News La situazione dei pro in Italia, vista da Sacha Modolo

fabiopon

Maglia Gialla
19 Novembre 2009
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Genova
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Specialized Roubaix SL2 + Olmo Zeffiro VCT + Rockraider 5.1
E' il problema di milioni di lavoratori che non sanno se alla ripresa troveranno ancora il loro lavoro.
Forse, dico forse, i ciclisti professionisti dovrebbero anteporre la loro salute "adesso" piuttosto che farsi dei problemi per il "dopo".
Perchè il virus è "adesso".
 

Andras

Pedivella
15 Dicembre 2012
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Pisa
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Giant
È impossibile che tutti gli stati mondiali adottino le stesse limitazioni allo sport. Potrebbe pensarci l’uci equiparando l’allenamento in questo periodo ad altre pratiche scorrette, ma non so quanto sia possibile far rispettare una norma simile. Alla fine la scelta di lavorare o meno la deve prendere ognuno per sé (lui e molti di noi), e purtroppo entrambe le scelte sono molto rischiose.
 

alboslr

Gregario
8 Settembre 2014
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atalaslr
Scusate, ma a me sfugge una cosa. In che modo un professionista possa aumentare la propria possibilità di ammalarsi andando a fare un giro in strade extraurbane. E' una cosa che proprio non capisco. Sicuramente è più rischioso andare a buttare l'immondizia e a fare la spesa, quindi di cosa parliamo? E' giusto per noi comuni mortali non utilizzare la bici perché se finiamo in ospedale per una caduta li sono guai (gli amatori sono decine di migliaia i pro no!) ecco perché, a mio avviso, bisogna rispettare tali direttive! Ma da qua a limitare tutti i professionisti del mondo del ciclismo mi sembra pura utopia.
 
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Max77!

Novellino
20 Luglio 2018
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Anzio
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Scott
Per i pro è lavoro e ne vale sia la prestazione nel breve futuro qualora riprendessero le gare(magari)sia i contratti per la stagione futura 2021.Detto ció secondo me se un pro esce da solo e si allena fa bene, comunque non puó ne contagiare ne farsi contagiare da nessuno, esce in sicurezza perché il traffico è azzerato, e ripeto lo sta facendo perché è il suo lavoro, noi amatori invece stiamo a casa ed evitiamo magari un incidente inutile che diventerebbe un problema enorme per il discorso ospedale ecc. in questo periodo.Io la penso cosi!
 

velocity

via col vento
8 Gennaio 2014
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Rocky mountain e Santacruz
A parte che se vogliamo essere precisi in questo caos di norme contraddittorie per i professionisti è prevista la possibilità di allenarsi ma in strutture chiuse e con i loro medici a disposizione:

Gli allenamenti sono consentiti solo in “impianti sportivi utilizzabili, a porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale”. In questo caso viene salvaguardata la finalità della pratica sportiva di vertice e si tutela la salute sia degli atleti che dei tecnici in quanto sono indicati specifici impegni da parte dei medici delle società sportive.
 
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magic992

Novellino
8 Febbraio 2017
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canyon ultimate
Esci ed allenati Sacha ....O. Naesen oggi ha fatto 360km. in allenamento ..... non devi dare il buon esempio a nessuno tantopiù che i primi a dare esempi sbagliati sono coloro sche scrivono le regole dato che chi esce a fare una corsetta è un criminale mentre chi fuma 2 pacchetti al giorno ( le tabaccherie sono aperte !!!) va a rimpinguare la colonia dei 43.000 malati di cancro al polmone annui (in italia) che magari proprio ora sono sotto ventilazione forzata....
 

velocity

via col vento
8 Gennaio 2014
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Rocky mountain e Santacruz
Esci ed allenati Sacha ....O. Naesen oggi ha fatto 360km. in allenamento ..... non devi dare il buon esempio a nessuno tantopiù che i primi a dare esempi sbagliati sono coloro sche scrivono le regole dato che chi esce a fare una corsetta è un criminale mentre chi fuma 2 pacchetti al giorno ( le tabaccherie sono aperte !!!) va a rimpinguare la colonia dei 43.000 malati di cancro al polmone annui (in italia) che magari proprio ora sono sotto ventilazione forzata....
Se ti riferisci a me, io non fumo e sono andato in bici quasi ogni giorno rispettando le regole...Il decreto di cui ho trascritto la parte dedicata ai professionisti non l'ho scritto io quindi prenditela con il Ministero degli Interni se vedi un complotto a favore dei tabaccai
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
E una situazione comune a tutti i lavoratori dei settori "non indispensabili per la sopravvivenza"
Non proprio, perché i pro sono valutati in base ai risultati e questi danno loro la possibilità di firmare o meno un contratto per l’anno successivo.
Se quando si torna alle gare si trovano a correre contro atleti che hanno potuto fare la vita da corridore senza problemi, non otterranno sicuramente buoni risultati e quindi niente contratto per il successivo anno.
In lavoratore normale non ha questo problema perché è valutato sul proprio rendimento che non è influenzato dall’allenamento.
 

