In collaborazione con o.simo (Simone Orsucci) avvio questa nuova discussione che speriamo/reputiamo possa essere interessante e utile per tutti gli utenti del forum per dare una visione soggettiva ed "introspettiva" dal punto di vista dell'atleta, appunto Simone, affiancata ad una valutazione esterna ed oggettiva con grafici, osservazioni e annotazioni che potrebbero essere sicuramente utili a tutti gli atleti che si cimentano in prove di mediofondo e granfondo.
GF MONTALBANO, 19 febbraio 2012
Ecco il resoconto di Simone:
Sinceramente sono molto soddisfatto del debutto visto che le sensazioni in gara hanno confermato le buone sensazioni delle ultime settimane, cosa che non sempre mi era successo nelle prime corse delle passate stagioni, sebbene la giornata non fossero le più adatte a me vista la pioggia abbondante e le temperature piuttosto basse.
Dopo i primi km tranquilli siamo arrivati alla prima salita, lunga ma irregolare, con tratti pianeggianti che scoraggiavano qualunque tentativo serio di prender
e il largo, le sensazioni sono state buone fin dai primi metri e ho sempre pedalato nell'avanguardia del gruppo, nell'ultimo km di salita, con il gruppo molto allungato in seguito ad un paio di accelerazioni di Cunico, ho preferito provare qualcosa per imboccare la discesa davanti, e infatti io e lo stesso Cunico siamo passati dal gpm con 5-6" sul resto del gruppo, finita la discesa la situazione era molto frammentata e, dopo pochi km, si è formato un gruppetto di 17 elementi tra medio e lungo (io pensavo ancora di fare quest'ultimo).
Con l'andare dei km, e il l'aumentare della pioggia, ho iniziato a soffrire un pò il freddo, e, come spesso mi accade con il mal tempo, ho perso molta della facilità di pedalata che avevo in precedenza, tant'è che mi sono deciso di optare per il medio (avevo paura che il freddo mi entrasse anche addosso e rendesse la gara un calvario).
Sulla seconda salita, per noi l'ultima, il gruppo è andato regolare, anche perché le pendenze dolcissime, 3-4%, avrebbero reso difficile qualsiasi azione. Solo negli ultimo tratto di salita un corridore ha provato facendo veramente una bella azione, io gli sono andato dietro, rimanendo però sulla ruota, e questa volta abbiamo scollinato in quattro con qualche secondo di vantaggio sugli altri, subito chiusi in discesa.
Qua sono andato piuttosto malino e senza rischiare, perdendo una decina di secondi che poi mi hanno costretto a spendere un bel pò di energie per rientrare, in questo breve frangente ho sentito un primo accenno di crampi (solo quando andavo a tutta e comunque di leggera entità), che mi sono passati appena rientrato, dopo pochi km abbiamo trovato il bivio verso l'arrivo del medio, dove abbiamo girato in 8 che, fatti gli ultimi tre km abbastanza tranquilli, ci siamo giocati la vittoria sull'ultimo strappo, purtroppo a questo punto mi è mancata la brillantezza necessaria per provare a resistere all'azione del primo, alla fine sono riuscito comunque a giungere al terzo posto.
La mia scarsa autonomia con l'acqua è sempre stato un limite, sebbene (limitatamente ai percorsi medi) mi ritenga un corridore con un discreto fondo, forse anche per una struttura fisica non particolarmente adatta al freddo e alla pioggia; comunque la cosa primcipale era avere un primo riscontro sulla condizione generale, e di questo non posso che dirmi soddisfatto, sebbene in attesa di ulteriori prove, magari in altre situazioni climatiche e su percorsi un pò più duri, a tal proposito cerchero di sfruttare la corsa di Loano di domenica prossima, dove, nel percorso unico, cercherò di capire quanto sono distante dai più forti.
DATI RIASSUNTIVI
Commento:
spiccano alcune caratteristiche peculiari nella prestazione di Simone, e quindi di una prestazione da top 5 in questa MF (oggi 3°, COMPLIMENTI!):
1) la capacità di sostenere e mantenere nella media di quello che oasservo quotidianamente delle medio-alte cadenze, ma questo non è un mistero poiché spesso e in particolare in atleti "giovani", una maggior potenza si esprime linearmente con una maggiore cadenza (vd grafico P/V).
