Domenica 21 febbraio 2010, in una splendida giornata di sole si è svolta presso il velodromo di Montichiari la prima prova del Giro d’Italia delle Piste Master.
Forse un pò pochi i partenti suddivisi nelle varie categorie, le aspettative delle due società organizzatrici erano superiori, che in queste ore si stanno attivando per trovare delle soluzioni al problema, ma la carenza di partecipanti non è solo da imputare alle società ma anche dai corridori, che hanno preferito gareggiare su strada saltando così un appuntamento e un’occasione molto interessante. La pista insegna, la pista prepara e dà il colpo di pedale vincente, a dire queste parole è la campionessa Patrizia Spadaccini, lì presente insieme a noi. Lei non è venuta a gareggiare ma ad allenarsi per gli impegni con la nazionale paraolimpica. La nota positiva, rispetto alla gara d’apertura, è proprio la “quota rosa” , la presenza femminile, che seppur minima, speriamo riesca ad aprire una strada per le prossime manifestazioni. Le due donne in gara si sono presentate bene e sono state ben accolte dal gruppo dei pistard. I colleghi maschi assenti, si sono persi anche questa nota piacevole. Tutto questo non ha tolto comunque il valore tecnico delle gare, purtroppo penalizzato da qualche problemino nel rilevamento cronometrico, che in pista ricordiamo essere essenziale, non per la classifica in sé, ma perché i pistard sono abituati a confrontarsi con i propri limiti e i dati di rilevamento sono importanti per la preparazione. La pista era un po’ meno scorrevole del solito, lo dimostrano i tempi in qualifica mediamente più bassi nelle prove veloci, forse è imputabile all’umidità del legno vista la giornata umida e piovosa del sabato. La velocità dei giovani ha evidenziato che i migliori velocisti sono Mascherpa (team MAPEI), Bettinelli (team MAPEI), Tamiazzo (Team Kia Motors) e Mazzoleni (Team Breviario), in ordine di arrivo in questa occasione, anche se la differenza cronometrica tra i 4 corridori è stata minima, questo è un buon segno, quando ci sono quattro corridori di questa portata che si mettono a confronto, non può esserci che miglioramento. Nella velocità seconda fascia si delineano questi due personaggi: Fabio Alberti (team MAPEI), e Massimo Esposito (Team 99), il velocista di Albonese questa volta si prende la rivincita, questa sfida ormai appassiona. Nella terza fascia, c’è un pistard che sta venendo fuori, un certo Antonio Beretta (team REFA) che segna un buon 12,7 e vince la finale. La quarta fascia è terreno di Graziano Pantosti (Team MAPEI), è quasi impossibile batterlo nella velocità infatti la maggior parte dei suoi coetanei desiste nel tentativo, ma lui aspetta le sfide oltre il canale della Manica e si prepara giorno dopo giorno. Inseguimento giovani, prima fascia, un po’ pochini i concorrenti, il miglior tempo Giorgio Quaglia (Team Breviario) un 2,27 sui 3000 metri, alla media dei 73 orari, evidentemente qui è palese un errore di rilevamento cronometrico. Al secondo posto Remo Mazzoleni (Team Breviario), che segna un 3, 44 un tempo leggermente superiore a quello registrato un mese fa, tutto possibile, ma forse anche qui potrebbe esserci un miglioramento tecnico che non è stato evidenziato dal cronometro. Nella seconda fascia, Dario Finatti (Team Kia Motors) batte con un 2.26 i due inseguitori di casa Albonese Mapei, che segnano un 2,27 e con un distacco di soli 8 centesimi. Quindi in ordine: primo Finatti, secondo Dardi e terzo Vanzo (questo terzetto viaggiava ai 49 orari di media e non è poco). Terza fascia, ritorna Beretta, evidentemente con un buon colpo di pedale e con un ottimo 2,33 sui 2000 metri (circa 47 orari di media) batte Andrea Neri (Cyberg Sport), di soli due secondi, al terzo posto Fabrizio Fedele (team MAPEI). Quarta fascia la sfida continua, Dino Andreotti (KIA) e Guido Lupo (MAPEI), caratteristiche simili, tempi simili, età diverse, anche se di poco meno di un secondo, ancora una volta Dino batte Guido, e personalmente a noi questa sfida piace, ci entusiasma, perché sa di altri ciclismo di altri tempi… poi le donne, non si può non parlare di loro, le nostre due brave inseguitrici, hanno un passo sui 40 orari ma siamo ad inizio stagione, e il risultato finale premia la neo pistard Romani Raffaella (Team MAPEI). Ma le gare continuano con lo scratch prima fascia, vinto da Mascherpa, davanti a Bettinelli e Tamiazzo. Mascherpa ha vinto due volte nella giornata, anzi tre ma poi vedremo dove, e questo vuol, dire che sta girando molto bene. Seconda fascia, Vanzo sfrutta un lancio fortunato di Cattadori e approfitta…il passo da inseguitore permette di fare il “classico” buco, e la non belligeranza dei compagni MAPEI consentono al piemontese di arrivare da solo al traguardo. Scratch terza fascia e quarta insieme, ancora Beretta, che grazie al fondo e alla sua multidisciplinarità batte il velocista puro Pantosti, che non è ancora allenato sulle distanze maggiori.
Termina la giornata la velocità olimpica, gara spettacolare nella quale i team Mapei si sono contesi il primo e secondo posto. I tempi registrati non sono tra i migliori, si può fare meglio più avanti in stagione, in questa specialità gli italiani sono plurimedagliati e si vede subito anche a Montichiari. Al terzo posto un team misto Kia Motors e team Rodella.
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