Andras

Pedivella
15 Dicembre 2012
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In che modo un professionista possa aumentare la propria possibilità di ammalarsi andando a fare un giro in strade extraurbane. E' una cosa che proprio non capisco.
Penso si riferisse al fatto che un po’ di movimento fa bene al sistema immunitario, ma troppo lo indebolisce. Se pensa che uscire sia pericoloso per se e la famiglia fa meglio a stare a casa.

Non proprio, perché i pro sono valutati in base ai risultati e questi danno loro la possibilità di firmare o meno un contratto per l’anno successivo.
Se quando si torna alle gare si trovano a correre contro atleti che hanno potuto fare la vita da corridore senza problemi, non otterranno sicuramente buoni risultati e quindi niente contratto per il successivo anno.
In lavoratore normale non ha questo problema perché è valutato sul proprio rendimento che non è influenzato dall’allenamento.
Vero per i dipendenti, ma non per i lavoratori autonomi e gli imprenditori, piccoli o grandi che siano: difficile chiudere quando tutti i tuoi concorrenti sono aperti. Anzi, lui lo pagano fino al 2021, io a marzo ho guadagnato 0,00€.
 
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velocity

via col vento
8 Gennaio 2014
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Rocky mountain e Santacruz
Non proprio, perché i pro sono valutati in base ai risultati e questi danno loro la possibilità di firmare o meno un contratto per l’anno successivo.
Se quando si torna alle gare si trovano a correre contro atleti che hanno potuto fare la vita da corridore senza problemi, non otterranno sicuramente buoni risultati e quindi niente contratto per il successivo anno.
In lavoratore normale non ha questo problema perché è valutato sul proprio rendimento che non è influenzato dall’allenamento.
Vallo a dire a tutti quelli che resteranno disoccupati perche le aziende in crisi chiuderanno o taglieranno personale se il rinnovo/licenziamento sarà valutato sul rendimento...Il mare è agitato per tutti e la barca è la stessa, solo che per alcuni il mare in cui sprofonderanno sarà molto piu profondo
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
Penso si riferisse al fatto che un po’ di movimento fa bene al sistema immunitario, ma troppo lo indebolisce. Se pensa che uscire sia pericoloso per se e la famiglia fa meglio a stare a casa.


Vero per i dipendenti, ma non per i lavoratori autonomi e gli imprenditori, piccoli o grandi che siano: difficile chiudere quando tutti i tuoi concorrenti sono aperti. Anzi, lui lo pagano fino al 2021, io a marzo io guadagnato 0,00€.
Un lavoratore autonomo non credo abbia concorrenza internazionale, mentre come per gli imprenditori non penso che ci sia qualcuno che non rispetti le direttive del governo.
Quindi o tutti aperti o tutti chiusi.
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
Vallo a dire a tutti quelli che resteranno disoccupati perche le aziende in crisi chiuderanno o taglieranno personale se il rinnovo/licenziamento sarà valutato sul rendimento...Il mare è agitato per tutti e la barca è la stessa, solo che per alcuni il mare in cui sprofonderanno sarà molto piu profondo
Ma cosa centra questo?
Se l’azienda chiude a causa della crisi il dipendente ci può far poco, non è sicuramente perché il suo (del dipendente) rendimento è basso perché non si è allenato.
Comunque se le aziende devono tagliare il personale lo fanno in base ad una gerarchia di rendimento, i fannulloni sono i primi a saltare.
 

mauretto

teenage punk
24 Aprile 2009
5.986
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Friûl
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un onesto ferro
Non proprio, perché i pro sono valutati in base ai risultati e questi danno loro la possibilità di firmare o meno un contratto per l’anno successivo.
Se quando si torna alle gare si trovano a correre contro atleti che hanno potuto fare la vita da corridore senza problemi, non otterranno sicuramente buoni risultati e quindi niente contratto per il successivo anno.
In lavoratore normale non ha questo problema perché è valutato sul proprio rendimento che non è influenzato dall’allenamento.

Se ho un'azienda, le aziende utilizzatrici dei miei prodotti devono produrre e lavorare in altro modo = il mio concorrente piemontese, quello spagnolo e quello cinese sono contentissimi di far circolare le loro merci e venderle, scalzandomi.
Nell'immediato è tutto fatturato perso. però le tasse van pagate, gli stipendi vanno pagati, l'affitto del capannone, bollette, idem.
A più lungo termine, una volta che i concorrenti entrano dal cliente, magari pure a prezzo più svaccato per prendersi la fetta di torta, quando poi mi riaprono i confini della regione, io riesco a rientrare dal cliente senza problemi e senza colpo ferire....? la vedo dura.
E i miei dipendenti?

