Storia L'enigmatico Bottecchia

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Passista
18 Febbraio 2014
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I racconti del ciclismo eroico sono sempre molto romanzati. Un po' perché spesso mancano supporti come foto e video, un po' perché le gare erano cosi lunghe che andavano riassunte nei temi salienti, che chiaramente erano la sofferenza e la tenacia nell'arrivare in fondo a sforzi massacranti che duravano 15-20h....
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dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
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Anche sugli anni della prima guerra mondiale ci sono diverse versioni. A me risulta che la medaglia d'argento gli fu data perchè durante la ritirata di Caporetto difese da solo con una mitragliatrice l'avanzata delle truppe asburgiche sul ponte di Pinzano (è un passaggio stretto e in effetti una mitragliatrice poteva bloccare interi battaglioni). Tra l'altro il ponte di Pinzano dista una decina di chilometri dal luogo dove morì.

Inoltre negli archivi è registrato un tal Ottavio Bottecchia come cecchino con un centinaio di uccisioni accreditate. Che sia lui o un omonimo non lo so. Certo è come dite voi, su di lui le leggende prosperano.

 
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maci68

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Qui nel trevigiano si tende ad avvalorare la tesi politica, un sacco di volte ho sentito dire " perché el ga portà tante volte a maja saea, ma mai a camisa nera" (perché ha portato tante volte la maglia gialla ma mai la camicia nera)...chissà come è veramente andata.....Cmq un atleta davvero sfortunato.....
 

Ser pecora

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Anche sugli anni della prima guerra mondiale ci sono diverse versioni. A me risulta che la medaglia d'argento gli fu data perchè durante la ritirata di Caporetto difese da solo con una mitragliatrice l'avanzata delle truppe asburgiche sul ponte di Pinzano (è un passaggio stretto e in effetti una mitragliatrice poteva bloccare interi battaglioni). Tra l'altro il ponte di Pinzano dista una decina di chilometri dal luogo dove morì.

Quello è vero. Ma la medaglia era di bronzo. La copia della citazione è sul sito Bottecchia: https://www.bottecchia.com/ottavio-...io-della-medaglia-di-bronzo-al-valor-militare

Un fratello venne insignito della medaglia d'argento. Ed in alcuni libri li scambiano uno per l'altro.
 
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samuelgol

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Qui nel trevigiano si tende ad avvalorare la tesi politica, un sacco di volte ho sentito dire " perché el ga portà tante volte a maja saea, ma mai a camisa nera" (perché ha portato tante volte la maglia gialla ma mai la camicia nera).......
Se il sentito dire è quello, mi pare più una battuta che una cosa inerente la politica, tanto più che nel pensare dell'epoca un italiano che vincesse era tutta "propaganda" utile e non a caso cavalcata anche nel suo caso, non certo da eliminare....... e poi la maglia nera all'epoca nemmeno esisteva :-)xxxx
 

Elio79

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Qualcosa in mente ce l'ho
@Ser pecora sei un grande sono bellissimi questi racconti, e un piacere leggerli e vedere le foto. Quelle bici poi sono bellissime . . .. . . . a proposito parlando del mezzo ho notato che in alcune foto sono delle fisse in altre hanno i freni. Dipende dal periodo in cui sono state scattate le foto o dalla disciplina?
 

maci68

Pedivella
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Se il sentito dire è quello, mi pare più una battuta che una cosa inerente la politica, tanto più che nel pensare dell'epoca un italiano che vincesse era tutta "propaganda" utile e non a caso cavalcata anche nel suo caso, non certo da eliminare....... e poi la maglia nera all'epoca nemmeno esisteva :-)xxxx

Non lo so, forse è un misto tra battuta e leggenda (e cmq sicuramente posteriore all'epoca dei fatti quindi tutto è possibile), comunque si riferivano alla camicia nera (da fascisti) non alla maglia nera ( ultimo del Giro, che fece la fortuna di un altro Trevigiano tal Pinarello).
Mi unisco ai ringraziamenti al Ser che tira fuori queste chicche di storia.
 

