Lo zoo dei ciclisti

Ci sono intere paginate di Facebook contro i ciclisti, con le peggio offese e maledizioni. Sicuramente esagerate e sintomo di vari malesseri, ma a volte i ciclisti non sono esenti da colpe e vizi, soprattutto quando vanno in giro in gruppi, gruppetti e grupponi, fregandosene delle basilari regole stradali. Le cattive abitudini e le peculiarità dei ciclisti non si fermano qui però. Perlopiù si tratta di banali derive psicotiche, ma spesso anche di cose su cui ci si può anche scherzare su con un po’ di autoironia. Vediamo, con ironia, alcune tipologie, che ovviamente possono ibridarsi tra loro (con ironia l’ho già detto?).

1-Lo smoccolatore spray: Soprattutto nella stagione fredda la classica goccia al naso è inevitabile, e per liberarsene il ciclista fa quello che da generazioni fanno tutti i ciclisti che si rispettino: si tappa una narice ed espelle con violenza dall’altra il contenuto viscoso. È quasi un’arte, un po’ come lo sputacchiare lontanissimo per un calciatore. Alcuni esemplari di ciclista però, non proprio maestri in questo esercizio, producono nell’espulsione una nuvola nebulizzata di moccio che investe i malcapitati a ruota. Altri un po’ più abili, ma non troppo, si autocolpiscono su spalle o cosce. Spesso i meno abili non riescono a produrre il distacco totale dalla narice della massa colloidale e devono strapparla via con le mani guantate in un climax di orrore per i presenti.

2-Piu bianco che non si può: alzi la mano chi lava spesso gli inserti del casco. Pochi, ci scommetto. Tutto sommato poco male. Abbastanza male invece quelli che lavano il completo ogni 7 uscite e lasciano una scia micidiale costringendoti a tirare tutto il tempo pur di non assaporare i miasmi fatali. Alternativa è uscire dalla scia e prendere generose boccate d’aria dando l’impressione di essere Enzo Maiorca, per poi rientrare a ruota in apnea. Variante comune sono gli amanti dei deodoranti da supermercatone spruzzati abbondantemente. Hanno il vantaggio di bruciare rapidamente i villi nasali di chi sta a ruota dopo pochi minuti, cosi che il problema finisce presto.

3-Il piccolo principe: l’esatto contrario dello smoccolatore, il piccolo principe deve soffiarsi il naso col fazzoletto di tessuto. Il che comporta che si fermi, si tolga i guanti, apra la tasca che contiene il fazzoletto, proceda all’operazione, rimetta in tasca il fazzoletto, guanto e si riparte. Questo spezza il ritmo dell’uscita, a meno che non lo si lasci al suo destino, ma inevitabilmente si verrà tacciati di essere cafoni che non aspettano. La variante estiva consiste nel togliersi il casco per grattarsi la testa.

4-Mr. Sensibilità:  una sorta di rabdomante del ciclismo. Non serve sapere, perché esso “sente”. Ogni componente irraggia delle onde che lui percepisce, misura e valuta. Del tipo: “usi i pedali Zxy in titanio? Io li ho cambiati per quelli in acciaio perché sentivo flettere il perno”. “Come fai ad usare i copertoni Xyz? Tengono niente. Ho rischiato due volte il sottosterzo al 4° tornante della discesa del Sempronio. E’ che ho sentito il limite del copertone al pelo se no mi sdraiavo”.

5-Mr. Dettaglio: una variante paranoide del 4. In bici contano solo i dettagli, ma non tutti, solo quelli assolutamente insignificanti. Più sono assurdi ed insignificanti e più saranno assecondati. Tipo: “Ogni volta che cambio pantaloncini e quindi spessore di fondello devo alzare o abbassare la sella di conseguenza (1-2mm), d’altronde perché se no pago 150eu il biomeccanico? (-vera- Sandro non ti incaxxare :-)-). Pulisce le rotelle del cambio dopo ogni uscita con sgrassatore e cottonfioc, e lubrificante e cottonfioc. D’altronde: “ho i cuscinetti ceramici…se non pulisci tutto ogni volta annulli i vantaggi!”.