Pensaci
 

Andras

Pedivella
15 Dicembre 2012
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Giant
Un lavoratore autonomo non credo abbia concorrenza internazionale, mentre come per gli imprenditori non penso che ci sia qualcuno che non rispetti le direttive del governo.
Quindi o tutti aperti o tutti chiusi.
Tralasciando il fatto che, chi più chi meno, ormai un po’ di concorrenza internazionale ce l’abbiamo tutti, la mia analogia col pro era questa: lo stato ci dice che possiamo lavorare, la coscenza che è meglio stare a casa. Se seguiamo la coscenza, quelli che seguono lo stato, che siano altri imprenditori, lavoratori autonomi o pro italiani ne trarranno vantaggio. Chiaramente non sto parlando di chi fornisce servizi necessari, o di chi è stato costretto a chiudere, ma di quell’enorme area grigia che sta nel mezzo. Pensa al metalmeccanico: Fiat ha liberamente scelto di chiudere i suoi stabilimenti, Piaggio resta aperta. Con la scelta di Piaggio si rischia un nuovo focolaio nel Pontederese, con quella di Fiat tanta disoccupazione, chi ha fatto bene? Io non ne ho idea.
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Bozen
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Scusate, ma a me sfugge una cosa. In che modo un professionista possa aumentare la propria possibilità di ammalarsi andando a fare un giro in strade extraurbane. E' una cosa che proprio non capisco. Sicuramente è più rischioso andare a buttare l'immondizia e a fare la spesa, quindi di cosa parliamo? E' giusto per noi comuni mortali non utilizzare la bici perché se finiamo in ospedale per una caduta li sono guai (gli amatori sono decine di migliaia i pro no!) ecco perché, a mio avviso, bisogna rispettare tali direttive! Ma da qua a limitare tutti i professionisti del mondo del ciclismo mi sembra pura utopia.
Quoto. Non si ammalano e non contagiano nessuno uscendo. Rischiano più di ammalarsi andando a fare la spesa o se si ammala qualcuno della loro famiglia che la fa.
A parte che se vogliamo essere precisi in questo caos di norme contraddittorie per i professionisti è prevista la possibilità di allenarsi ma in strutture chiuse e con i loro medici a disposizione:

Gli allenamenti sono consentiti solo in “impianti sportivi utilizzabili, a porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale”. In questo caso viene salvaguardata la finalità della pratica sportiva di vertice e si tutela la salute sia degli atleti che dei tecnici in quanto sono indicati specifici impegni da parte dei medici delle società sportive.
Guarda che quanto citi riguarda una estensione della norma per i prò degli sport al chiuso che viceversa sono vietati per tutti i non prò. Piscine, palestre ecc. tutte chiuse, ma non per i prò.
I ciclisti possono allenarsi all'aperto come è concesso a tutti, professionisti e non professionisti. Solo che loro possono addurre la scusa dello spostamento per lavoro e non per semplice attività motoria, essendo che il loro lavoro è quello.
 

Mauro1988

Passista
31 Gennaio 2011
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Cannondale SystemSix
Con la crisi che causerà questo virus è meglio se si domanda "ma ci sarà ancora la squadra nel 2021?" e se si cancellano ancora altre gare anticiperei al 2020, perchè gli sponsor smettono di pagare per visibilità che quest'anno non c'è stata per nessuno.
 

golance

via col vento
18 Febbraio 2013
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2.505
Bergamo
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cannnnnondale
fossero i ciclisti professionisti che si allenano il problema per il contagio, ma dai. quando magari una squadra di calcio fra qualche giorno torna a allenarsi (senza magari).
poi per carità un professionista che comunque si è allenato fino a marzo anche se si fa un mese sui rulli (si allena comunque) non è che avrà questo calo esagerato. a meno che debba correre subito pronti via, ma non mi sembra questo il caso.
o porrei se proprio come paletto unico (per non farne uno per ogni sport impossibile e assurdo) allenamenti concessi in solitaria. e ad avere più problemi non saranno certo i ciclisti ma chi fa sport di squadra veri e propri, che si stavano avvicinando al clou della stagione.
 

martin_galante

Nel Gruppetto
24 Ottobre 2017
3.051
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Pianeta Terra
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cletta
Un lavoratore autonomo non credo abbia concorrenza internazionale
Pero' siamo al XXI secolo _dopo_ Cristo (non avanti). Io sono dipendente statale e lavoratore autonomo: in entrambi questi ruoli la concorrenza e' per me unicamente internazionale. E nel mio settore come in molti altri, la situazione italiana penalizza in maniera evidente la competitivita' del paese, nel presente e nel futuro.

Comunque con e' che il ciclismo sia l'unico settore ad avere questo tipo di problemi, ne' l'Italia il primo paese ad affrontare emergenze che ne compromettono le prospettive. Purtroppo, o forse per fortuna, in queste situazioni il mondo va avanti spietato.
 
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