Premetto che Baum per me e' un idolo. Sbavo da mesi dietro alle sue bici. E siccome la sua
officina (fanno tutto a mano, non riesco a chiamarla fabbrica) e' qui dietro l'angolo ne conosco la storia piuttosto bene, anche se purtroppo non l'ho mai conosciuto. A parte averlo salutato alla partenza di una gran fondo alla quale ha partecipato con tutti i suoi dipendenti ... volevo chiedergli un autografo ma sai com'e' ad una partenza di massa ...
Perche' lo idolatro cosi' tanto? Rispondo cosi'
Sorry se non e' una fissa, ma dovevo postare qualcosa di diverso da prima, no?
Darren Baum era un promettente ciclista. A 17 anni e' stato investito da un furgone, con un conseguente infortunio piuttosto grave alla schiena che ne ha forzato il ritiro dalla competizione agonistica.
Inoltre, data la sua costituzione fisica particolare, aveva sempre "sofferto" i posizionamenti standard.
Cosi' ha cominciato a fare da solo, sviluppando un suo sistema che ha perfezionato e che applica tutte le volte che accetta la commissione per la costruzione di un telaio.
Ovviamente collabora con biomeccanici e fisioterapisti. In un'intervista ha detto (in sostanza): i miei clienti mi devono dire cosa vogliono fare con la bici, scendere a 90 all'ora, stare in sella per 8 ore di fila ... se ci sono patologie, me le descrivono, e generalmente il mio team e' in grado di trovare la soluzione adatta. Ah, la magia del telaio fatto su misura!
E' un ingegnere aereospaziale con la passione della bici. Ha fatto l'apprendistato da un telaista di quelli di una volta, burbero ma con tantissimo metodo. Uno stile Myagi di Karate Kid: impara a fare una cosa bene con la destra, poi fai altrettanto con la sinistra. E ci devi mettere lo stesso tempo, senza perdere in qualita'.
All'inizio realizzava telai a tempo perso ... ora Cadel Evans lo ha ringraziato nella sua autobiografia. Darren Baum non vi dira' mai chi sono i suoi clienti. Si dice che molti professionisti ne abbiano una, ma (visto che corrono con marchi diversi) non possono dirlo, e Baum li assiste nel mantenere il segreto.
Le sue bici parlano da sole, sono bellissime - forse soffrono un po' di "tradizionalismo" nell'estetica dei telai (es. niente tubi curvi, o carri a forma ondulata), pero' i suoi studi sulla geometria sono piuttosto avanzati.
Una sintesi qui (per chi mastica l'inglese)
http://www.cyclingtips.com.au/2011/02/the-geometry-of-bike-handling/
e un'altro esemplare per rifarsi gli occhi...
E comunque ... telaio in titanio fatto su misura, colorazione personalizzata, scelta di ogni pezzo (li puoi comprare attraverso di loro, o su internet - tutto con la loro supervisione ed il montaggio) ... comprare bici cosi' deve essere davvero favoloso!!!
Uno dei miei compagni di uscite ne ha una, mi dice sempre che comprare una Baum e' un'esperienza unica, che comincia con una tazza di caffe' con Darren in persona. E finisce con l'ultima bicicletta che sentirai mai il bisogno di comprare.
Un'altro esemplare da pista ...
Che e' anche l'unico difetto delle Baum, a detta dello stesso amico, che a poco piu' di quarant'anni sa che non comprera' mai piu' un'altra bicicletta.
Lui ne ha una in titano. A meno di eventi MOLTO traumatici (toccaferro!), alla peggio dovra' solo ridipingerla.
Baum vende anche all'estero, appoggiandosi a terzi che prendono le misure e le trasmettono poi qui in Australia dove i telai sono realizzati.
Costi tutto sommato contenuti. Il mio amico ha speso circa 7000 dollari australiani per il telaio, pari a poco piu' di 5.500 euro.
Chiudo dicendo questo: ho parlato con diversi possessori di Baum. Alcuni vengono da top di gamma: 928, S-Works, Madone 6.9 ...
nessuno di loro tornerebbe mai indietro.
Scusate se ho sproloquiato: non ci sono molte cose delle quale mi intendo (ho iniziato ad andare in bici seriamente da Luglio), ma quando posso ...