Bradley Wiggins, in un’intervista al Guardian, afferma che ritiene poco probabile un suo nuovo tentativo di vincere il Tour de France, il suo sogno ciclistico da sempre, ma che gli è costato “4 anni di sacrifici” suoi e della sua famiglia. Sacrifici che non si sente più di fare, come ad esempio prima del Giro d’Italia di quest’anno in cui ha preferito restare coi figli invece che fare uno stage di allenamento in quota come previsto dalla squadra.
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Ammette anche la leadership di Chris Froome all’interno della Sky, considerando che Froome potrebbe essere il prossimo vincitore del Tour de France di questo e altri anni anni a venire.
Wiggins al momento pare abbia superato l’infortunio al ginocchio, ma deve osservare in ogni caso un periodo di riposo. Salterà quindi il Tour, e visto che si è rifiutato di correre la Vuelta i suoi obiettivi stagionali sono ora il rientro alle gare al Tour di Polonia il 27 Luglio, quindi una gara in Colorado in quota in preparazione del Giro del Regno Unito dal 15 al 22 Settembre. Competizione che comprenderà anche una cronometro individuale nel Lancashire, dove risiede Wiggins.
L’obiettivo maggiore per salvare la stagione resta quindi il mondiale a cronometro a Firenze il 25 Settembre.
Alla luce di questa rinuncia ad un secondo tentativo di vincere il Tour e viste le caratteristiche dei percorsi di Giro e Vuelta quale potrebbe essere il traguardo più ambizioso per Wiggins nel futuro? Probabilmente la Paris-Roubaix, suo vecchio amore. In cui però non è mai andato oltre un 25° posto (2009) in 6 partecipazioni (ritirato 3 volte).