Coronavirus: divieti e problemi legati al virus

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Raven

Cronoman
3 Novembre 2018
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C'e' un piccolo aumento dei positivi giustificato pero' da un notevole aumento dei tamponi, quindi non fa testo. Fa testo invece che per il quinto giorno di fila dimunuiscono gli accessi in terapia intensiva e i ricoveri.

la domanda è come fai ad asserire che "la chiusura ha prodotto piu' contagi e ancora tanti morti"
 

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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la domanda è come fai ad asserire che "la chiusura ha prodotto piu' contagi e ancora tanti morti"
era sottointeso da inizio decreto del 9 marzo dove avevamo 2000 contagi e 100 morti giornalieri,con questo non voglio dire che isolamento ha creato piu' contagi,ma che abbiamo piu' contagi da quando sono iniziate le restrizioni si....ovviamente pero' eravamo in piena bolla.....pero' erano piu' bassi,questo e' comunque il dato
 

lupin IV

Maglia Iridata
21 Settembre 2008
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Rose X-Lite Six, Canyon Ultimate CF10
non credo proprio , in pochi lo credono realmente ,
colgo l'occasione per ribadire la mia avversione per la parola " untore " usata nell'accezione più negativa del termine , per colpevolizzare chi inconsapevolmente porta il contagio

Nel gergo social ogni persona contagiata è colpevole, diventa "disattento", "criminale", "uno che se l'è cercata". Untore è solo "di moda", è social, senza pensare che parliamo di persone. I figli degli altri devono restare dove stanno, i propri subito a casa, con ogni mezzo.
Sinceramente ho eliminato quasi tutti i social, tranne whatsapp, dove ricevo messaggi da amici che sanno che NON devono mandare stronzate o notizie false e Bdc forum che va ancora bene, eccetto questa discussione che ahimè ogni tanto leggo e purtroppo rispondo anche, ma se fosse chiusa sarebbe anche meglio perchè non ha alcun senso.
 

ios66

Apprendista Velocista
8 Maggio 2009
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Specialized Tarmac,Specialized stumpjumper 29 Kona jake the snake
Ti faccio un piccolo esempio per farti capire cosa intendo. Io come te lavorando da molto tempo ho raggiunto una certa tranquillità economica e fino ad un anno fa facevo qualsiasi cosa è non mi rendevo conto di tutto quello che avevo. A marzo 2019 mentre uscivo in bici tutti i giorni ho cominciato ad avere dei dolori ad una gamba,poi all'altra e sono arrivato in breve tempo a non poter andare in bici,camminare o lavorare. I soldi non mi sono serviti a ulla perché avendo una malattia cronica ho avuto l'esenzione e mi sto curando come qualsiasi altra persona anche se fosse indigene. Dopo qualche mese ho potuto camminare e andare in bici ricominciando 5km e anche andare al lavoro,cosa che prima mi faceva sbuffare ora mi da gioia. Questo intendo quando dico che un periodo di privazione può anche dare qualcosa di buono.

Ti capisco benissimo.ci sono passato anch io.....due volte...la prima nel lontano dicembre 2004,quando sono stato sottoposto ad un trapianto di rene...4 mesi recluso solo in casa,uscivo dotato di mascherina una volta alla settimana per recarmi in ospedale a fare gli esami del sangue,la seconda nel settembre del 2015.quando dopo un brutto incidente in bdc mi sono fratturato un femore....2 mesi in casa....in quei momenti ho avuto la possibilita' di apprezzare le piccole cose ed ho gestito la situazione pensando ad un futuro roseo e ponendomi degli obbiettivi da raggiungere nel momento in cui sarei tornato ad una vita normale....adesso invece la situazione seppur simile e' notevolmente diversa,nel senso che nelle precedenti situazioni avevo prefissata una data che sapevo essere con una certa approssimatezza reale,adesso invece faccio fatica a vedere la fine del tunnel....non ho una data a cui ''aggrapparmi'',non ho la certezza di tornare a condurre una vita normale,cerco lo stesso di pormi degli obbiettivi senza sapere se riusciro' a raggiungerli....e' dura,veramente dura....
 

