[Comunicato stampa]
L’alluminio è il nuovo nero.
Ci hanno insegnato che la fibra di carbonio è la soluzione migliore quando si cerca una bici performante, ma questo è semplicemente ciò che le grandi aziende di bici vogliono che pensiamo.
Di cosa si parla dicendo “fibra di carbonio”? Come è prodotta? Che tipo di performance offre? Parlando di produzione di massa, la risposta è una soltanto: è più veloce e facile da lavorare, dato che viene principalmente stampata in Oriente con processi fortemente industrializzati che garantiscono alta qualità in brevi tempi di produzione.
Allo stesso tempo l’alluminio è attualmente considerato un materiale economico e non performante.
Come è possibile, se pensiamo che molti campioni, ad esempio Cipollini, vincevano le volate con bici in alluminio quando il resto del plotone stava già pedalando su bici in carbonio? Deve essere in qualche modo collegato alle scelte della produzione di massa, dove oggi l’alluminio è utilizzato per bici economiche e pesanti.
Perché allora un’azienda emergente nel lavorare a una nuova bici decide di utilizzare l’alluminio e non il carbonio? Dopo averli sentiti parlare, posso dire che Romolo Stanco, la mente dietro a ciascun progetto dell’azienda, sa cosa fare con i metalli, e con i materiali in genere. La conoscenza deriva dalla ricerca, dai test, dalle attività sviluppate con importanti laboratori e con ciclisti professionisti, ed è stata ben integrata a elevate competenze e capacità di progettazione per poter creare qualcosa di nuovo.
Così è nata MANAIA.
Prima di tutto il materiale, solitamente utilizzato nell’industria aerospaziale: una lega di alluminio e magnesio arricchita con scandio e zirconio. Confrontandola con una lega standard, offre un materiale del 20% più leggero dell’alluminio tradizionale e del 30% più rigido dell’ergal, con una maggiore facilità di lavorazione e resistenza delle saldature.
Un materiale con queste caratteristiche può essere utilizzato per una progettazione “aero”, per una bici rigida, leggera e reattiva. Così le tubazioni Dedacciai sono state modificate e lavorate per adattarsi alla progettazione del telaio. I dettagli sono stati un altro passaggi fondamentale: niente è stato lasciato al caso, dal tubo di sterzo conico per serie sterzo integrata alla realizzazione dei dropout. Dopo il primo prototipo è emersa chiaramente la necessità di utilizzare dropout perno passante per pinze freno a disco flat mount al fine di migliorare le performance della bici. Dropout che non esistono sul mercato, perché la componentistica per bici in alluminio è pensata per modelli di basso livello. Per questo Romolo Stanco si è occupato anche della progettazione dei dropout, di modo da completare geometrie e caratteristiche della bici. Le tubazioni sono state idroformate per ovalizzarle e fare in modo che i singoli pezzi diventassero un tutt’uno in una perfetta forma aerodinamica. Il seat clamp integrato completa le linee pulite e funzionali delle geometrie. La finitura spazzolata del telaio mostra un risultato preciso e saldature che sembrano realizzate con tecnologia aliena. Le grafiche e il nome di Manaia derivano dalla cultura Maori, nella quale Manaia è una creatura mitologica con la testa di un uccello, il corpo di un drago e la coda di un pesce, a simboleggiare l’unione tra terra, cielo e mare. La Manaia disegnata sul telaio e le grafiche “tatuate” completano e racchiudono il senso e le caratteristiche della bici stessa.
Ogni sviluppo del progetto ha confermato a Romolo e T°RED che stavano lavorando nella giusta direzione e che non era possibile lasciare che il tempo scorresse in lunghe attese e preparativi. Così è nata l’idea di una campagna su Kickstarter che permettesse di raccontare Manaia e di completare lo sviluppo industriale di tutti i dettagli tecnici. È nato anche un claim, che sottolinea l’idea alla base di Manaia e dei lavori di T°RED: “I Love Light Metal”. Non solo alluminio, ma anche titanio e acciaio, per realizzare ogni volta la bici perfetta per ogni tipo di ciclista e di pedalata.
Backers: su Kickstarter è possibile trovare la T°shirt con il logo del claim, una skinsuit che riprende le grafiche di Manaia e diverse opzioni di set telaio. 50 quelli in tiratura limitata disponibili sulla piattaforma. T°RED ha sviluppato collaborazioni con aziende di livello internazionale per completare il set telaio e la bici: da Dedacciai a FSA e Vision per la componentistica, con l’utilizzo di una guarnitura ricavata da pieno realizzata da OMC Italia e ruote TOOT che completano l’efficienza aerodinamica della bici.
MANAIA.
