2 cose. Per come era disegnata la tappa, era impossibile vedere battaglia prima degli ultimi 10 km. Le salite precedenti erano facili e lontanissime dall'arrivo.
Ma poi, e soprattutto, tutti sanno che scattare in faccia a Contador, in un arrivo in salita secco, è come provocare e sfidare una tigre affamata. E infatti si è visto negli ultimi km.
Evans ha provato un allungo, certo piuttosto telefonato, perchè Evans è un regolarista che non scatta mai e che se scatta poi la può pagare, quindi è normale che corra così.
Ma quell'allungo ha finito di fatto solo per essere un assist a Contador.
Nel confronto diretto in salita, non c'è nessuno che può sfidarlo, e i suoi rivali, anzi, fanno bene a non farlo.
L'unica possibilità, se non ci si vuole accontentare di correre per un piazzamento, è cercare un attacco da lontano, magari ben studiato e nella tappa giusta, una tappa con più colli. L'ideale è la tappa di Le Grand Bornard, durissima, o magari anche quella di Colmar. Ma sugli arrivi in salita secchi, negli uno contro uno, gli altri possono solo difendersi.
E comunque, gli unici rivali extra Astana dai quali Contador deve curarsi sono Sastre e il piccolo Schleck. Andy credo che non rischierà, secondo me correrà per cercare un primo piazzamento al Tour fra i primissimi, per prendere la mira per gli anni prossimi.
Ma è quello che ha più classe di tutti.
Sastre invece può correre tranquillissimo perchè lui il Tour lo ha già vinto, può quindi eventualmente anche rischiare di saltare con un attacco "pazzo". E lui ha una grande intelligenza oltre ad essere uno straordinario scalatore-fondista.
Nelle prossime due tappe mi aspetto poco, ma non si sa mai.
Non è assolutamente vero che sia un Tour più noioso del Giro, figuriamoci.
A parte il fatto che qui il livello è molto più alto, in queste prime tappe ci sono stati un sacco di spunti interessanti. E oggi, ripeto, solo Contador poteva fare differenze.
Il vero male di questo Tour è stata la crono-squadre, che ha aiutato ulteriormente Contador, quasi come lui ne avesse avuto bisogno. Io le abolirei, decisamente, in una grande corsa a tappe non hanno ragione di esistere. E quei 40 km hanno fatto distacchi troppo importanti.
Un italiano in maglia gialla, ci pensavo proprio ieri, non succedeva dal 2000. Incredibile.
Per un corridore di medio livello, è una soddisfazione che vale più di vincere tante corse che in realtà poi non ricorda nessuno. Bravissimo Nocentini, mi piacerebbe moltissimo essere al suo posto domattina :)
E Nibali è fra i 10, deve assolutamente esserlo anche a Parigi.
Ma poi, e soprattutto, tutti sanno che scattare in faccia a Contador, in un arrivo in salita secco, è come provocare e sfidare una tigre affamata. E infatti si è visto negli ultimi km.
Evans ha provato un allungo, certo piuttosto telefonato, perchè Evans è un regolarista che non scatta mai e che se scatta poi la può pagare, quindi è normale che corra così.
Ma quell'allungo ha finito di fatto solo per essere un assist a Contador.
Nel confronto diretto in salita, non c'è nessuno che può sfidarlo, e i suoi rivali, anzi, fanno bene a non farlo.
L'unica possibilità, se non ci si vuole accontentare di correre per un piazzamento, è cercare un attacco da lontano, magari ben studiato e nella tappa giusta, una tappa con più colli. L'ideale è la tappa di Le Grand Bornard, durissima, o magari anche quella di Colmar. Ma sugli arrivi in salita secchi, negli uno contro uno, gli altri possono solo difendersi.
E comunque, gli unici rivali extra Astana dai quali Contador deve curarsi sono Sastre e il piccolo Schleck. Andy credo che non rischierà, secondo me correrà per cercare un primo piazzamento al Tour fra i primissimi, per prendere la mira per gli anni prossimi.
Ma è quello che ha più classe di tutti.
Sastre invece può correre tranquillissimo perchè lui il Tour lo ha già vinto, può quindi eventualmente anche rischiare di saltare con un attacco "pazzo". E lui ha una grande intelligenza oltre ad essere uno straordinario scalatore-fondista.
Nelle prossime due tappe mi aspetto poco, ma non si sa mai.
Non è assolutamente vero che sia un Tour più noioso del Giro, figuriamoci.
A parte il fatto che qui il livello è molto più alto, in queste prime tappe ci sono stati un sacco di spunti interessanti. E oggi, ripeto, solo Contador poteva fare differenze.
Il vero male di questo Tour è stata la crono-squadre, che ha aiutato ulteriormente Contador, quasi come lui ne avesse avuto bisogno. Io le abolirei, decisamente, in una grande corsa a tappe non hanno ragione di esistere. E quei 40 km hanno fatto distacchi troppo importanti.
Un italiano in maglia gialla, ci pensavo proprio ieri, non succedeva dal 2000. Incredibile.
Per un corridore di medio livello, è una soddisfazione che vale più di vincere tante corse che in realtà poi non ricorda nessuno. Bravissimo Nocentini, mi piacerebbe moltissimo essere al suo posto domattina :)
E Nibali è fra i 10, deve assolutamente esserlo anche a Parigi.