Non ho tempo per leggere, devo pedalare!E un bel libro??? Non lo vogliamo andare a prendere???
Non ho tempo per leggere, devo pedalare!E un bel libro??? Non lo vogliamo andare a prendere???
Si chiama rimbalzo delle responsabilità, strategia nella quale la politica dei nostri tempi è maestra.Concordo a parte l'ultima parte dove dici che praticamente dobbiamo stare in casa perche' loro cosi' hanno spostato l'attenzione sulla gente per coprire i loro danni. Mi e' piaciuto Gino Strada perche' e' andato diretto al problema senza giri di parole e mi ha fatto riflettere quando ha detto che neanche l'andrangheta sarebbe riuscita a lottizzre la sanita' Lombarda cosi' bene.
Per la risposta che avrei in mente mi ci vorrebbero tre pagine - che non leggerebbe nessuno, perciò cercherò di essere il più sintetico possibile.
L'Italia è stato il primo paese occidentale ad essere colpito dal contagio. Primo paese democratico. Ad dire il vero, prima di noi, ci sono stati Giappone e Corea del Sud, ma per lontananza geografica e per differenza sociale non è possibile fare un paragone col nostro sistema di vita. E comunque, sono laggiù, una distanza troppo elevata per ritenere il contagio una minaccia.
Primo paese democratico, dicevo. La differenza con la Cina è sostanziale. A mio parere le misure che abbiamo visto tutti a gennaio si pensava che fossero inutili da noi, perché sarebbe bastato del buon senso per tenere a bada il contagio. E forse - tranne qualche scienziato - tutti abbiamo pensato che la Cina ingigantiva le cose e si comportava così perché era una dittatura.
Il risultato è stato che il contagio ci ha colpiti del tutto impreparati. Ad aggravare la cosa i primi focolai si sono manifestati nel cuore economico del paese, che ha reso difficile - e solo fino all'ultimo - la decisione di chiudere le attività produttive per non aggravare una situazione economica già debole di suo.
Dopo, ci sono stati errori iniziali (comprensibili, di tutti) e colpe gravi, soprattutto a livello locale. Ha giocato un ruolo evidente il contrasto fra il primo partito di opposizione e il Governo centrale. Il Governo locale anziché fare fronte comune di fronte al contagio ha cercato di proporre soluzioni in antitesi, che alla prova dei fatti si sono rivelate contradditorie e fallimentari. Mi riferisco al chiusura sì/chiusura no, influenza sì/influenza no, estensione della zona rossa nella bergamasca, dove - è acclarato - che la Regione Lombardia si è piegata alle esigenze economiche di Confindustria Bergamo.
In quanto alla sbandierata eccellenza lombarda nella sanità, che ci hanno propinato a gran voce negli ultimi 20 anni, si è rivelata nient'altro che una balla colossale. È sì, un'eccellenza, ma per merito dei suoi operatori: medici e infermieri, i quali hanno pagato un prezzo altissimo. Non certo per l'organizzazione e la sua struttura. La tanto sbandierata eccellenza è collassata dopo una settimana, e questo basta a capire quanto fosse disastrata la situazione in partenza.
E se non era per le altre regioni o per la vituperata Germania che si prendevano in carico i malati da terapia intensiva i morti sarebbero stati ancora di più.
In quanto al dettaglio delle inefficienze @vulcan è stato molto più esaustivo di quanto potessi essere io.
Lo ringrazio per avermi permesso di essere più breve.
Edit: In Veneto e Friuli Venezia-Giulia, governate dallo stesso partito che governa la Lombardia hanno dimostrato in modo inequivocabile le manchevolezze della Regione Lombardia. Stesso partito, risultati diversi, molto migliori.
Oddio...non è che in Italia i dibattitti manchino, più che altro non producono nullanon è mai il momento per i dibattiti. poi arrivano le emergenze. e senza aver fatto dei dibattiti non hai i mezzi per affrontarle.