Elio79

Novellino
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Qualcosa in mente ce l'ho
Quelle senza freni sono per gare su pista in velodromo (all'epoca ce n'erano tanti all'aperto).

Grazie o-o
Porca pupazza che ferri questa e' puro stato dell'arte: Bottecchia.jpg
Forcella da paura, per non parlare di guarnitura/corona super allegerita (considerando il periodo).
L'attacco del triangolo posteriore utilizzato come collarino reggisella pensavo fosse una trovata moderna . . . e invece ..... guarda un po'.

Leggo sull'obliquo Automoto era il Team che commercializzava bici? O all'epoca i team si facevano fare le proprie bici?
 
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Ser pecora

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Leggo sull'obliquo Automoto era il Team che commercializzava bici? O all'epoca i team si facevano fare le proprie bici?

All'epoca quasi tutte le squadre prendevano il nome dall'azienda che produceva le bici (tipo Trek oggi). Automoto era un'azienda di St.Etienne (che all'epoca era una specie di Shenzeng attuale, il posto dove si producevano più bici al mondo) che produceva moto, bici e tutti i componenti (pedali, guarniture, etc.). Era un'azienda molto grossa all'epoca.
Dalle foto ovviamente non si capisce, ma le bici, come le maglie della squadra, erano di un viola acceso, che era il colore distintivo della Automoto (tipo il celeste Bianchi).
Negli anni '60 è stata assorbita dalla Peugeot.
 
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Elio79

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Qualcosa in mente ce l'ho
All'epoca quasi tutte le squadre prendevano il nome dall'azienda che produceva le bici (tipo Trek oggi). Automoto era un'azienda di St.Etienne (che all'epoca era una specie di Shenzeng attuale, il posto dove si producevano più bici al mondo) che produceva moto, bici e tutti i componenti (pedali, guarniture, etc.). Era un'azienda molto grossa all'epoca.
Dalle foto ovviamente non si capisce, ma le bici, come le maglie della squadra, erano di un viola acceso, che era il colore distintivo della Automoto (tipo il celeste Bianchi).
Negli anni '60 è stata assorbita dalla Peugeot.
Wow non immaginavo chissa quanto puo valere una bici del genere :):)
Dal vivo in Viola quella bici sara' ancora piu' figa.
 

Gamba_tri

via col vento
29 Marzo 2005
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2.028
48
Genova
www.sportintranslation.com
Bici
Barco Spirit-Xcr - Cannondale Synapse carbon
L'attacco del triangolo posteriore utilizzato come collarino reggisella pensavo fosse una trovata moderna . . . e invece ..... guarda un po'.
Moderna quanto? Di solito si ricordano le Cinelli del secondo dopoguerra per quel particolare tecnico. La foto del mio avatar è una Fossati di Novi Ligure, il paese di Girardengo, del 1963.
 

cin@

Novellino
15 Settembre 2009
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Nel luogo in cui è stato trovato agonizzante è presente oggi il monumento a lui dedicato. Per la vicinanza a San Daniele del Fruli, Gemona e ad alcune belle salite è una strada parecchio battuta dai ciclisti locali e anche da alcuni professionisti: il Rosso di Buja, Matteo Fabbro, Elena Cecchini (e il suo compagno Elia Viviani) quando sono in zona. Nel 2018 nella tappa dello Zoncolan anche il giro è passato davanti al cippo Bottecchia.



3213217_008_ottavio_bottecchia_ciclista_trasaghis.jpg
 

Elio79

Novellino
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Qualcosa in mente ce l'ho
Moderna quanto? Di solito si ricordano le Cinelli del secondo dopoguerra per quel particolare tecnico. La foto del mio avatar è una Fossati di Novi Ligure, il paese di Girardengo, del 1963.
Non sapevo :):) io le vedo attualmente su molti telai sia pista che non e ignorantemente pensavo fosse una trovata recente (pensavo appunto anni 60!!) prendi il primo che mi e' venuto in mente:
Stelbel lo usa spesso non solo sull'antenore:
Stelbel-Antenore-SRM-Main-Photo.jpg
 

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