Ti rispondo volentieri ma spero di non scatenare il tuo linguaggio colorito e diretto: su alcune cose hai ragione ma su altre e sul modo di presentarle tirerei il freno...
Non sapendo cosa sia successo in negozio me ne tiro fuori. Dico solo che spesso la bici è vissuta e si è alimentata di questo elitarismo (penso alla bici da strada negli anni '80), e non è raro trovare diffidenza quando si entra in un ambiente non conosciuto. Ciò accade in bici da strada, nella mtb, nella bici da pista...nella fissa, ma anche sul forum, se ci rifletti. C'è sempre un po' di supponenza verso chi arriva dal di fuori.
Però si può scegliere: si può cercare di capire cosa serva per entrare nel gruppo e far di tutto per farsi accettare, oppure non sentirsi a proprio agio come è successo a Codice e cambiare aria. In entrambi i casi la bici c'entra poco, entrano in gioco dinamiche sociali di accettazione che valgono per tutti i gruppi, che tu voglia entrare a far parte dei giocatori di scacchi del giovedì sera, come anche tu voglia sfidare a bocce un gruppo di accaniti pensionati