Però il virus ha circolato liberamente: nelle fabbriche aperte (oltre il 40%), nei supermercati, nelle metropolitane, nei treni, nelle automobili che hanno viaggiato da nord a sud in almeno due distinte occasioni, nei week end sulla riviera Ligure o sugli impianti sciistici, nei nuclei familiari in cui è stato ficcato senza spiegare ai relativi membri che occorreva isolamento ecc...
L'idea che il lockdown abbia funzionato per limitare la diffusione è tutta da dimostrare quindi; mentre è stato accertato che le almeno due ondate migratorie di transfughi dalla "Lombardia infetta" verso il sud, fortunatamente non hanno dato luogo ai disastri che si temevano (Lopalco nel pezzo citato parla di ipotesi, come al solito, peraltro ancora da elaborare visto che i dati di tracciamento delle singole AUSL erano ancora in fase di raccolta)..
mentre, al sud, abbiamo registrato "focolai" autentici nel Sant'Anastasia e nell'altra RSA di cui non ricordo il nome in Puglia (guardacaso con modalità di outbreak analoghe all'esplosione in Lombardia)
Quello che voglio dire non è, ovviamente, negare la gravità dell'epidemia, ma solo precisare che se si decide di annette valore ai numeri, allora vanno misurati per quello che sono perché, come vedi, il ragionamento "controfattuale" sarebbe possibile in entrambe le direzioni. Sicchè anche dire che la valutazione del dato di raffronto "nudo", come fa
@Bengi, è una sciocchezza, mi pare sia discutibile perché l'effetto mitigatore della quarantena è tutto da dimostrare : anzi, quel fattore, stando alle ultime valutazioni, paradossalmente, potrebbe pure aver funzionato da moltiplicatore ed "acceleratore a domicilio".
E ad ogni modo, la rilevazione su base
particolare è assai meno significativa del numero complessivo (questo mi pare oggettivo) . Soprattutto se nell'ambito del campione prescelto compare un caso eccezionale (e Alzano, mi pare indiscutibile che lo sia)