Il suono sordo dei tubi del telaio in lega leggera a sezione differente, le saldature TIG dalla finitura impeccabile, la superficie spazzolata impreziosita da un indelebile tatuaggio maori rendono MANAIA una bici unica. E’ progettata per esprimere al meglio le sue performance quando si cerca il limite, con geometrie che esaltano reattività e velocità e materiali che non temono la potenza neanche nelle volate più estreme. La lega serie 7000 di alluminio/magnesio arricchita con scandio e zirconio offre performance superiori dei 30% a quelle dell’ergal, una migliore resa delle saldature e una leggerezza e una rigidità paragonabili ai migliori telai in carbonio. I dropout D-THRU® dal design proprietario sono ottimizzati per le pinze freno flat mount, l’inedito carro posteriore e il reggisella integrato garantiscono un feeling strepitoso. Una creatura di metallo nata per correre il cui unico scopo è farti vincere.
LA CAMPAGNA SU KICKSTARTER
https://www.kickstarter.com/projects/treddesign/i-love-light-metal-state-of-the-art-light-metal-bi
HASHTAG e SOCIAL
fb > /treddesign
ROMOLO STANCO
Romolo Stanco nasce nel 1972. Dopo un biennio di studi in Fisica, si laurea presso il Politecnico di Milano a pieni voti in Architettura. Nel 1998 fonda SmarritaCamilla Architectural Workshop, complessa esplorazione tra architettura, design e ricerca raggiungendo risultati concreti di valore riconosciuto dalla stampa internazionale. Lavora su molti progetti di architettura con una ricerca poetica dell’essenziale e in una continua evoluzione che non implica necessariamente un approccio minimale. “L’amore” è l’ingrediente di base di ogni suo progetto: Varca le frontiere tradizionali del design contaminandole di arte e nuove tecnologie. Il “Chicago Tribune” definisce i suoi progetti “Design as art”, e Laura Traldi sulle pagine di “Curve” parla dei suoi lavori come di “Design Magic”. Dopo esperienze in centri di ricerca come il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e la direzione del dipartimento NuDe di Politec Valtellina (Centro per l’innovazione della Valtellina) lavora insieme a RSE (Ricerca Sistema Energetico) su alcuni progetti rivoluzionari nel campo di architettura, design ed energia. E’ uno dei pochi designer “quotati” da Artnet per le edizioni limitate di alcuni lavori editi da Galleria Colombari. Dal 2012 è direttore creativo della start-up innovativa T°RED un laboratorio di sperimentazione tra design, architettura, mobilità e ricerca che lavora su progetti proprietari insieme a laboratori, realtà tecno-artigianali e industriali di livello internazionale. Più volte vincitore di concorsi e premi internazionali di progettazione e ricerca, detiene più di dieci brevetti ed ha una genetica intolleranza verso il termine “impossibile”. Da sempre appassionato di bici e di ciclismo Il Corriere della Sera ha messo la sua BestiaNera tra le 10 bici Top del 2015 mentre il Museo del Design di Gent esporrà la versione Jekill&Hyde nella mostra “Bike to the Future” fino al 20 ottobre ed è stato selezionato tra gli AUDI Innovative Thinkers.
T°RED Bikes
T°RED è progettazione, ricerca, sperimentazione e design. Performance e qualità assolute esaltate da oggetti unici. T°RED ha l’ambizione di portare nel mondo cycling il XXI secolo con i suoi contenuti tecnologici e di avanguardia. Le biciclette T°RED nascono da progetti avanzati, da test di laboratorio e analisi effettuate in centri ricerca internazionali con l’obiettivo di creare mezzi insuperabili in ogni condizione.
Tecnologia, materiali, stile e ricerca. Ogni bicicletta T°RED è studiata nei minimi dettagli: geometrie, utilizzo dei materiali, processi di produzione, verifiche strutturali dinamiche e prove di laboratorio permettono di ottenere risultati inimmaginabili fino a pochi anni fa. L’alto tecno-artigianato ultraventennale italiano e il livello di eccellenza dei partner permette di creare biciclette che superano ogni limite fino ad ora conosciuto.
Creature di titanio, carbonio, meccanica ed elettronica. Creature figlie del ventunesimo secolo, di tecnologia e controllo digitale, di chilometri divorati da tester professionisti su strada e su pista.
Il design delle biciclette T°RED è unico con geometrie e soluzioni tecnologiche innovative e brevettate alla ricerca del piacere e dell’entusiasmo che alimenta ogni colpo di pedale.
La passione muove T°RED: non il mercato e tanto meno le mode. La certezza di poter migliorare l’esistente, di poter superare i propri risultati, di poter crescere e raggiungere nuovi limiti alimenta ogni progetto, ogni disegno, ogni test di laboratorio o soluzione testata su strada. Solo la passione può trasformare linee, angoli, materiali e tecnologie in armi emozionanti e invincibili.
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