Sul discorso scorrevolezza cop-tubo non credo ci sia nulla di nuovo in quanto dici, la ricerca va soprattutto verso cop, molte prove dimostrano che i migliori cop sono migliori dei migliori tubi relativamente alla resistenza sull'asfalto.
Tuttavia rimane il problema strutturale di una ruota full carbon, con una spalla soggetta a spinta laterale, con il riscaldamento, delle pressioni massime sopportabili, ... per quanto me la possano raccontare una ruota full carbon cop non sarà mai "migliore" (in senso lato) della stessa versione tubolare. Voglio dire, se questi stessi signori avessero fatto la versione tubolare della stessa ruota (magari esiste, non li conosco) la ruota sarebbe stata migliore.
di certo il discorso "freno a disco" (che comprendo solo ora) cambia un po le carte in tavola ... ma solo in parte.
Tralascio i discorsi cop vs tubo in generale (costi ... come dici tu, perché sarebbero ot rispetto alla marca e al discorso specifico full carbon cop)
esclusivamente perché ho i freni a disco, non mi sognerei mai di usare una full carbon copertoncino (specie con i percorsi che vado a fare durante le ferie...o che facevo, in particolare sul lago di Garda!!)
la versione tubolare c'è, ma cosa molto particolare di questo marchio è che fanno solo
ruote per freni a disco, niente ruote per caliper.
Io ho visto come vengono costruite le ruote, certamente la speciale struttura creata intorno ai nipples garantisce una rigidità ed una "gestione" (passami il termine grezzo) della torsione e inclinazione dei raggi, ottimale.
In effetti quando vado a frenare con queste ruote non noto alcun "movimento" della ruota, cosa che invece con tante altre ruote accadeva (eccezion fatta per le R23 e R24), e quando sono in discesa noto davvero una consistenza sotto la bici che mi è nuova, anche sopra i 50 orari rimane la bici molto più controllabile (purtroppo non così per il telaio che è rigido rigido e impegnativo da guidare al limite in discesa!!)
Per il resto copertoncino che ha ormai superato il tubo e che grazie al freno a disco mi ha fatto tornare alla mia idea iniziale di: "corro in bici, per piacere, non voglio rogne".
Ricorderò sempre quando mi sono dovuti venire a prendere 3 volte in 2 settimane perché coi tubolari foravo, non c'era verso che il pit stop funzionasse; dal foro al taglio.
Coi tubeless mi è capitata una volta di non tornare a casa con la bici perché non avevo con me la camera, il taglio era ampio ed il
lattice non ha tappato...ho comprato una camera ma non riuscivo più a far tallonare la gomma, si era come "storta" col taglio che si era formato...
ci provò pure un benzinaio ma niente da fare.
Invece col copertoncino smonto la camera, rimonto la camera, gonfio e riparto...molto semplice e 5 euro di ricambio (se no addirittura sistemo le camere una volta a casa).
Per il resto Alchemist mi ha dato subito l'impressione di una azienda volta al cliente, ad una nicchia di clienti: esigenti e molto precisi alle necessità; chi corre in MTB non paragona queste ruote in quanto le reputa molto superiori alla media.
Per le bici da corsa mi limito a vedere volta per volta se le sensazioni rimangono immutate verso il "mi trovo meglio", ma ONESTAMENTE rispetto alle DT SWISS che avevo vi sarà solo una diversa sensazione su strada dovuta alla diversa conformazione della ruota, ma soprattutto in virtù di masse periferiche differenti e una concezione di ruota più "racing".