Io a stare chiuso dentro casa per mesi sono certo che mi ammalerei...sicuramente mi verrebbe la depressione,e poi tornando in argomento bici non penso che a molti qui sul forum che fanno da 8 a 15000 km anno in bici,faccia così bene stare a casa,secondo me un fisico abituato a muoversi se lo fermi di colpo qualche problema potrebbe anche venir fuori...A un amico che ormai da decenni faceva 10/12000 km all'anno,qualche anno fa,rimasto fermo a casa per 3 mesi per un grave problema alla schiena,effetto collaterale gli è venuta anche una trombosi a una gamba e il decorso dei 2 problemi sommati si è raddoppiato.
Poi cosa fai in casa?Io sono d'accordo che c'è un problema serio e non bisogna uscire,ho sempre detto a tutti stiamo a casa,però dopo un mese,non ce la fai più...Guardi la tv che non fa altro che parlarti di morti e malattie....con queste giornate...20 gradi un sole così...è contronatura.
Escono anche i topi e i serpenti dalla tana in questo periodo.
Comprendo benissimo il tuo stato d'animo, credimi. A me non fa piacere stare in casa, specie con queste giornate meravigliose...e tieni conto che qua in Friuli erano due anni che non esisteva la primavera, si passava direttamente dall'inverno freddo al caldo umido soffocante.
Però se c'è un problema converrai che ha più senso trovare una soluzione piuttosto che delle scuse. Dobbiamo adattarci. Lo diceva anche Darwin che la specie che sopravvive non è nè quella più intelligente nè quella più forte, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.
Noi a casa ci siamo adattati alla meno peggio. Niente bici?
Rulli e palestra casalinghi. Niente lezioni a scuola per mia moglie che è insegnante? Didattca a distanza. Niente asilo per la bimba? Si gioca e ci si inventano le attività più disparate per distrarla e stimolarla. Si legge, si riposa, si studia, si fa giardinaggio (noi che prima sapevamo si e no bagnare una piantina). Ci si adatta, sperando che tutto questo casino passi il prima possibile.
Ovvio, c'è chi non ce la fa ad adattarsi, magari gli è più difficile perchè è da solo, o ha una difficile situazione pregressa, o per qualsiasi motivo non è capace di trovare stimoli, si deprime e sbarella. Però ritorniamo alla famosa frase di Darwin.