Il mio giro 12 km, di più non posso perché sconfino. Anch'io mi porto la borsa della spesa dietro, anche se mi serve solo per camuffarmi mentre attraverso la città. In caso mi fermassero in collina per me non sarebbe credibile la scusa della spesa. Oggi non sono andato.. Ho paura ci sia intensificazione dei controlli fino a lunedì ed evito.Macché niente di speciale, ma da martedì si comincia a fare sul serio! Oggi 15 km e 500D+ ma ho sviluppato un giro di circa 1000D+.
Cioè, vado a prendere il pane e scendo, se non mi ferma nessuno risalgo da un altro versante con la stessa motivazione.
Sapevatelo.
Questa la estenderei a tutta la lombardia o quasi.L'insofferenza di molti milanesi al lockdown è anche frutto della credibilità che le autorità si sono guadagnate in quell'occasione.
leggere qualcosa mi sembra tutt'altro che inutile, non lo è (quasi) mai, figuriamoci in una situazione come questa. Se poi la lettura vale meno del fumo allora alzo le mani.E un bel libro??? Non lo vogliamo andare a prendere???
Ognuno la pesa come vuole amico, è sempre la troppa convinzione che rende le persone ridicoleQuesti italiani che si sono fatti infilare cetrioli e banane nel di dietro per decenni su qualsiasi questione
Poco poco, piano piano, tanto basta che posso andare in bici o stare sul divano
E ora vogliono fare la rivoluzione davanti a una emergenza sanitaria
Questi sì che sono ridicoli
Quindi apprendiamo un cartello (simbolico) con scritto “qua non si fanno ragionamenti" (cit.) , che tanto si sa che i ragionamenti non producono nulla, e tutti obbediamo al pifferaio di turno, senza farsi alcuna domanda o valutare i maravigliosi risultati del "decisionismo".Oddio...non è che in Italia i dibattitti manchino, più che altro non producono nulla
Lo so ma qui siamo in Italia, cosa vuoi fare e ripeto per l'ennesima volta, non è la bicicletta il problema, ma il lavoro occhio , la cosa fondamentale e più importante correlata alla salutesi fosse scatenata sui social una battaglia sui diritti costituzionali, invece della caccia all'untore, tu veramente pensi che non sarebbe cambiato nulla? pensi davvero che i virologi non ci avrebbero detto che uscire si può? perché negli altri paesi europei dicono che invece uscire si può e fa anche bene? in Italia abbiamo una virologia diversa dall'Europa, chi ha ragione?
ieri sera ho visto un video di Paolo Barnard, sugli aerosol, si è letto anche tutti gli studi virologici cinesi e giapponesi sull'argomento, contattando anche chi li ha scritti e pubblicati, citando nomi, studi, tutto documentato; il virus all'aperto cade a terra e il sole lo sterilizza, punto
(il video si trova sul canale youtube di Paolo Barnard, chi vuole se lo vada a vedere)
Ho letto con attenzione il tuo post e mi complimento con chi studia, matematica abbinata alla medicinaCiao a tutti, vi volevo rendere partecipi di un'altra mia considerazione. Come ho scritto in un precedente post la scorsa settimana all'interno di questo thread, sono un giovane docente universitario di Statistica Medica ed Epidemiologia di un'università lombarda del Nord Italia, sita in una delle province più colpite dall'epidemia. Preferisco non citarla, sarei facilmente identificabile.
Detto questo, credo che sia ovvio per chiunque pensare che un docente/ricercatore di Statistica medica ed Epidemiologia (quindi sottolineo un dipendente statale) fosse in prima linea in Italia per partecipare in qualità di esperto della materia, dando il contributo a quanto sta succedendo, spaziando dalla raccolta dati, alle analisi statistiche sui casi, proiezioni etc.. fino ad arrivare alla partecipazione agli aspetti decisionali.
E invece, qua arriva il bello, tranne qualche sparuto caso, nessuno, ripeto nessuno, ha coinvolto e dato ascolto, a livello locale e nazionale, agli statistici medici.
