Wout van Aert (Visma-Lease a Bike) sta terminando oggi un lungo stage in altura di 3 settimane a Tenerife, con base sul monte Teide, in preparazione alla settimana santa sul pavé in terra natale, nelle Fiandre.
Van Aert ha asserito in un’intervista, che “da un anno sento meno pressione rispetto al passato, ma non nego che la pressione sia una sfida da affrontare. Il 2023 potrebbe essere stata la prima volta che la mia stagione è stata leggermente peggiore rispetto all’anno precedente. Fino ad allora avevo sempre fatto meglio del previsto. Questo mi ha fatto capire che non avrei dovuto farlo per nessun altro se non per me stesso. Ciò mi procura un sentimento di pace. Non devo correre per dimostrare a qualcuno che posso farcela o per dimostrare a qualcuno che ha torto.”
Wout quest’anno ha iniziato la stagione con un 7° posto alla Volta ao Algarve, giusto davanti il compagno di squadra Sepp Kuss, con un 3° posto alla Omloop Het Nieuwsblad vinta dal compagno alla Visma Jan Tratnik e con la vittoria alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne. Ha saltato, un po’ nella sorpresa generale, la Milano-Sanremo, l’unica classica monumento che ha in bacheca (vinta nel 2020), per appunto concentrarsi sulla preparazione in altura a Fiandre e Roubaix, le due classiche per le quali dovrebbe essere da sempre predestinato, ma che continuano a sfuggirgli (5 partecipazioni al Fiandre con un 2° ed un 4° posto come migliori risultati; 5 partecipazioni alla Roubaix con un 2° ed un 3° posto come migliori risultati).
Van Aert ha tagliato corto sul fatto che abbia cambiato programma quest’anno, saltando Milano-Sanremo, Strade Bianche e Paris-Nice: “Era stato deciso da molto tempo che non avrei partecipato. Ho guardato le corse in Tv e l’ho trovato rilassante“.
Sul programma di quest’anno: “…volo il mercoledì (ndr-oggi-) e sarò in gara il venerdì. Si può pensare alla Harelbeke come un’estensione del mio stage in altura. Poi voglio riposarmi per alcuni giorni, per avere una corretta compensazione dello stage in altitudine e poi andare al Fiandre riposato. Se avessi voluto fare la Gent-Wevelgem avrei dovuto organizzare il mio stage in modo diverso. La Dwars Door Vlaanderen è perfetta per ottenere un ultimo stimolo di gara“.
Un cambio deciso rispetto la passata stagione, che per Wout rimane una delusione:
“È successo molto. L’anno scorso ho avuto alcune piccole battute d’arresto che mi hanno fatto mancare per poco la vittoria. Lo scorso inverno abbiamo deciso di non lasciare più nulla al caso. Ho avuto un ottimo inverno e sono pronto a iniziare“.
“Ho lavorato duramente perché voglio vincere il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix, mi dà l’energia per andarci. Penso di poterle vincere. In passato ho dimostrato che le corse di un giorno sul pavé sono una delle mie specialità. È un grande obiettivo aggiungerle al mio palmarés”.
Sugli avversari: MvdP
“I risultati di Mathieu parlano da soli, non devo spiegarlo. Sa come affrontare i muri, sa come essere il migliore. Ci sono pochi ciclisti che possono seguirlo lì. Non è uno che si intestardisce, più la partita dura a lungo e più diventa difficile batterlo. Mathieu è forte nell’ultima ora del Giro delle Fiandre quanto nell’ultima ora dell’E3 Saxo Classic. Questa è spesso una differenza con gli altri. Altri devono rifiatare, Mathieu invece si riprende molto rapidamente per il prossimo muro. E questa qualità è la migliore per il Giro delle Fiandre“.
Pogačar (che non ci sarà):
“L’anno scorso ha sfinito tutti, ha fatto un allungo nel finale perché sapeva che ad un certo punto non potevamo più fare la stessa potenza, mentre Tadej, che è molto più leggero, poteva continuare. Quest’anno sarà diverso“.
Una nota simpatica per chiudere, sulla noia degli stage in altura sul Teide e dell’essere professionista:
“È un ambiente bellissimo in cui soggiornare. C’è poca distrazione. C’è solo un hotel in cima alla montagna. C’è un bellissimo panorama da guardare, ma non puoi nemmeno guardarlo tutto il tempo…. con il bel tempo di tanto in tanto potevamo anche sederci sulla terrazza a bere qualcosa. Se sei un ciclista professionista sei anche una specie di professionista nella noia…..ora Tiesj Benoot e io siamo appassionati di Master-Chef“.
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