6-Buca! Buca!Buca!: Le strade oggigiorno sono sempre più disastrate di buche e toppe varie. D’altronde mancano i soldi per la manutenzione e si vede. Segnalare le buche più importanti è cosa corretta ed apprezzabile. Alcuni individui però segnalano qualunque cosa, anche un ciuffo d’erba o una micro crepa. Per non parlare di quelli che urlano a squarciagola “AAutoooo!”. Buono se si è in una stradina secondaria, ma insopportabile se si è su una strada dove passano auto in continuazione. Peggio ancora durante le randonnée dove la cosa può snervare per ore, a meno che non ci si fermi per lasciar andare il segnalatore folle o si acceleri alla disperata per seminarlo. Ma non si riesce mai.

7-Il samaritano indesiderato: Questa tipologia di ciclista è mossa dalle migliori intenzioni, ma è un trifolatore di marroni mica da poco. Il classico tizio mai visto che ti si appaia e ti comincia a dare utili consigli tipo: “Pedali troppo basso/alto lo sai?”; “Hai troppo/poco reach”; “Hai le racchette malregolate, hai i talloni troppo indentro/infuori”; “Vai troppo duro/agile”. Buchi e gli chiedi una camera d’aria: “mi dispiace l’ho lasciata a casa, nel borsello sottosella ho solo barrette”.

8-Competition Paranoid: Lo passi in salita e ti urla: “Peso 80kg io!”, o “con quella bici li andrei cosi anche io!”, etc…funziona anche al rovescio, se ti passa lui: “bici in acciaio qui, contano le gambe!”, “dai che finisce presto”, etc…Z1, scarico, farsi un giro tranquillo sono concetti che non considera. Ogni uscita è una competizione con qualcuno (che non sa di partecipare).

9-Il ciucciaruota impenitente: Il più classico dei fastidiosi. Quello che ti sta a ruota indefinitamente senza mai proporsi per un cambio (non deve dare cambi, ma magari proporlo, anche solo proforma…), o facendo un minimo gesto di apprezzamento dopo che le strade si separano. Personalmente detesto quelli che ti ciucciano la ruota, ma si lamentano che non vai abbastanza dritto o non gli indichi tutte le buche.

10-Mr. Lamento: “Ed oggi dovevo fare scarico”, “E sono settimane che non vado”, “e quest’anno non ho tempo”, “e quest’anno non ho fatto salita”, “e questa settimana ho il gomito che mi fa contatto col ginocchio”, “no, ma vai pure (dove?!)”, “no, ma io vengo su del mio passo non mi aspettare (e allora cosa siamo usciti assieme a fare?)”. Funziona anche al contrario: “non ti aspetta, va al suo ritmo e poi si lamenta che ti ha aspettato, o appena arrivi in cima ti da un’occhiataccia  e parte a bomba”, (e allora cosa siamo usciti assieme a fare?-bis-).

11-Mr. Nomby (Not outside of my backyard): Molto diffusa categoria di ciclisti che rifiuta ostinatamente di fare percorsi nuovi. “Facciamo il solito Roncolino?” Ed è la 35^ volta di fila…; “Ma un S. Antonio? Mai fatto quest’anno, dai!” “Mah…è in ombra a quest’ora, poi la discesa è rovinata, il bar in cima ha le brioche confezionate”, etc.etc… Non parliamo se si propone trasferta in altra zona/provincia…scattano malattie esotiche ed estinte.

12-Lo stalker da negozio: Classico personaggio le cui attività lavorative sono misteriose che si annida nel negozio di bici. Ovviamente “amico” del proprietario, passa la giornata a commentare qualunque cosa veda, senta, odori e tocchi. Ha un suo sgabello personale vicino al cavalletto dell’officina e da li dirige i lavori come il più  stagionato Umarél, il pensionato che guarda il cantiere e commenta. Nessuno lo ha mai visto pedalare e compra solo 1 camera d’aria l’anno, che giustamente gli viene fatta pagare 15eu.