A livello locale (provinciale), ci è stato categoricamente negato (e a malo modo) di aver accesso ai dati del contagio, perché a detta dell'"Azienda Socio Sanitaria Territoriale" (ASST) ci sono già persone che si occupano di questo. Ma la domanda che sorge spontanea è: chi più di un docente universitario di Statistica Medica possiede le competenze necessarie su certi aspetti? Di fatto, nessuno. Ma andiamo a vedere chi si occupa di statistica in questi contesti: direttori ASST, medici stessi, qualche tecnico che "figura" (si spaccia) come statistico nelle ASST, tutta gente che notoriamente di statistica medica ne sa poco o nulla, ma che in un niente si trova ad essere l'esperto di turno, i tuttologi di oggi.
Passiamo a livello nazionale. Le due società che rappresentano gli accademici italiani di statistica medica ed epidemiologia, con un'azione congiunta, hanno scritto all'Istituto Superiore di Sanità (ISS) per far sentire la propria voce e proporre un contributo. Risposte: (ovvio) zero!!!!!!
Di fatto viene impedito l'accesso ai dati (i dati con la D maiuscola), soprattutto di mortalità (cause etc..), limitando la libera ricerca scientifica, il motore del paese (sancito art 9 costituzione).
Ovvio poi che, come qualcuno sopra ha postato, taluni esperti di diverse figure creano canali YouTube e altri mezzi di comunicazione per fare arrivare la propria voce e la propria opinione. Perché purtroppo oggi non si ascoltano tutte le campane di esperti, al di là di quella autorevole e rispettabile dell'ISS (organo del ministero della salute di nomina politica) e di quelle di pochi eletti.
Buona Pasqua a tutti,
augurandoci tutti insieme, e il prima possible, che le nostre bici torneranno in strada..
si si hai ragionissimaLo so ma qui siamo in Italia, cosa vuoi fare e ripeto per l'ennesima volta, non è la bicicletta il problema, ma il lavoro occhio , la cosa fondamentale e più importante correlata alla salute
scusa, non avevo capito che chiedessi il motivo per cui qualcuno, potendo e dovendo fare il contrario, avrebbe interesse a tenere chiuso.Non ho capito!...e non hai risposto alla domanda del perchè ci dovrebbe essere la volontà di tenere chiuso...?
Però, permettimi, di tutti i professori virologi etc, che si sentono i TV non ce ne è uno che dice che si potrebbe uscire, che il pericolo è passato.
L'unico è stato quello da cui prese spunto Sgarbi, dicendo a "modo suo" di uscire, che ci stanno prendendo per il sedere....
Tutti scemi i nostri esperti? Boh....
Non è vero che tutti i paesi hanno adottato gli stessi provvedimenti. La maggior parte dei paesi hanno adottato provvedimenti atti a mantenere le distanze interpersonali, non hanno vietato anche di andare al cesso a cacare se il corridoio era troppo stretto.Sara anche vero, ma allora e un totalitarismo mondiale e gli idioti non sono solo gli italiani ma tutti, perche tutti i paesi piu o meno hanno adottato gli stessi provedimenti. Chi ha tentato un piano B ha rinunciato ben presto ed e tornato al piano A. Poi l'italia sta male, ma altri peasi dove ce piu "liberta", vedi USA, stanno pure peggio...
E questa è la maniera di contenere una epidemia? Tenere a casa gli sportivi e non verificare che gente potenzialmente infetta non vada in giro? La hanno fatta anche negli ospedali, all'inizio questa genialata. Il risultato lo abbiamo visto: luoghi di principale contagio, gli ospedali (e le case di cura, dove mandavano gli infetti). Ma bravi, proprio bravi!!!!! #buonsenso un par de ciufoli.A Roma il tampone lo fanno solo se vai in ospedale da malato e penso che nel resto d'Italia sia così. Finchè stai male ma non hai problemi respiratori ti tengono a casa, solo quando ti senti morire viene l'ambulanza e ti porta in un reparto Covid. Dopo fanno i tamponi ai conviventi e li isolano. Quindi se tu sei leggermente infetto e vai al lavoro puoi infettare i colleghi, tanto non lo sai se hai il virus, perchè il tampone non te lo fanno. Questo è quello che è successo a due mie cugine. Una finita in ospedale a 42 anni per 15 giorni e l'altra con lievi sintomi a casa come i mariti del resto. Agli altri familiari, non conviventi, non hanno fatto nessun tampone.
