La 15a tappa della Vuelta tra Pamplona e Lekunberri (158,3 km) è stata meno montuosa delle precedenti nei Pirenei, ma comunque dura con tre salite e molti falsopiani. Il portoghese Rui Costa (Intermarché-Circus-Wanty) è stato il corridore più intelligente in una fuga di quindici corridori che si è sgretolata sulle due salite del Puerto de Zuarrate (6,3 km al 5,1%), finendo davanti ai suoi ultimi due rivali in volata, Lennard Kämna (Bora-Hansgrohe) e Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious), dieci anni dopo il suo titolo di campione del mondo e la sua ultima vittoria ad un GT (al Tour de Fance).
L’inizio di tappa ha visto il gruppo impegnato in un’intensa battaglia per la formazione della fuga di giornata, alla quale hanno preso parte, senza sorpresa, Remco Evenepoel, già vincitore ieri, e diversi pretendenti alla classifica generale, tra cui Jonas Vingegaard, che ha poi visto i propri compagni di squadra della Jumbo-Visma rientrare su di lui e gli altri fuggitivi, il che la dice lunga sulla determinazione della squadra olandese a mantenere la maglia rossa sulle spalle di Sepp Kuss.
Ci sono voluti più di 80 chilometri perché la situazione della corsa si chiarisse, con quindici corridori in testa, tra cui Evenepoel, che aveva ancora ottime gambe dopo ieri, e lo ha dimostrato infilandosi in tutte le mosse migliori, ma che poi ha finito per pagare sulla seconda salita di Zuarrate, sulla quale il belga si è lasciato scappare Rui Costa, Kämna e Buitrago, permettendo loro di contendersi la vittoria finale.
Gli ultimi chilometri sono stati intensi, con lo sprint astuto di Rui Costa, come già spesso nella sua carriera forse non il più forte ma senza dubbio il più intelligente nel risparmiarsi, nascondersi e poi dare la stoccata finale uscendo all’ultimo dalla ruota di Kämna.
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