Menador - Monte Rovere

srinivasa

Scalatore
11 Ottobre 2005
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Per chi si trovasse a passare per Trento ed in particolare nelle vicinanze di Trento, propongo questa "interessante" salita.

Se volete un profilo altimetrico, potete trovarlo sul solito sito www.salite.ch, ma il mio Polar mi ha restituito una situazione leggermente "peggiore", nel senso che la salita "gli è sembrata" un po' più ripida.

In ogni caso il giro che la comprende si può far partire dalla città stessa di Trento.

La prima parte consiste, partendo dalla città, nell'arrivare al paese di Villazzano.
Si può salire da Trento sud, sfruttando una parte di ciclabile, oppure da Piazza Venezia dirigendosi verso Povo. Nel secondo caso, raggiunto il paese di Povo, si prosegue, in discesa, verso quello di Villazzano per poi prendere, qui i due itinerari iniziano a coincidere, la statale che porta a Lavarone-Folgaria.

Si passa il bivio per Mattarello, quello per la Val Sorda e si prosegue sempre in salita per il paese di Vigolo Vattaro prima e vattaro poi. Andando ancora diritti si arriva ad un bivio e si segue l'indicazione per Bosentino.

A questo punto ci aspetta una ripida discesa, tre o quattro tornanti, di circa 4 chilometri che conduce al paese di Calceranica al lago. Alla fine della discesa si "sbuca" in una rotonda e si seguono le indicazioni per Caldonazzo, quindi quelle per Monte Rovere. Nella pratica si entra nel paese di Caldonazzo, breve tratto di pavé, e lo si attravresa seguendo per Monte Rovere. A questo punto s'inizia la spettacolare salita detta anche del Menador che, dal mio rilevamento, ha una lunghezza di circa 8.2 chilometri con pendenza media del 9.1% (ma ci sono punte oltre il dieci).

Il panorama che si può osservare dai primi tornanti è veramente notevole. Si abbraccia tutta la valle sottostante con un' indimenticabile vista sui laghi di Caldonazzo e Levico !

La strada non smette mai di salire, c'è solo qualche tornate in cui prendere un minimo, ma proprio minimo di fiato. Trattandosi di un ex strada militare, poi asfaltata, l'ascesa conserva un manto stradale non eccellente nella seconda parte e non è certamente una strada larga, anzi, quindi consiglio di fare molta attenzione a controllare tanto le automobili alle nostre spalle che quelle che ci vengono incontro.

Ci sono due microscopiche gallerie d'attraversare, non credo siano più lunghe di 100metri.

Malgrado buona parte della salita sia all'ombra del bosco, sono presenti dei tratti piuttosto soleggiati. Se si è scelta una giornata particolarmente assolata è certamente il caso di avere almeno una borraccia piena prima dell'ascesa.

Terminata la salita in questione si può prendere in direzione di Trento, "snobbare" il successivo bivio per Folgaria e tornare verso Vattaro, Vigolo Vattaro e quindi verso Trento.

Il giro, in totale, consta di circa 65 chilometri con un 1100 metri di dislivello.
 

Antonio

Apprendista Scalatore
2 Dicembre 2005
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In questo periodo i conduttori di Biciclissima (Graziano Calovi e Gabriele Buselli) organizzano ogni anno un ritrovo aperto a tutti con la salita del Menador.
Se segui la puntata di giovedì probabilmente daranno maggiori informazioni.
 

srinivasa

Scalatore
11 Ottobre 2005
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Antonio ha scritto:
In questo periodo i conduttori di Biciclissima (Graziano Calovi e Gabriele Buselli) organizzano ogni anno un ritrovo aperto a tutti con la salita del Menador.
Se segui la puntata di giovedì probabilmente daranno maggiori informazioni.


Ormai la salita è fatta... sinceramente preferisco il Bondone o cose simili, ovvero salite più lunghe che portino "da qualche parte", ma devo ammettere che il panorama che si può ammirare facendo quest'ascesa è degnissimo di nota ;-)

:offtopic:
Hai dato un occhio a questo thread http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=34267&highlight=gavia+stelvio ?
:offtopic:
 

beorn

Apprendista Cronoman
14 Giugno 2006
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srinivasa ha scritto:
A questo punto ci aspetta una ripida discesa, tre o quattro tornanti, di circa 4 chilometri che conduce al paese di Calceranica al lago. Alla fine della discesa si "sbuca" in una rotonda e si seguono le indicazioni per Caldonazzo, quindi quelle per Monte Rovere. Nella pratica si entra nel paese di Caldonazzo, breve tratto di pavé, e lo si attravresa seguendo per Monte Rovere. A questo punto s'inizia la spettacolare salita detta anche del Menador che, dal mio rilevamento, ha una lunghezza di circa 8.2 chilometri con pendenza media del 9.1% (ma ci sono punte oltre il dieci).

avevo parlato di questa strada in un post un po' di tempo fa.
Aggiungo che la strada è detta anche Kaiserjaegerweg, ed è una delle mie preferite, anche se per i miei gusti pende un po' troppo e non da respiro.
Il panorama è da capogiro, un vero spettacolo da cui si domina tutta la vallata e la zona di levico e caldonazzo. Quest'estate una volta ho trovato quelli della rivista tour che facevano delle foto,pendso stessero organizzando un servizio, non ho chiesto perchè ero in discesa e mi apsettava poi il manghen.
Occhio in discesa, la strada è strettissima e bisogna fare attenzione a chi viene in senso inverso nella parte alta.
 

ghianda

Apprendista Passista
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Bici
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il 13 agosto da Asiago sono andato al Vezzena e poi ho fatto un pò del menador in discesa xchè volevo farmelo tutto in salita, ma dopo 200mt di dislivello in discesa mi sono fermato dal freddo: c'erano 11 gradi al sole ed ero in maniche corte con un gilettino ultraleggero, poi anche tornare ad Asiago (9 gradi) è stata dura!!
l'anno prossimo spero di riuscire a farlo
 

Aqualung

Ammiraglia
21 Aprile 2004
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sì e ci pedalicchio
Anch'io conosco la Kaiserjagerweg, scalata sia in versione sterrato (mtb) che asfaltata in bdc, dove ho pure tagliato il copertoncino per dei sassi caduti sulla carreggiata. La sede stradale è strettissima ed in alcuni punti si gode un panorama eccezionale sui laghi di caldonazzo-Levico e sulle vette circostanti. L'ardita strada è stata costruita dagli austriaci durante la Grande Guerra per rifornire le truppe sugli Altopiani.
Con la mtb sono partito da Caldonazzo per giungere a Cima Vezzena mentre in bdc il giro è stato Valstagna-Lochere-kaisejagerweg-Passo Vezzena-Asiago-Gallio-Foza-Valstagna (circa 115 km).
La strada è stata asfaltata verso la metà degli anni 90 e ciò, oltre a toglierle un po' di fascino, ha favorito il passaggio delle automobili, i cui conducenti devono comunque essere degli audaci per percorrerla.
 

beorn

Apprendista Cronoman
14 Giugno 2006
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Aqualung ha scritto:
La strada è stata asfaltata verso la metà degli anni 90 e ciò, oltre a toglierle un po' di fascino, ha favorito il passaggio delle automobili, i cui conducenti devono comunque essere degli audaci per percorrerla.

e putroppo spesso non lo sono :razz:

bel giro partendo da valstagna :-o
 

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