Ripeto la domanda. Hai informazioni a suffragio della tua affermazione che quest'anno sembri (da vedere se lo è sul serio) un gradino sotto agli altri anni a causa del fatto che quest'anno non ha usufruito di TUE?
Questo hai affermato e di questo ti sto chiedendo lumi, visto che non mi risulta, quantomeno nei due precedenti Tour vinti (2015/2016) abbia usufruito nell'anno interessato di TUE.
Se la risposta è
si ci fornirai le informazioni di da cui scaturiscono le tue affermazioni.
Se la risposta è
no, riconoscerai che la tua affermazioni era buttata lì senza alcun fondamento.
Se la metti così ...era una battuta .
Se apri la mente e vai oltre, forse, ti accorgerai che non ci si dopo o si copre le sostanze dopanti nel mentre si corre , anche se non escludo che ancora oggi qualcuno lo faccia, ma mesi prima durante la preparazione .
Comunque sapendo come ragioni sono tutti innocenti fino a prova contraria a me invece basta meno, cioè il sapere che froome si tiene le sue varie malattie senza ricorrere più alla Tue ...
Ps
Giusto per farci due risate
"SPORT
CHRIS FROOME HA ALMENO CINQUE MALATTIE RARE DA OSPEDALE: SOLO SFIGA?
PIER AUGUSTO STAGI
17 luglio 2015
Siete affaticati, sentite le gambe molli, avete lasma o il mal di reni, soffrite di qualche malattia venerea o avete qualche deficienza immunitaria? Bene, potete ambire a vincere il Tour de France. Basta con la stucchevole tiritera che lo sport fa bene. Che lo sport è salute. Che lo sport allunga la vita. Balle. Lo sport fa male e più state male e meglio starete. Venite qui al Tour e vedrete con i vostri occhi un manipolo di ragazzi che sono il manifesto della malattia, altro che salute. Visi smunti, pallidi e magri, gambe tirate come aringhe. Passeggiare per un hotel dà la sensazione di attraversare la corsia di un ospedale, qui tutti soffrono di anoressia, nel senso che i livelli di massa grassa sono limitatissimi. Non tutti, sia ben chiaro, gli uomini di classifica fanno quasi impressione, ad eccezione di Vincenzo Nibali, che onestamente è magro, tirato, ma non ha il volto della sofferenza e della malattia come molti suoi colleghi. Difatti gli altri che sembrano malati stanno benone. Lui sembra stare benone non muove la bicicletta, per dirla in gergo ciclistico.
Da giorni la maglia gialla Chris Froome ha allontanato tutti i suoi diretti avversari e ha avvicinato a se i dubbi e i sospetti. «Va troppo forte, i suoi dati fisiologici hanno qualcosa di inspiegabile», scrivono i suiveurs del Tour. Da giorni circolano in rete video sulle prestazioni fantascientifiche del britannico, e commenti spietati sul campione del Team Sky. È bene dire che da che mondo è mondo e da che Tour è Tour, la maglia gialla è sempre stata accompagnata dal dubbio. Dalle bombe dei Giganti della strada, passando per Merckx, Hinault, fino alla nuova epoca, quella dellEpo.
Ma quello che colpisce in questi ultimi anni è che quasi tutti i corridori stanno male, hanno qualcosa. Prima di presentare i propri documenti di riconoscimento, tirano fuori i certificati medici. Chris Froome, anche in questo, è un autentico fuoriclasse: fino ad un anno fa combatteva nello stesso tempo almeno cinque malattie gravi.
Cosa ha? Di tutto e di più. Intanto soffre di asma cronica. Un anno fa, al Giro del Delfinato, fu inquadrato dalla tv mentre in corsa inalava dei puff di Ventolin: «ne soffre fin da bambino», hanno fatto sapere prontamente gli uomini del team Sky. Al Giro di Romandia fu accusato di essere difeso e protetto proprio come accadde a Armstrong dallUci, il governo mondiale della bicicletta, e per questo di poter fare ricorso a suo piacimento ad un corticoide, il prednisolone, senza seguire le procedure del caso. Qualche anno fa, due bravissimi e scrupolosi colleghi del Daily Mail (Nick Harris e Teddy Cutler), ricostruirono con scrupolo e puntiglio gli ultimi tre anni della vita di Froome, scoprendo che il britannico quando non era in bicicletta faceva il giro dei medici. Ha consultato almeno otto specialisti in sei cliniche distribuite su quattro diversi Paesi. Nello stesso periodo si sarebbe curato assumendo più di una dozzina di dosi di almeno sei diversi farmaci per cinque distinte patologie.
Non è un mistero che Froome abbia sconfitto qualche anno fa la schistosomiasi, una malattia parassitaria tropicale che si prende dallacqua contaminata e che lo ha tormentato per quattro anni. Per non farsi mancare nulla, poteva uno come Froome non prendere il tifo? Certo che no. Preso trattato e sconfitto con Gabbroral e Azimax. Soffre però anche di orticaria che cura con antistaminici. Credete davvero che sia finita qui? Certo che no, soffre anche di unaltra malattia parassitaria, la blastocistosi, che causa diarrea, crampi addominali e perdita di peso, e che va risolta con massicce dose di antibiotici.
Se Fausto Coppi ha portato nel ciclismo la cura dellalimentazione e Francesco Moser ha condotto questo sport nellera della scienza, Lance Armstrong ha approfittato della malattia (certa e vera, sia ben chiaro), per condurre il ciclismo dritto dritto nei laboratori di ricerca, tanto da far parlare anche di inizio di una nuova era del doping: quello genetico. Non è un caso che un suo compagno di squadra, Floyd Landis, che al Tour del 2006 doveva essere aiutato a scendere di bicicletta perché zoppica vistosamente, arrivò in ogni caso a trionfare sui Campi Elisi, e immancabilmente qualche settimana dopo fu trovato positivo e squalificato. Scontate e prevedibili anche le sue motivazioni. «Scusatemi, ma soffro di tiroide da tempo. Sono molto malato e necessito di cure»."