Su asse orizzontale valori di velocità (cioè cadenza), in orizzontale la forza media desunta in maniera algebrica dal valore di potenza iniziale/cadenza. I 4 quadranti sono calcolati automaticamente come intersezione linea verticale mediana di cadenza media utilizzata e linea orrizontle che intercetta il valore di potenza FTP).
Viceversa avere inferiroi valori di potenza (relativa, cioè W/Kg) e intestardisrsi a mantenere queste cadenze o anche superiori non porterebbe ad alcun beneficio.
2) la distribuzione "piatta" (grafico distribuzione, per le Zone ecco i riferimenti descrittivi )) nelle intensità che più sono necessarie per esprimere il meglio della prestazione nei momenti salienti (Z4,5,6): "recupera il più possibile nelle fasi tatticamente meno importanti ed esprimi tutto il potenziale nei momenti salienti" è un motto applicato in maniera corretta e ben visibile anche se, per caratteristiche del percorso, non c'è stata un'estrema polarizzazione (tanta Z1 e tanta estremizzazione di prevalenza in zone sub e massimali)
Partendo da questi primi dati e valori nel dettaglio della prestazione e descrizione si può notare che:
- nella prima fase di partenza l'andatura è stata effettivamente semplice con prevalenza di Z1 e 2 nei primi 8 km. Molto spesso non avviene questo.
- l'attacco della prima salita ha visto un buon cambio sia di cadenza che di ritmo, quest'ultimo mantenuto in maniera regolare anche nei brevi tratti in cui la pendenza è diventa più favorevole, nel finale si notano i picchi in Z6, ripetuti e quindi ben sostenuti a livello di densità in proprio per promuovere un'azione di attacco prima dello scollinamento
- primo tratto evidenziato, tra 25° e 32° km di gara la fase di "rottura" e svolta della gara con un prolungato e continuativo (11') tratto di mantenimento Z4 e anche picchi in Z5 in pianura; da questo punto in poi sia per la nuova situazione tattica sia per le condizioni meteo l'andatura e i ritmi sono stati meno sostenuti; come spesso e sovente accade, sia nelle GF che a maggior ragione in una MF la prima salita/ora crea la selezione naturale che poi verrà ulteriormente accentuata da ultima salita/ora (in termini generali, poi ogni percorso ha una storia a sé)
- l'ultima salita con pendenze inferiori ed un gruppo già ristretto ha visto un ritmo decisamente più regolare, dettato anche dal tatticismo iniziale e qui l'azione finale prima dello scollinamento (secondo tratto evidenziato, 2' a ~5,5W/Kg) è stata decisiva per le sorti della gara
- scarsa dimestichezza con queste condizioni meteo (uguali per tutti ma con incidenza soggettiva diversa) hanno poi minato le possibilità di una prestazione ancora migliore nel finale, in termini assoluti lo strappo finale ha visto un'azione meno incisiva rispetto ad altre fasi di gara.
Legenda: linea rossa: potenza, linea azzurra: cadenza, in marronne profilo altimetrico, in sottofondo bande colorate che rappresentano le varie zone di intensità carico (riferimenti descrittivi qui).
Una prestazione di elevato spessore che denota già una buona capacità nel carico continuativo sia in Z4 che in Z5, una discreta capacità di esprimere anche ripetutamente intensità a carico di sistema anaerobico (Z6) ma un potenziale di crescita nell'esplosività, specie nel finale, aspetto questo spesso determinante in mediofondo con arrivi in gruppi ristretti (così come ovviamente in eventi di durata temporale inferiore). Le condizioni meteo, così come riportato dall'atleta, ovviamente hanno contribuito ad una limitazione di brillantezza espressa.
Allego video con analisi 3d potenza x cadenza x tempo
GF Montalbano 3d - YouTube
Si può notare
- la relazione tra massima permanenza di Zona per cadenza, in particolar modo Z4 (verde) ha visto una cadenza auto scelta di 75-80 rpm
- la presenza di una Z1 (fucsia) pedalata= utili fasi di recupero a ruota ma pochi tratti in discesa a 0 rpm
- all'aumentare di intensità la cadenza scelta (e si nota anche in grafico p/v) è andata ad incrementare, questo aspetto oltre ad essere una caratteristica soggettiva è però anche stato l'unico aspetto con maggior margine di miglioramento nel complesso di tutta questa prestazione.
