Magari non hanno rispettato la distanza di sicurezza,in caso contrario è contestabile
No, l'articolo si riferiva al fatto che uno dei ciclisti è stato sanzionato perché fuori di 30 km dal proprio comune di residenza.
Farei un riassunto della situazione surreale che si è creata:
- la situazione è difficile, il paese è in difficoltà, ci sono stati decreti (discutibili per certi versi) mirati a contenere la diffusione del virus: in ultimo stiamo andando verso restrizioni sempre maggiori, le persone contagiate aumentano, non so voi ma io al momento conosco di nome qualcuno dei contagiati, il che vuol dire che il cerchio si sta stringendo (e come immaginare diversamente). In molte regioni la situazione è più grave negli ospedali e la sanità sta facendo il massimo per la gente, in molti comuni che io sappia interi uffici pubblici sono stati sbaraccati per far posto a call center dove il personale che in questo momento non svolge un lavoro primario (logopedisti, tecnici, amministrativi, etc.) aiuta gli anziani e fa telefonate alle persone sole o che si sa che potrebbero avere difficoltà. Poi ci sono i risvolti economici negativi, non da poco. Se ne è parlato a lungo.
- in questo quadro, già prima della aggiunta al decreto sulla chiusura di bar, ristoranti, etc., molti ristoratori, per buon senso, avevano già chiuso prima: il che dimostra che non bisogna aspettare un decreto per fare cose sensate. Ciò può essere valido anche al contrario. Sono stati chiusi parchi pubblici e altre misure di restrizione, perché a quanto pare la suggestione a stare a casa il più possibile non era sufficiente alla massa per capire quale sia lo scarto tra il lecito ed il buon senso. Il sindaco della mia città ha fatto un'ordinanza speciale per chiudere nel week end le spiagge e le pinete demaniali, e aumenteranno i controlli, perché quello che le istituzioni chiedono in questo momento è di stare a casa il più possibile, di evitare gli spostamenti non necessari.
- il paradosso, a cui anche io sono sottoposto e che molti avete fatto emergere, è che dobbiamo andare al lavoro, e questo sembra assurdo in una ottica di contenimento dei contagi. Il governo, o meglio le istituzioni però stanno cercando di tamponare anche questa falla, per esempio da lunedì i dipendenti dell'Università di Firenze e credo di altre saranno a casa in modalità smart working o ferie obbligate. Questo a me non pare un buon motivo per credere che siccome ci obbligano al lavoro, tanto vale andare in bici perché si fa meno danno. Il mantra che ho sentito recitare è questo, ormai molti non si schiodano da questo parallelismo che non ha basi, perché le due cose non sono sullo stesso piano, anche a livello di leggi e regolamenti.
Per concludere l'invito che viene da più parti è di stare a casa ed evitare gli spostamenti, ma se ho ben capito nel week end avremo questa situazione: l'Italia chiusa in casa e controlli per evitare che la gente faccia spostamenti inutili (che non rispettano il decreto), e tutti i ciclisti in giro bellamente rispettando la distanza di un metro, perché loro stanno facendo attività fisica consentita dal decreto, loro si stanno muovendo da un comune e da una provincia all'altra perché anche se tutti gli altri lo possono fare solo per emergenza e comprovata attività lavorativa, nel decreto non c'è scritto che nel fare attività fisica non possono uscire dal comune. Ma pare che alcuni ciclisti siano stati sanzionati per questo, e ovviamente è una ingiustizia.
Guardatela bene questa Italia della domenica colpita dal virus ed in ginocchio, guardatela dall'alto, brulicante di ciclisti come se fossero piccole formiche, e tutti gli altri in casa. Vi riconoscete? Siete nel posto giusto al mometo giusto?
Ah poi ci sarà anche quello ora che dirà: basta con la morale, eppure quando non c'è il virus siamo tutti fuori a prendere aperitivi e divertirci, mentre in Africa i bambini muoiono di fame. Siete degli ipocriti.
Ecco, la vera ipocrisia è scomodare le persone che soffrono per avvallare la propria tesi. Ricordiamocelo tutti: abbiamo la fortuna di essere nati a questo mondo nella parte ricca. E' solo culo. Lo stesso che metterete o non metterete sulla sella della vostra bici nei prossimi giorni.