Mah,sarà anche come dici tu... io continuo a pensare che ci sia dell'altro ,senza voler minimamente difendere le amministrazioni locali della Lombardia di cui ho ben poca stima e considero davvero poco capaci anche nella gestione di situazioni ben più semplici...però secondo me non si puo' nemmeno paragonarle a Veneto e Friuli che hanno ben altre realtà a cominciare dal numero di abitanti e dal movimento di persone che circolano in generale.Per la risposta che avrei in mente mi ci vorrebbero tre pagine - che non leggerebbe nessuno, perciò cercherò di essere il più sintetico possibile.
L'Italia è stato il primo paese occidentale ad essere colpito dal contagio. Primo paese democratico. Ad dire il vero, prima di noi, ci sono stati Giappone e Corea del Sud, ma per lontananza geografica e per differenza sociale non è possibile fare un paragone col nostro sistema di vita. E comunque, sono laggiù, una distanza troppo elevata per ritenere il contagio una minaccia.
Primo paese democratico, dicevo. La differenza con la Cina è sostanziale. A mio parere le misure che abbiamo visto tutti a gennaio si pensava che fossero inutili da noi, perché sarebbe bastato del buon senso per tenere a bada il contagio. E forse - tranne qualche scienziato - tutti abbiamo pensato che la Cina ingigantiva le cose e si comportava così perché era una dittatura.
Il risultato è stato che il contagio ci ha colpiti del tutto impreparati. Ad aggravare la cosa i primi focolai si sono manifestati nel cuore economico del paese, che ha reso difficile - e solo fino all'ultimo - la decisione di chiudere le attività produttive per non aggravare una situazione economica già debole di suo.
Dopo, ci sono stati errori iniziali (comprensibili, di tutti) e colpe gravi, soprattutto a livello locale. Ha giocato un ruolo evidente il contrasto fra il primo partito di opposizione e il Governo centrale. Il Governo locale anziché fare fronte comune di fronte al contagio ha cercato di proporre soluzioni in antitesi, che alla prova dei fatti si sono rivelate contradditorie e fallimentari. Mi riferisco al chiusura sì/chiusura no, influenza sì/influenza no, estensione della zona rossa nella bergamasca, dove - è acclarato - che la Regione Lombardia si è piegata alle esigenze economiche di Confindustria Bergamo.
In quanto alla sbandierata eccellenza lombarda nella sanità, che ci hanno propinato a gran voce negli ultimi 20 anni, si è rivelata nient'altro che una balla colossale. È sì, un'eccellenza, ma per merito dei suoi operatori: medici e infermieri, i quali hanno pagato un prezzo altissimo. Non certo per l'organizzazione e la sua struttura. La tanto sbandierata eccellenza è collassata dopo una settimana, e questo basta a capire quanto fosse disastrata la situazione in partenza.
E se non era per le altre regioni o per la vituperata Germania che si prendevano in carico i malati da terapia intensiva i morti sarebbero stati ancora di più.
In quanto al dettaglio delle inefficienze @vulcan è stato molto più esaustivo di quanto potessi essere io.
Lo ringrazio per avermi permesso di essere più breve.
Edit: In Veneto e Friuli Venezia-Giulia, governate dallo stesso partito che governa la Lombardia hanno dimostrato in modo inequivocabile le manchevolezze della Regione Lombardia. Stesso partito, risultati diversi, molto migliori.
Per esempio?Mah,sarà anche come dici tu... io continuo a pensare che ci sia dell'altro ,senza voler minimamente difendere le amministrazioni locali della Lombardia di cui ho ben poca stima e considero davvero poco capaci anche nella gestione di situazioni ben più semplici...però secondo me non si puo' nemmeno paragonarle a Veneto e Friuli che hanno ben altre realtà a cominciare dal numero di abitanti e dal movimento di persone che circolano in generale.