La commissione indipendente creata dall’UCI per indagare sul “sistema doping” e le connivenze tra personale dell’UCI stesso e doping trova già le prime difficoltà.
Sia la WADA che l’USADA hanno rilasciato comunicati in cui criticano le modalità operative della commissione.
La WADA nel suo comunicato critica il fatto che la commissione sia focalizzata soprattutto sul caso Armstrong e non in generale, e che il lasso di tempo per concludere l’inchiesta (Giugno) sia troppo breve. Oltre al fatto che sollevano dubbi sulla reale indipendenza della commissione dall’UCI stessa che ha stabilito le norme per l’indagine e che la commissione debba rendere conto in primis all’UCI e non agli altri organi antidoping (come la WADA). Ed infine che non vi siano incentivi e protezione per chi voglia testimoniare, rendendo in questo modo impossibile rompere il muro dell’omertà.
Quest’ultima motivazione è ripresa anche da un comunicato dell USADA, per bocca di Travis Tygart, che esplicitamente dice di vedere il proprio programma “per la verità e riconciliazione” rifiutato di fatto dall’UCI. Programma che prevede per l’appunto protezione ed incentivi per chi voglia testimoniare nei casi di doping.
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Un disaccordo che mina da subito il lavoro della commissione.
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