Mea culpa dell’UCI nella procedura che la vedeva opposta a Peter Sagan, il quale ha cosi ritirato la propria istanza al TAS (tribunale arbitrale sportivo) di Losanna nel giorno (oggi) in cui doveva tenersi l’udienza in merito.
Nel suo comunicato, l’UCI da ragione a Sagan riguardo l’episodio che lo vide protagonista dell’episodio della caduta ai danni di Mark Cavendish allo corso Tour de France: “Dopo aver esaminato i documenti prodotti nella procedura al TAS, compresa la sequenza video non disponibile al momento della decisione, le parti (UCI, Sagan e Bora-Hansgrohe -ndr-) hanno convenuto che l’incidente di corsa non sia intenzionale e che i commissari UCI abbiano preso la loro decisione in funzione del loro miglior giudizio riguardo le circostanze“.
Nessuna certezza quindi, ma appunto un dubbio di cui Sagan può beneficiare, anche se ciò non gli darà la sesta maglia verde in carriera.
L’UCI ha annunciato che dalla prossima stagione fornirà un “commissario di sostegno”sulle principali corse WorldTour per assistere il collegio dei commissari, dotato di competenze video speciali.
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