Mascali, 1 ottobre 2021 – Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo) ha vinto Il Giro di Sicilia Eolo. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Alejandro Valverde (Movistar Team) e Alessandro Covi (UAE Team Emirates).
Il corridore siciliano della Trek-Segafredo si è aggiudicato in solitaria l’ultima tappa, la Sant’Agata di Militello – Mascali, di 180km, davanti a Simone Ravanelli (Androni Giocattoli – Sidermec) e Alessandro Covi (UAE Team Emirates).
CLASSIFICA GENERALE
1 – Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo)
2 – Alejandro Valverde (Movistar Team) a 46″
3 – Alessandro Covi (UAE Team Emirates) a 49″
LE MAGLIE
- Maglia Giallo Rossa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Regione Siciliana – Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo)
- Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti –Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates)
- Maglia Verde Pistacchio, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Valsir – Cristian Scaroni (Gazprom-Rusvelo)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Work Service Group – Alessandro Covi (UAE Team Emirates)
1 – Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo) – 180 km in 4h24’29”, media 40.834 km/h
2 – Simone Ravanelli (Androni Giocattoli – Sidermec) a 49″
3 – Alessandro Covi (UAE Team Emirates) s.t.
Il vincitore de Il Giro di Sicilia Eolo, la Maglia Giallo Rossa Vincenzo Nibali, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Vincere qui, sulle strade dove pedalavo da bambino, è speciale. Sento un’emozione indescrivibile. Conoscevo queste strade, sopratutto la discesa finale. Vedere amici e tifosi è stato bellissimo, non riesco a trovare le parole per descrivere quello che sento. Era da un po’ che non riuscivo a centrare un successo. Ho provato ad avvantaggiarmi sull’ultima salita, sentivo alla radio che il vantaggio restava costante, conoscevo bene la discesa finale e ho cercato di spingere a tutta fino al traguardo.
Questo successo mi da morale e fiducia per Il Lombardia di settimana prossima.”
Valverde e Nibali andrebbero portati come esempio a tutti i giovani corridori,per la passione e la tenacia che hanno messo e continuano a mettere nello sport che praticano che è anche la loro professione...sono un patrimonio del ciclismo mondiale.
non è che si vince un tour a caso, servono gambe ma anche mentalità da campione. e quella magari resta.
negli ultimi anni la condizione è indubbiamente calata, forse più di quello che fisiologicamente uno si potrebbe aspettare dall'età.
però la mentalità da vincente è rimasta quella. e allora? allora secondo me lui ci prova ai -20, -30, -40 secondo il percorso, poi pero se si accorge che c'è qualcuno più forte non insiste e spenge la spina e anche se potrebbe onorare la corsa con un buon piazzamento, è capace che di li all'arrivo prende 5-10 minuti o si ritiri. ai grandi tour più o meno avviene la stessa cosa.
E forse è da questo comportamento che nascono i detrattori. Un comportamento che non mi sento di giudicare da tifoso. caso mai dovrebbe farlo il suo sponsor.