EMAC

Scalatore
18 Gennaio 2010
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Ti capisco benissimo.ci sono passato anch io.....due volte...la prima nel lontano dicembre 2004,quando sono stato sottoposto ad un trapianto di rene...4 mesi recluso solo in casa,uscivo dotato di mascherina una volta alla settimana per recarmi in ospedale a fare gli esami del sangue,la seconda nel settembre del 2015.quando dopo un brutto incidente in bdc mi sono fratturato un femore....2 mesi in casa....in quei momenti ho avuto la possibilita' di apprezzare le piccole cose ed ho gestito la situazione pensando ad un futuro roseo e ponendomi degli obbiettivi da raggiungere nel momento in cui sarei tornato ad una vita normale....adesso invece la situazione seppur simile e' notevolmente diversa,nel senso che nelle precedenti situazioni avevo prefissata una data che sapevo essere con una certa approssimatezza reale,adesso invece faccio fatica a vedere la fine del tunnel....non ho una data a cui ''aggrapparmi'',non ho la certezza di tornare a condurre una vita normale,cerco lo stesso di pormi degli obbiettivi senza sapere se riusciro' a raggiungerli....e' dura,veramente dura....
Con quello che hai superato questo ti fa una pippa ! Dai che anche questa passa
 
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Raven

Cronoman
3 Novembre 2018
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Sintesi interessante:


condivido in particolare il punto:

La politica ora deve decidere come agire per la famosa fase due, visto che pare raggiunto il famoso plateau. Cosa succederà alla fine del lockdown?

Perdonatemi, ma devo fare un’altra premessa. Io ho grande paura non tanto del politico che magari ci ha messo un po’ di tempo a capire, ma dei cretini che sono sempre in giro e continuano a ripetere imperterriti – e molti purtroppo sono biologi e medici – che il virus è stato sopravvalutato, che le morti non sono realmente causate dal virus e via discorrendo. Non si possono tollerare queste cose, quando abbiamo più di 80 medici morti e disastri in tutto il mondo, probabilmente purtroppo solo all’inizio. Chiarito questo, penso che non sia detto che siamo già arrivati al plateau. Per deciderlo bisogna valutare i tassi di mortalità che sono quelli più stabili, perché tutti gli altri calcoli, per esempio i casi accertati, dipendono da quanti tamponi vengono fatti. L’unico dato su cui possiamo basarci sono i decessi, e se già da un pezzo siamo sui 600-700 morti al giorno non si può dire che sta rallentando solo perché abbiamo meno casi accertati e quindi meno ricoveri. Ho l’impressione che molti non vadano in ospedale perché hanno capito che è pericoloso. Se va bene, siamo arrivati vicino al plateau ma non ancora a un calo: è inutile rassicurare, perché la gente poi non si fida più. A questo punto dobbiamo mettere a tacere i cretini di cui parlavamo prima, e cercare di aiutare il governo e i tecnici – che ormai dovrebbero aver capito la situazione – a mantenere le misure di contenimento con sufficiente rigore fino a quando siamo sicuri che ci sono buone possibilità di avere rallentato la corsa del virus e soprattutto di avere veramente isolato gli ultimi focolai residui di questo disastro.
 

albasnake

Apprendista Velocista
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condivido in particolare il punto:

La politica ora deve decidere come agire per la famosa fase due, visto che pare raggiunto il famoso plateau. Cosa succederà alla fine del lockdown?

Perdonatemi, ma devo fare un’altra premessa. Io ho grande paura non tanto del politico che magari ci ha messo un po’ di tempo a capire, ma dei cretini che sono sempre in giro e continuano a ripetere imperterriti – e molti purtroppo sono biologi e medici – che il virus è stato sopravvalutato, che le morti non sono realmente causate dal virus e via discorrendo. Non si possono tollerare queste cose, quando abbiamo più di 80 medici morti e disastri in tutto il mondo, probabilmente purtroppo solo all’inizio. Chiarito questo, penso che non sia detto che siamo già arrivati al plateau. Per deciderlo bisogna valutare i tassi di mortalità che sono quelli più stabili, perché tutti gli altri calcoli, per esempio i casi accertati, dipendono da quanti tamponi vengono fatti. L’unico dato su cui possiamo basarci sono i decessi, e se già da un pezzo siamo sui 600-700 morti al giorno non si può dire che sta rallentando solo perché abbiamo meno casi accertati e quindi meno ricoveri. Ho l’impressione che molti non vadano in ospedale perché hanno capito che è pericoloso. Se va bene, siamo arrivati vicino al plateau ma non ancora a un calo: è inutile rassicurare, perché la gente poi non si fida più. A questo punto dobbiamo mettere a tacere i cretini di cui parlavamo prima, e cercare di aiutare il governo e i tecnici – che ormai dovrebbero aver capito la situazione – a mantenere le misure di contenimento con sufficiente rigore fino a quando siamo sicuri che ci sono buone possibilità di avere rallentato la corsa del virus e soprattutto di avere veramente isolato gli ultimi focolai residui di questo disastro.
io mi chiedo perché nel comitato tecnico che consulta continuamente il governo non c'è una persona che ha queste competenze
 

