nulla da aggiungere (purtroppo), hai detto tutto Tu...Purtroppo al giorno d'oggi non basta più la passione per questo sport, ora si deve essere ragionieri e imprenditori e fare miracoli per organizzare anche una "semplice gara ciclistica" di esordienti o allievi tra burocrazia assurda, sponsor che tagliano i budget e volontariato che non basta mai... E pensare che grazie a Coppi e Bartali ci siamo rialzati dopo a seconda guerra mondiale!!!
Vista la quantità di spettatori deve esserci stato qualche problema con i prezzi dei biglietti,
Purtroppo al giorno d'oggi non basta più la passione per questo sport
Io ti parlo di gare organizzate qui in Lombardia e ti cito la "3giorni orobica" il gp l'eco di Bergamo la ormai defunta Settimana lombarda, ho fatto la scorta tecnica per 20 anni poi ho mollato (tra corsi di aggiornamento /pseudo tasse da pagare per apparecchi ricetrasmittenti cb ecc.. Per non parlare dei rimborsi briciole in confronto ai rischi) ma a me piaceva e piace il ciclismo e viverlo da dentro era appagante...Ti dirò, in questo ambiente vedo tanta gente "con passione", ma anche tanto approssimativa, per non dire altro.
Spero di non essere fuori dalle righe.. ma a me sembra che le federazioni siano la rovina dello sport.
Qui avevano chiesto "7 milioni di fee all’UCI per l’assegnazione dell’evento, e che sono diventati quindi 15", non puoi fare una gara in Italia senza essere tesserato con la federazione specifica per l'evento (fitri, ciclismo, atletica, ognuna la sua federazione, tesseramenti giornalieri da 10+ euro). È troppo un business senza piú interesse per chi fa lo sport.
Purtroppo al giorno d'oggi non basta più la passione per questo sport, ora si deve essere ragionieri e imprenditori e fare miracoli per organizzare anche una "semplice gara ciclistica" di esordienti o allievi tra burocrazia assurda, sponsor che tagliano i budget e volontariato che non basta mai... E pensare che grazie a Coppi e Bartali ci siamo rialzati dopo a seconda guerra mondiale!!!
Vista la quantità di spettatori deve esserci stato qualche problema con i prezzi dei biglietti, perché a fronte di un budget di spesa quello che mettono gli sponsor si sa in anticipo, ma non si conosce quanti biglietti verranno venduti.
A bordo strada c'era un infinità di pubblico, più di così è difficile fare.
Il tutto netto di costi non preventivati.
Che serva da esempio per la federazione e gli organizzatori futuri.
Questo mi era sfuggito.Non erano gratis?
al Fiandre, ad esempio, sul Qwaremont (e mi pare anche su un altro muro) l'accesso è a pagamento.Che io sappia nel ciclismo non si paga nessun biglietto. Non so se ai mondiali e/o alle gare in circuito esistano tribune paganti, ma almeno sulla strada non si paga niente.
Questo mi era sfuggito.
Quindi non avendo introiti dai biglietti e, visto i milioni in più da dare all'uci mi sembra quasi logico il fallimento.
Certo che organizzare un mondiale senza far pagare ce ne vuole
Ciao,Non vedo cosa ci sia di scandaloso o raccapricciante: chi non riesce ad organizzare eventi di massa, seguiti da televisioni di tutto il mondo, è bene che si faccia da parte.
Ottenere la gestione di eventi potenzialmente così remunerativi e riuscire a fallire è sintomatico o di malafede o di incapacità manageriali al limite del dilettantesco; e non so cosa sia peggio.
Un mondiale sono dodici gare, non solo quella su strada degli uomini elite...Si pero' secondo me qui si è esagerato con le spese...Partenza più tre tappe in Liguria del Giro d'Italia qualche anno fa erano costate mi pare due milioni di euro alla regione.
Che per un mondiale ci vogliano 8 milioni di euro mi sembra un esagerazione...
E' che in questi carrozzoni ci mangia troppa gente,che ai fini organizzativi,logistici,operativi non serve a nulla.Non è pensabile che un mondiale in un fiordo della Norvegia abbia un costo così elevato.
E comunque,si sa già in partenza ,che certi eventi si fanno in rimessa...Per cui,o hai i soldi prima di partire o la bancarotta è assicurata.
I grandi eventi sportivi sono dei grandissimi magna magna e basta.