Van Aert ha vinto la 111a Milano-Sanremo

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[Comunicato stampa]  Il corridore belga primo al traguardo davanti ad Alaphilippe e Matthews.

Sanremo, 8 agosto 2020 – Il corridore belga Wout van Aert (Team Jumbo – Visma) ha vinto la Milano-Sanremo presented by Vittoria, prima Classica Monumento della stagione, davanti a Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick-Step). Terzo Michael Matthews (Team Sunweb) che completa il podio.

PODIO FINALE
1 – Wout van Aert (Team Jumbo – Visma) – 305 km in 7h16’09”
2 – Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick-Step) s.t.
3 – Michael Matthews (Team Sunweb) a 2″

Wout van Aert, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “È incredibile vincere la Milano-Sanremo dopo aver conquistato la Strade Bianche. Sul Poggio ero al limite, Alaphilippe ha attaccato prima di quando mi aspettassi; non sono riuscito a stargli a ruota e ho dovuto inseguirlo. Ha corso molto bene, per fortuna avevo ancora abbastanza energia e sono riuscito a batterlo allo sprint. Per me è una ripartenza di stagione bellissima.”

Commenti

  1. Shinkansen:

    Ci mancava che scattasse da fondo gruppo quando Alaphilippe ha tirato quella fucilata.
    A parte gli scherzi, ovvio che fosse là davanti. Ma era appena rientrato e aveva fatto uno sforzo notevole per riportarsi in testa. Ma recuperare un gruppo a tutta in salita quanto ci metti? Venti, trenta secondi? E subito dopo riparti con un'altro scatto pazzesco e fai il vuoto. Non voglio fare una discussione sulla pulizia o meno di Van Aert, le sue qualità le cononosciamo tutti, ma come dice il vecchio adagio: fidarsi è bene e non fidarsi è meglio.
    Traslando la sua prestazione se non si fosse trovato a fondo gruppo e fosse scattato possiamo tranquillamente affermare che avrebbe dato 30 secondi a tutti.
    Alla fine scopriamo che questa generazione di talenti che viene dal ciclocross sta scombussolando le strategie fisiologiche dei corridori e che possiamo vederci dei finali di gara entusiasmanti. Tanto meglio per noi.


    Alaphilippe non ha bucato a Savona. Ma quasi ad Imperia (o giù di lì). Avesse bucato a Savona sarebbe passato in secondo piano, perché mancavano ancora 150 chilometri all'arrivo.


    Sul recupero di Van der Poel ci sono forti sospetti che sia stato aiutato dalle moto. Non abbiamo nessuna immagine che testimoni che quel recupero di due minuti sia farina del suo sacco. Un secondo prima era a due minuti e un secondo dopo era in scia a Alaphilippe e Fuglsang.
    Alla storia passa il suo favoloso recupero, ma per il momento sospenderei il giudizio.
    Guarda meglio.
    Van Aert l'ha preso davanti il Poggio
  2. samuelgol:

    Io credo che in quei frangenti, conti solo e soltanto la loro bravura nel pedalare. Il telaio, rigido o meno, non c'entra proprio nulla. Come dovrebbe essere ai più ben noto, la pedalata è tanto più redditizia quanto la bici è dritta. Proprio confrontando WVA e Alaphilippe, si vede che il vincitore ha la bici ben dritta, segno di una ottima (o quantomeno migliore in quel momento) coordinazione nella spinta del pedale e la tenuta del manubrio o comunque nel movimento antagonista dell'altra gamba (banalmente rotondità di pedalata), mentre il francese ondeggia paurosamente. Segno che parte della spinta, va persa nell'inclinarsi della bici. Non è ovviamente una critica, dopo 300 km e quella sparata sul Poggio ci mancherebbe. E' solo una analisi. Idem quel che riferisci tu di Sagàn. Non ho visto il filmato che citi, ma anche lì una spinta troppo brusca cui non fa da contraltare un movimento antagonista il più possibile pari, può portare al fenomeno che descrivi.
    Poi visto dove lavori, chi meglio di te potrebbe chiedere se le caratteristiche di un telaio possano generare differenze del genere (parliamo di telai top di gamma, non di un SL7 e di quello di una Pininfarina). Al di là delle dichiarazioni e dei comunicati stampa infarciti di paroloni, magari un progettista lo sa.;-)
    esatto,il telaio non centra assolutamente nulla o veramente pochissimo( stiamo parlando di alta gamma),in volata meno ti muovi e meno muovi la bici meglio sarebbe( perche' sono tutte piccole dispersioni di potenza)stessa roba in salita,se ti muovi poco perdi meno.
    Alaphilippe ha la caratteristica di muoversi tanto,ma di certo non e' il massimo,vero anche che con queste doti ci nasci......io sono anche peggio,pure in salita,ma per quando puoi sforzarti di migliorare,quando vai sotto sforzo,fai quello che il corpo ti dice.......stessa roba anche con una semplice camminata a piedi
  3. Scaldamozzi ogni tanto:

    Sui recuperi miracolosi alla Sanremo ci sarebbe molto da dire, Demare (se non sbaglio) che fa il record sulla cipressa e poi vince la volata, Mattwes che cade prima del Poggio e fa terzo tutto sanguinante l’altro giorno sono solo gli ultimi esempi
    Matthews non è caduto. Lo hanno stretto e ha toccato la mano sul muro ferendosi. Su Demare c'è ancora il grosso dubbio della trainata
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