PS allego file Garmin
GF MONTALBANO, 19 febbraio 2012
Ecco il resoconto di Simone:
Sinceramente sono molto soddisfatto del debutto visto che le sensazioni in gara hanno confermato le buone sensazioni delle ultime settimane, cosa che non sempre mi era successo nelle prime corse delle passate stagioni, sebbene la giornata non fossero le più adatte a me vista la pioggia abbondante e le temperature piuttosto basse.
Dopo i primi km tranquilli siamo arrivati alla prima salita, lunga ma irregolare, con tratti pianeggianti che scoraggiavano qualunque tentativo serio di prender
e il largo, le sensazioni sono state buone fin dai primi metri e ho sempre pedalato nell'avanguardia del gruppo, nell'ultimo km di salita, con il gruppo molto allungato in seguito ad un paio di accelerazioni di Cunico, ho preferito provare qualcosa per imboccare la discesa davanti, e infatti io e lo stesso Cunico siamo passati dal gpm con 5-6" sul resto del gruppo, finita la discesa la situazione era molto frammentata e, dopo pochi km, si è formato un gruppetto di 17 elementi tra medio e lungo (io pensavo ancora di fare quest'ultimo).
Con l'andare dei km, e il l'aumentare della pioggia, ho iniziato a soffrire un pò il freddo, e, come spesso mi accade con il mal tempo, ho perso molta della facilità di pedalata che avevo in precedenza, tant'è che mi sono deciso di optare per il medio (avevo paura che il freddo mi entrasse anche addosso e rendesse la gara un calvario).
Sulla seconda salita, per noi l'ultima, il gruppo è andato regolare, anche perché le pendenze dolcissime, 3-4%, avrebbero reso difficile qualsiasi azione. Solo negli ultimo tratto di salita un corridore ha provato facendo veramente una bella azione, io gli sono andato dietro, rimanendo però sulla ruota, e questa volta abbiamo scollinato in quattro con qualche secondo di vantaggio sugli altri, subito chiusi in discesa.
Qua sono andato piuttosto malino e senza rischiare, perdendo una decina di secondi che poi mi hanno costretto a spendere un bel pò di energie per rientrare, in questo breve frangente ho sentito un primo accenno di crampi (solo quando andavo a tutta e comunque di leggera entità), che mi sono passati appena rientrato, dopo pochi km abbiamo trovato il bivio verso l'arrivo del medio, dove abbiamo girato in 8 che, fatti gli ultimi tre km abbastanza tranquilli, ci siamo giocati la vittoria sull'ultimo strappo, purtroppo a questo punto mi è mancata la brillantezza necessaria per provare a resistere all'azione del primo, alla fine sono riuscito comunque a giungere al terzo posto.
La mia scarsa autonomia con l'acqua è sempre stato un limite, sebbene (limitatamente ai percorsi medi) mi ritenga un corridore con un discreto fondo, forse anche per una struttura fisica non particolarmente adatta al freddo e alla pioggia; comunque la cosa primcipale era avere un primo riscontro sulla condizione generale, e di questo non posso che dirmi soddisfatto, sebbene in attesa di ulteriori prove, magari in altre situazioni climatiche e su percorsi un pò più duri, a tal proposito cerchero di sfruttare la corsa di Loano di domenica prossima, dove, nel percorso unico, cercherò di capire quanto sono distante dai più forti.
DATI RIASSUNTIVI
Commento:
spiccano alcune caratteristiche peculiari nella prestazione di Simone, e quindi di una prestazione da top 5 in questa MF (oggi 3°, COMPLIMENTI!):
1) la capacità di sostenere e mantenere nella media di quello che oasservo quotidianamente delle medio-alte cadenze, ma questo non è un mistero poiché spesso e in particolare in atleti "giovani", una maggior potenza si esprime linearmente con una maggiore cadenza (vd grafico P/V).
