Risultati curva Lattato/Fc/Watt

FABIANO

Apprendista Cronoman
30 Giugno 2006
3.423
81
46
Nave (bs)
Visita sito
Anche io sono sopra ma di risultati eccezionali nn ce ne sono...Mi diverto, ma se avessi 3,5 w/kg nn andrei a correre.Chi vince ne ha almeno 5,5...Almeno..Fai anche 6...Sto parlando delle mie gare in mtb, e ho anche info che confermano..Quindi...Mi attacco...
 

cipitoz

Gregario
3 Dicembre 2004
675
3
Visita sito
Un mio consiglio, non sempre adottato, ma per me è stato utile a trovare i watt perduti.
Purtroppo servono 2 strumenti: 1 rilevatore di potenza (qualsiasi, basta che scarichi i dati sul pc) + 1 polar 810i (è l’unico che rileva la varianza cardiaca).
La base di partenza non è il test, ma il campo di gara (granfondo se possibile oppure una salita lunga dove per seguire qualcuno più forte di me prima o dopo scoppio).
A questo punto, analizzando la curva precedentemente scaricata sul pc, individuo il mio punto di rottura, cioè i watt oltre i quali ho iniziato ad avere un aumento esponenziale dei battiti cardiaci. In una granfondo è facile da individuare, si tratta del momento in cui sono costretto a diminuire la potenza espressa se voglio arrivare in cima alla salita. Quello sarà la mia base di lavoro. Nelle ripetute in salita o in piano lavorerò sempre a quella potenza, nelle SFR una decina di watt meno. Lo scopo sarà per le prime settimane di aumentare il tempo di lavoro a quella determinata potenza senza avere un aumento significativo dei battiti cardiaci. Raggiunti i 5 minuti continui di lavoro inizio ad aumentare di 5watt alla settimana il carico. L’utilizzo del polar 810i è fondamentale. Non farò mai una sessione di carico se prima il livello di varianza cardiaca non esprimerà il massimo recupero e durante le uscite di scarico avrò l’accortezza di non superare i 4 millisecondi di varianza tra battito e battito.
Riassumendo, durante l’allenamento di qualità dovrò lavorare ad un’intensità tale che sarà il massimo della potenza sostenibile senza che ci sia durante l’esercizio aumento dei battiti cardiaci (o livello di lattato) oppure lavorare al massimo dei battiti cardiaci sostenibili senza che durante l’esercizio avvenga un calo di potenza; Questo è fondamentale; molte volte siamo convinti di lavorare alla soglia perché i battiti cardiaci corrispondono a quel livello, in realtà se non abbiamo il rilevatore di potenza che ce lo indica, dopo pochi istanti di lavoro, la potenza espressa inizia a diminuire perché c’è accumulo di lattato.
Altro aspetto fondamentale; quando si fanno questi lavori il recupero non sempre può essere pianificato, non sempre le sensazioni ci danno informazioni precise, ma dobbiamo ricorrere a parametri inopinabili prima di stressare nuovamente l’organismo. Non siamo macchine che più si fa meglio è, oppure NO PAIN NO GAIN. Ma uomini che stanno lavorando. Mai impostare un carico di lavoro che non sia sostenibile, o meglio sostenibile dopo un adeguato riposo.
 

lance23

Apprendista Scalatore
10 Marzo 2006
2.183
1
Visita sito
già. se sei con personcine un po' + scafate, oltre ai watt devi anche sapere quando attaccare, quando correre al risparmio, come gestirti, etc.etc. Comunque non è il caso di un amatore normale.


io non ho la piu' pallida idea di come si corre :) a parte i limiti in discesa,non avendo squadra praticamente rispondo sempre a tutti gli scatti e mi portano sotto la salita genericamente sempre 'appeso'.
credo che devo darmi alle cronometro :) :)
 
