che hanno toccato un argomento di cui sovente non si tratta: il significato e “definizione” di talento. Negli ultimi anni questo è stato invece un argomento abbastanza dibattuto e animato da teorie contrastanti, per esempio quella delle “10000 ore” di Anders Ericsson, autore di “The Role of Deliberate Practice in the Acquisition of Expert Performance” alla base poi del libro “Outliers” di Malcolm Gladwell. Se il concetto/teoria che 10000 ore di pratica possono portare all’eccellenza personale e in alcuni casi anche assoluta in alcune discipline, compiti, pratiche tecniche, è altamente improbabile una quantificazione così netta nella pratica sportiva in cui le variabili possono essere notevoli e/o meno condizionate da aspetti tecnici. In particolare nel ciclismo, escludendo alcune discipline e situazioni in cui l’aspetto tecnico è più rilevante (es. MTB, ciclocross, situazioni di gruppo, discese), il resto della prestazione è delineato essenzialmente da caratteristiche e valori fisiologici. Per approfondire alcuni di questi aspetti consiglio la lettura del libro “The Talent code” e di “The Sports Gene”; questo seconda opera particolarmente interessante e a cui sarebbe opportuno dedicare un singolo articolo specifico. L’autore l’ho già menzionato in questo precedente articolo (LINK).
6) Altro tema particolarmente…”caldo” sui forum internazionali/specifici di allenamento, polarizzazione sì o no? Quali le differenze sulle teorie della “massimizzazione” del carico ad intensità aerobiche submassimali? Tratto da uno studio di Seiler, uno dei massimi e più prolifici studiosi della polarizzazione del carico nello sport, un’interessante analisi tratta dal mondo dello sci di fondo (sport a cui molti dei suoi studi fanno riferimento). Alcuni concetti e parametri sono sicuramente validi anche per la pratica del ciclismo ma con le debite distinzioni; in particolare partendo dalla notevole discrepanza di volume a disposizione nel confronto tra un “vero amatore” ed un atleta professionista. Anche questo aspetto, se di interesse, può sicuramente essere spunto di articolo specifico.
http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0101796
7) Interessante “opuscolo” in formato Issuu/pdf su misuratori di potenza (in generale) e prodotto specifico (nuovo mis. della Verve). Letto “in anteprima” qualche mese fa e dedicato ai più tecnici e curiosi:
https://issuu.com/vervecycling/docs/power_meters_and_accuracy_verve_cyc/13?e=0
8) Ancora in corso (5/8/2014), 1000Km, 21 salite mitiche e 23000m di ascesa totale su e giù per le Alpi, con LiveTracking (non sempre perfettamente funzionante). Decisamente interessante e coraggioso ma non “nuovo” a queste prove (LINK)
http://www.mapmytracks.com/events/the-road-to-mont-blanc
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Dott. Massa Roberto
operatore sportivo, allenatore, preparatore atletico, coach
Laureato in Scienze Motorie – Sport & personal trainer
website: http://massarob.info
FB page: http://www.facebook.com/massarob.info
Email: http://scr.im/massarob
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