Su asse orizzontale valori di velocità (cioè cadenza), in orizzontale la forza media desunta in maniera algebrica dal valore di potenza iniziale/cadenza. I 4 quadranti sono calcolati automaticamente come intersezione linea verticale mediana di cadenza media utilizzata e linea orrizontle che intercetta il valore di potenza FTP).
Viceversa avere inferiroi valori di potenza (relativa, cioè W/Kg) e intestardisrsi a mantenere queste cadenze o anche superiori non porterebbe ad alcun beneficio.
2) la distribuzione "piatta" (grafico distribuzione, per le Zone ecco i riferimenti descrittivi )) nelle intensità che più sono necessarie per esprimere il meglio della prestazione nei momenti salienti (Z4,5,6): "recupera il più possibile nelle fasi tatticamente meno importanti ed esprimi tutto il potenziale nei momenti salienti" è un motto applicato in maniera corretta e ben visibile anche se, per caratteristiche del percorso, non c'è stata un'estrema polarizzazione (tanta Z1 e tanta estremizzazione di prevalenza in zone sub e massimali)
Partendo da questi primi dati e valori nel dettaglio della prestazione e descrizione si può notare che:
- nella prima fase di partenza l'andatura è stata effettivamente semplice con prevalenza di Z1 e 2 nei primi 8 km. Molto spesso non avviene questo.
- l'attacco della prima salita ha visto un buon cambio sia di cadenza che di ritmo, quest'ultimo mantenuto in maniera regolare anche nei brevi tratti in cui la pendenza è diventa più favorevole, nel finale si notano i picchi in Z6, ripetuti e quindi ben sostenuti a livello di densità in proprio per promuovere un'azione di attacco prima dello scollinamento
- primo tratto evidenziato, tra 25° e 32° km di gara la fase di "rottura" e svolta della gara con un prolungato e continuativo (11') tratto di mantenimento Z4 e anche picchi in Z5 in pianura; da questo punto in poi sia per la nuova situazione tattica sia per le condizioni meteo l'andatura e i ritmi sono stati meno sostenuti; come spesso e sovente accade, sia nelle GF che a maggior ragione in una MF la prima salita/ora crea la selezione naturale che poi verrà ulteriormente accentuata da ultima salita/ora (in termini generali, poi ogni percorso ha una storia a sé)
- l'ultima salita con pendenze inferiori ed un gruppo già ristretto ha visto un ritmo decisamente più regolare, dettato anche dal tatticismo iniziale e qui l'azione finale prima dello scollinamento (secondo tratto evidenziato, 2' a ~5,5W/Kg) è stata decisiva per le sorti della gara
- scarsa dimestichezza con queste condizioni meteo (uguali per tutti ma con incidenza soggettiva diversa) hanno poi minato le possibilità di una prestazione ancora migliore nel finale, in termini assoluti lo strappo finale ha visto un'azione meno incisiva rispetto ad altre fasi di gara.
Legenda: linea rossa: potenza, linea azzurra: cadenza, in marronne profilo altimetrico, in sottofondo bande colorate che rappresentano le varie zone di intensità carico (riferimenti descrittivi qui).
Una prestazione di elevato spessore che denota già una buona capacità nel carico continuativo sia in Z4 che in Z5, una discreta capacità di esprimere anche ripetutamente intensità a carico di sistema anaerobico (Z6) ma un potenziale di crescita nell'esplosività, specie nel finale, aspetto questo spesso determinante in mediofondo con arrivi in gruppi ristretti (così come ovviamente in eventi di durata temporale inferiore). Le condizioni meteo, così come riportato dall'atleta, ovviamente hanno contribuito ad una limitazione di brillantezza espressa.
Allego video con analisi 3d potenza x cadenza x tempo
GF Montalbano 3d - YouTube
Si può notare
- la relazione tra massima permanenza di Zona per cadenza, in particolar modo Z4 (verde) ha visto una cadenza auto scelta di 75-80 rpm
- la presenza di una Z1 (fucsia) pedalata= utili fasi di recupero a ruota ma pochi tratti in discesa a 0 rpm
- all'aumentare di intensità la cadenza scelta (e si nota anche in grafico p/v) è andata ad incrementare, questo aspetto oltre ad essere una caratteristica soggettiva è però anche stato l'unico aspetto con maggior margine di miglioramento nel complesso di tutta questa prestazione.
PS allego file Garmin
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