pepe

Scalatore
31 Luglio 2006
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Beinasco (To)
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Specy Tarmac SL6+Wilier Le Roi+Cube Acid Black
era sottointeso da inizio decreto del 9 marzo dove avevamo 2000 contagi e 100 morti giornalieri,con questo non voglio dire che isolamento ha creato piu' contagi,ma che abbiamo piu' contagi da quando sono iniziate le restrizioni si....ovviamente pero' eravamo in piena bolla.....pero' erano piu' bassi,questo e' comunque il dato
Mi fai paura , davvero
 

SCR1

Recordman
19 Maggio 2008
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8.020
Fiorentino ai 100%
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Scott CR1 SL+Specialized New tarmac SL6
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condivido in particolare il punto:

La politica ora deve decidere come agire per la famosa fase due, visto che pare raggiunto il famoso plateau. Cosa succederà alla fine del lockdown?

Perdonatemi, ma devo fare un’altra premessa. Io ho grande paura non tanto del politico che magari ci ha messo un po’ di tempo a capire, ma dei cretini che sono sempre in giro e continuano a ripetere imperterriti – e molti purtroppo sono biologi e medici – che il virus è stato sopravvalutato, che le morti non sono realmente causate dal virus e via discorrendo. Non si possono tollerare queste cose, quando abbiamo più di 80 medici morti e disastri in tutto il mondo, probabilmente purtroppo solo all’inizio. Chiarito questo, penso che non sia detto che siamo già arrivati al plateau. Per deciderlo bisogna valutare i tassi di mortalità che sono quelli più stabili, perché tutti gli altri calcoli, per esempio i casi accertati, dipendono da quanti tamponi vengono fatti. L’unico dato su cui possiamo basarci sono i decessi, e se già da un pezzo siamo sui 600-700 morti al giorno non si può dire che sta rallentando solo perché abbiamo meno casi accertati e quindi meno ricoveri. Ho l’impressione che molti non vadano in ospedale perché hanno capito che è pericoloso. Se va bene, siamo arrivati vicino al plateau ma non ancora a un calo: è inutile rassicurare, perché la gente poi non si fida più. A questo punto dobbiamo mettere a tacere i cretini di cui parlavamo prima, e cercare di aiutare il governo e i tecnici – che ormai dovrebbero aver capito la situazione – a mantenere le misure di contenimento con sufficiente rigore fino a quando siamo sicuri che ci sono buone possibilità di avere rallentato la corsa del virus e soprattutto di avere veramente isolato gli ultimi focolai residui di questo disastro.
Cita anche:

Ma oggi è tutto bloccato e ancora ci sono nuovi contagi. Dove ci si infetta?


Deve essere chiara una cosa: essendo un virus respiratorio, il 90% dei contagi avvengono tra persone che hanno un rapporto diretto, che hanno un’esposizione ravvicinata, in ambienti chiusi. Cioè: famiglia, luoghi di lavoro e purtroppo ospedali. È molto difficile che ci si contagi per strada: questa idea venuta fuori negli ultimi giorni è una mezza fake news. Se fosse un virus che basta respirare per strada per ammalarsi, saremmo tutti morti.
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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mia
io mi chiedo perché nel comitato tecnico che consulta continuamente il governo non c'è una persona che ha queste competenze
Perchè in Italia non sono le competenze ad avere importanza primaria, prima di tutto contano le promesse.. poi gli amici e ancora gli amici degli amici fino ad arrivare ai parenti, fa nulla se fino a ieri era un semplice impiegato che scartabellava cartelle altrui (pur con tutto il rispetto verso gli impiegati )
Ecco perchè mal ci considerano nel nord europa (non che anche là siano tutti stinchi di santo)
 
Stato
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