13-L’entusiasta consumista: Personaggi spesso con ottima disponibilità economica che si entusiasmano a ciclo continuo per cose sempre nuove. Entrano nel negozio di bici e fanno domande a mitraglia, ma avendo già studiato cataloghi e siti internet di ogni azienda del settore. Se vede qualcosa di nuovo o esoterico gli fa la foto o un autoscatto (tipo un selfie assieme ad una pedivella). Compra, vende, smonta, rimonta, si ingolfa di ogni integratore, perde 20kg in 1 mese a suon di termogenici. Poi convinto che ha raggiunto lo “stato dell’arte” in materia passa ad altro: prende 20kg di muscoli in un mese a suon di mass gainer, vende tutto e si infoia con qualcosa d’altro che non c’entra niente con il precedente (aeromodelli, strumenti musicali, etc..l’importante è comprare, vendere, smontare, rimontare).

14-KOMplessato: Stai facendo un giro tranquillo in compagnia, si parla amabilmente…uno sguardo al garmin a cui segue uno scatto furibondo di 1′ nel nulla: “C’era il segmento, dovevo provare a fare il KOM”….

15- Il servo della gleba: “Domenica si fa un giro? “”Ok, ma devo essere a casa per le 12, sai…la moglie, i figli…partenza alle 7?” “…ma è domenica, è Novembre…fa un freddo cane ed è buio a quell’ora…accorciamo un po’ piuttosto…”, “ma no dai, va bene alle 7.30 allora (…)”. E si finisce con una cronometro a squadre dalle 11.30 alle 12…

16-Top di gamma per tutti aka il socialfaggiano: “Non se ne può più, sono dei ladri, le bici costano troppo ormai!”, “Beh, hai una F10 Super Record EPS con le Lightweight…”, “parlavo in generale”, “in generale ci sono buone bici a prezzi abbastanza accessibili”, “sono tutti ladri, se ne approfittano”. “OOOkkkk”.

17-Che mangino brioches: “Guarda, ho tutta la gamma della Lightweight, ma te lo dico, non ne vale la pena”, “e allora perché le hai comprate?”, “per soddisfare un mio sfizio, ma ascoltami, le tue R0 vanno benissimo…”, “mah, sarà….però potendo…”, ma no, ascolta me, sono solo sfizi…pensa che con i soldi di una 911 Turbo ti compri 20 Panda…” , “…e che casso te ne fai di 20 Panda? Infatti tu la 911 Turbo ce l’hai…”, “non hai capito, era un esempio”.

18-Da giovane saltavo i fossi per lungo: Prima era sempre meglio. Quindi nel futuro c’è speranza per tutto: “Col 53-42 andavi dappertutto, altro che compact, e le strade non erano mica come quelle di adesso che sembrano biliardi!, etc.etc…”, “Eh…come no”.

19-Il regista mancato: Quello che ti tocca il culo per non venirti addosso in gruppo, o che non si sa perché ti tocca comunque il culo appena ti sta vicino a farti la mezza.

20-Il Nerd infastidito: Generalmente ingegnere, preferibilmente gestionale, ma con gran passione per la meccanica. Sa tutto di ruote, mozzi, moduli di Young, FEM, SEM, CAM, IAFET e pure NOÉ. Possiede tiraraggi laser e banchi di riscontro in marmo di Carrara. Sapere tutto però non gli basta, il suo ego smisurato gli impone di setacciare siti e forum di ogni dove per farlo sapere e possibilmente trovare qualcuno che lo contraddica per cominciare inutili discussioni infinite il cui livello di acidità cresce esponenzialmente al proprio livello di fastidio. I sadomaso del ciclismo.

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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