Un mio consiglio, non sempre adottato, ma per me è stato utile a trovare i watt perduti.
Purtroppo servono 2 strumenti: 1 rilevatore di potenza (qualsiasi, basta che scarichi i dati sul pc) + 1 polar 810i (è l’unico che rileva la varianza cardiaca).
La base di partenza non è il test, ma il campo di gara (granfondo se possibile oppure una salita lunga dove per seguire qualcuno più forte di me prima o dopo scoppio).
A questo punto, analizzando la curva precedentemente scaricata sul pc, individuo il mio punto di rottura, cioè i watt oltre i quali ho iniziato ad avere un aumento esponenziale dei battiti cardiaci. In una granfondo è facile da individuare, si tratta del momento in cui sono costretto a diminuire la potenza espressa se voglio arrivare in cima alla salita. Quello sarà la mia base di lavoro. Nelle ripetute in salita o in piano lavorerò sempre a quella potenza, nelle SFR una decina di watt meno. Lo scopo sarà per le prime settimane di aumentare il tempo di lavoro a quella determinata potenza senza avere un aumento significativo dei battiti cardiaci. Raggiunti i 5 minuti continui di lavoro inizio ad aumentare di 5watt alla settimana il carico. L’utilizzo del polar 810i è fondamentale. Non farò mai una sessione di carico se prima il livello di varianza cardiaca non esprimerà il massimo recupero e durante le uscite di scarico avrò l’accortezza di non superare i 4 millisecondi di varianza tra battito e battito.
Riassumendo, durante l’allenamento di qualità dovrò lavorare ad un’intensità tale che sarà il massimo della potenza sostenibile senza che ci sia durante l’esercizio aumento dei battiti cardiaci (o livello di lattato) oppure lavorare al massimo dei battiti cardiaci sostenibili senza che durante l’esercizio avvenga un calo di potenza; Questo è fondamentale; molte volte siamo convinti di lavorare alla soglia perché i battiti cardiaci corrispondono a quel livello, in realtà se non abbiamo il rilevatore di potenza che ce lo indica, dopo pochi istanti di lavoro, la potenza espressa inizia a diminuire perché c’è accumulo di lattato.
Altro aspetto fondamentale; quando si fanno questi lavori il recupero non sempre può essere pianificato, non sempre le sensazioni ci danno informazioni precise, ma dobbiamo ricorrere a parametri inopinabili prima di stressare nuovamente l’organismo. Non siamo macchine che più si fa meglio è, oppure NO PAIN NO GAIN. Ma uomini che stanno lavorando. Mai impostare un carico di lavoro che non sia sostenibile, o meglio sostenibile dopo un adeguato riposo.

Grazie Luca, quoto.
Lavorando così, vai a diminuire l'accumulo di lattato nei muscoli interessati perchè riescono a consumare più ossigeno, giusto?
Soprattutto nelle prime settimane come dici, rimanere il più a lungo possibile a quelle frequenze.
Facendo il test del lattato, si vede in tempo reale quando raggiungi i 4 millimoli come iniziano a scendere i watt.
 

Baffo, non continuare a dirmi che se fossi venuto in gruppo lo scorso anno andrei meglio.
Potrebbe essere una cosa già più coerente dovendo lavorare in soglia, venirci quest'anno.
Se quest'anno inizio ad accumulare lattato alla fine del medio è solo grazie al lavoro di lungo fatto lo scorso anno in solitaria.
Se sempre un baffo che mi fa "incazzare" :-) non mi ascolti mai :smile:
E non posso nemmeno correrti dietro in bici, al limite ti posso battere alla Trappista.
 
?

...

Guest
Soprattutto, il fondo.
Quest'anno vediamo di lavorare anche meglio medio e soglia.
infatti è il fondo che ti ha salvato. Ma con il fondo non fai miracoli. Per migliorare quello che conta è fare i lavori al medio e a soglia... non mi stancherò mai di dirlo. Io poi lavoro spesso e volentieri anche soprasoglia...
 
infatti è il fondo che ti ha salvato. Ma con il fondo non fai miracoli. Per migliorare quello che conta è fare i lavori al medio e a soglia... non mi stancherò mai di dirlo. Io poi lavoro spesso e volentieri anche soprasoglia...

Si ok, ma se non li tieni o non li recuperi (fatti come devono essere fatti, non una volta ogni tanto) (io)...Ao...
Prima capacità, no...
 

bi-ke

Pedivella
13 Febbraio 2006
394
8
Visita sito
Non farò mai una sessione di carico se prima il livello di varianza cardiaca non esprimerà il massimo recupero e durante le uscite di scarico avrò l’accortezza di non superare i 4 millisecondi di varianza tra battito e battito.

Sapevo che l'810 aveva il test della varianza del cuore, che e' molto utile, ma da quanto capisco puoi visualizzare il dato anche quando stai pedalando? (superare i 4 millisecondi)
 

Classifica generale Winter Cup 2024