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Vicente Belda e figlio indagati nell’operazione Ilex

L’ unità operativa centrale (UCO) della Guardia Civil spagnola ha indagato 8 persone nel merito delle indagini dell’operazione Ilex, centrata su un’organizzazione dedita al traffico di sostanze dopanti e doping, presumibilmente guidata da alcune persone impiegate all’Università dell’Estremadura (UNEX), tra cui il Dr. Marcos Maynar, vecchia conoscenza dell’autorità antidoping spagnola, arrestato lo scorso maggio. Anche un assistente di Maynar, un dottore in fisiologia dello sport, è stato arrestato durante l’operazione.

Tra gli indagati alcune persone ben conosciute nell’ambiente del ciclismo, tra cui l’ex ciclista ed ex direttore sportivo della Kelme Vicente Belda Vicedo, già implicato nell’operazione Puerto e poi assolto, e suo figlio Vicente Belda García, massaggiatore della squadra dell’Astana.

Nell’operazione, denominata Ilex, è stato coinvolto anche il ciclista colombiano Miguel Ángel López, corridore dell’Astana. Lopez era stato convocato per testimoniare lo scorso settembre durante la Vuelta, ma non si è presentato, partendo per la Colombia per vedere il suo secondo figlio nato durante la corsa. Lopez è sempre stato molto vicino a Belda durante la propria carriera.

Le otto persone indagate in questo operazione pare avessero compiti specifici, tra cui l’ottenimento di componenti chimici che successivamente venivano utilizzati per produrre sostanze dopanti proibite, tra cui la Menotropina. Secondo le fonti era Maynar a preparare gli allenamenti degli atleti “clienti” integrandoli con le sostanze proibite.

Un altro degli indagati, in questo caso nei paesi baschi, è l’ex cilista Ángel Vázquez Iglesias, squalificato nel 2007 per doping fino al 2010, ma che nonostante questo è riuscito a partecipare ad alcune competizioni prima della fine della sua squalifica. A quanto pare Vázquez Iglesias aveva il compito di reclutare giovani atleti come clienti per Maynar, tra questi ci sarebbe un minorenne tesserato in una federazione provinciale di nuoto.

L’inchiesta rimane aperta, in collaborazione con forze di polizia di altri paesi verso i quali sono state effettuate spedizioni delle sostanze proibite preparate da Maynar con la collaborazione degli altri indagati, tra cui una intercettata a Budapest prima della partenza del Giro d’Italia.

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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