Vingegaard c’è, e batte in volata Pogačar

153

Jonas Vingegaard (Visma-LAB) ha battuto un colpo e bello forte, con sorpresa (parole sue) di Tadej Pogačar (UAE) battuto allo sprint a due dopo una giornata di attacchi.

Pogacar ha preso il largo negli ultimi metri del Puy Mary Pas de Peyrol, davanti a Vingegaard, Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) e Primoz Roglic (RedBull-Bora-Hansgrohe). Sebbene il danese avesse solo 4 secondi di ritardo in vetta, è stato poi gradualmente distanziato da un Pogacar pronto a prendersi tutti i rischi in discesa.

Raggiunto prima da Roglic e poi da Evenepoel, Vingegaard è riuscito finalmente a liberarsi del belga poi dello sloveno della Red Bull, prima di raggiungere Pogacar sulla salita del Col de Pertus (cat. 2, 4,4 km al 7,9%). A quanto pare Pogačar non aveva la forza fisica per tenere a distanza il suo rivale. In vetta ha comunque ottenuto un abbuono di 8 secondi, davanti a Vingegaard (5 secondi) e Evenepoel (2 secondi), distanziati dagli ultimi due vincitori della Grande Boucle.

Ma nel finale Pogacar, che si era tenuto alla ruota del danese per andare in testa e conquistare la vittoria, non ha avuto la forza necessario, lasciandosi sfuggire la vittoria di tappa. Questo successo inaspettato per il leader di Visma-Lease a Bike rafforza la sua posizione in questo Tour de France, tutt’altro che finito.

E’ il primo sprint a due vinto da Vingegaard contro Pogačar sui 14 disputati tra i due.

Commenti

  1. Vingegaard è un fuoriclasse e probabilmente lo scalatore più forte del dopo contador, per cui non stupisce che riesca a fare queste prestazioni, anche con una preparazione non perfetta.
    Secondo me però restano le incognite delle tre settimane e di tappe diverse da quelle viste fino ad oggi.
    Pogacar è ancora il favorito (per me) perché è davanti e ha una squadra molto forte. Però deve imparare a correre diversamente e chissà se la parziale delusione di ieri non incoraggi lui e i suoi direttori sportivi a cambiare un po' le tattiche. Deve correre tranquillo, farsi trainare dalla squadra finché può, mangiare, bere e stare sulle ruote di vingegaard. Non forzare mai.
    Il danese è forte quanto lui (se non di più in particolari situazioni) per cui non riuscirà probabilmente mai a stroncarlo di potenza come fa con gli altri. Deve capitalizzare quanto guadagnato fino ad oggi.
  2. robeambro:

    Sui rulli può sembrare tutto, ma in corsa se Pogacar fosse stato più fresco e avesse faticato meno, lo avrebbe menato allo sprint.

    Diciamo le stesse cose ogni anno poi alla terza settimana uno è fresco e l'altro no.
    Opinioni.Comunque vai a vedere il post tappa.non ho parlato di freschezza di nessuno, ma che secondo me Jonas ha fatto un fuorigiri per riprenderlo e vincere.
Articolo precedente

Emond, prima da sogno

Articolo successivo

Canyon presenta la sua prima linea di scarpe: le TEMPR

Gli ultimi articoli in Gare